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Io invece per dirimere problemi del lasciato avrei adottato a livello nazionale il sistema del rinnovo delle licenze, similmente a quanto viene fatto in Inghilterra (sempre che quello che mi è stato detto sia veritiero). Ovvero la licenza radiofonica viene rinnovata annualmente, o dopo un determinato periodo, previa valutazione da parte di una commissione che ne valuta la nuova "linea editoriale" da un punto di vista di innovazione nella comunicazione, novità del format, interesse culturale, etc. In parole povere le emittenti vengono stimolate e obbligate a crescere e a rinnovarsi. Qualora non vengano presentati progetti interessanti penso che la concessione venga revocata e possa subentrare una altra emittente o altri progetti di giovani volenterosi.
... E chi l'ha detto che i giovani volenterosi abbiano progetti più meritevoli? :'( :
All'inizio c'erano decine di giovani che s'improvvisarono "radiofonici". Oggi un "editore radiofonico" deve gestire un'azienda piccola o grande che sia con i relativi onori e soprattutto oneri. >
Oggi se vuoi improvvisare c'è il web che un domani potrebbe altresì essere regolamentato per scopi di lucro, politici o costare cifre inaccessibili e i vecchi proprietari di siti potrebbero vedersi offrire cifre milionarie per il loro spazio.
E gira il nastro gira e non lo so fermare
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e corre il nastro corre senza aspettare...
E' la dura legge della vita e sarà bravo chi ricorda la canzone da cui ho estratto i 2 versi. :-X
Saluti
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Domanda: Quanti di voi hanno permesso ad un ragazzo giovane di occuparsi della direzione artistica della propria emittente?
Dalle nostre parti il 90% delle radio che sono state vendute ai network. Compresa qualche grande realtà regionale affidata allo sbarbato, scienziato musicale e del marketing di turno.
Inoltre il binomio : Giovane = Ascolto Radio è ormai sorpassato almeno dal punto di vista della fidelizzazione e dell'ascolto critico.
Per quanto riguarda le nicchie e la sperimentazione, ci sarà un motivo per cui il gruppo 105 ha 3 radio in fm e 30 on-line?
Saluti
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Funziona così anche in Svizzera Alvin... Ma non credere che sia un sistema efficiente anzi... Metti che una radio grandetta con un bel numero di dipendenti si vedesse revocare la concessione perchè, secondo il Ministero, non si è rinnovata ecc ecc... Non credo sarebbe bello vedere gente disoccupata... Non credi???
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non vorrei essere drammatico e offendere nessuno.. ma un giorno morirai è non aver cresciuto alcun giovane farà si che dopo 30 di fatiche la tua radio morirà con te = LAVORO INUTILE!
IO NON ACCETTO IN QUANTO GIOVANE QUESTA COSA CHE SIAMO TUTTI POCO SERI E CHE SI CREDONO DI ESSERE CHISSA' CHI CON IL MINIMO SFORZO O CHE NON TENGONO ALLE COSE PERCHE' HA 24 ANNI MAGARI NON HO LA TUA ESPERIENZA MA DI SICURO POSSO AVERE UNA MENTE PIU' FRESCA!
io non ho paura a mettermi in gioco.. guarda cosa ho creato DA SOLO e gia da diversi anni! io mi permetto di parlare proprio per questo!
scusa le parole pesanti ma quando sento queste cose mi si chiude la vena!
ps
tra le altre cose è proprio per questo motivo che nella mia zona non trovo lavoro.. perchè siete tutti attaccati alla vostra sedia solo per la paura del confronto! dimenticandovi la VOSTRA GIOVENTU'
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...credo che si stiano alzando troppi i toni, rimane il fatto che negli anni 70 e 80 a nessuno di noi qualcuno ha fatto regali e se volevi la radio dovevi autotassarti, un po' come fate oggi con le web radio. Qualcuno ci è riuscito, altri no. Parlo per me, ma credo che la mia sia una storia comune a tanti altri... per la radio ho rinunciato (per carità, libera scelta dettata dalla passione allo stato cristallino) a vacanze, spensieratezza, amici, ragazze... lavoravo come dipendente in un'azienda e le altre ore della giornata, della sera ed a volte anche della notte le lavoravo in radio o agli impianti, sotto il sol leone, sotto la pioggia, la neve ed il ghiaccio. Ho lavorato le domeniche, il giorno di natale, di capodanno, (e non solo nello studio al caldo a metter dischi) mi sono alzato dal letto di notte perché c'erano problemi in radio o agli impianti. Ho ingoiato rospi (tanti), lottato anche contro i miei genitori che mi dicevano che sprecavo soldi e tempo, ho preso denuncie, anche penali, mi sono fatto male morale e fisico, in poche parole ho dato la mia gioventù, anni ed anni, sull'altare della radio... non sono stato con mio figlio quanto avrei voluto, ho dato sangue e lacrime! Qualcuno di quelli che criticano noi "vecchi" hanno fatto questo? ...sarebbero disposti a farlo? Date una risposta sincera.
Sapete quale vantaggio abbiamo avuto noi? Che a quei tempi se ti svegliavi al mattino e volevi far la radio, potevi farlo, ma dovevi avere soldi (non era il mio caso) capacità, una determinazione e dedizione incrollabili e tanti, tanti anticorpi, perché come accendevi un trasmettitore (a quei tempi le frequenze erano di chi arrivava prima, ma vigeva la legge del far west) ti "saltavano addosso" (in tutti i sensi) in 10 per i più disparati motivi e posso assicurarvi che scrollarseli di dosso non era facile, perché eravamo giovani, inesperti e squattrinati.
La mia radio morirà con me? può essere, ma intanto la soddisfazione di averla creata dal nulla assoluto, ed averla fatta vivere per decenni in modo dignitoso (cosa che anche la radio ha fatto e sta facendo con me) è già motivo di immenso orgoglio.
Non ci sono giovani? forse sono proprio i giovani che non cercano non ascoltano più la radio come facevamo noi. Oggi avete i file, i computer, il web, i telefonini e mille diavolerie elettroniche e la radio non ve la filate più...
Certo, capisco che possa essere frustrante per chi vorrebbe far radio avere possibilità al lumicino, ma non crediate che a noi sia piovuta dal cielo.
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