Che fine hanno fatto le webradio personali???

  • Dj Fabbry T
05/10/2010 20:45 #51105 da Dj Fabbry T
Risposta da Dj Fabbry T al topic Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???

eheh io sinceramente farò una telefonata alla SIAE Multimediale e fare una bella chiaccherata non mi costa nulla...da li poi vedrò come reagire e cosa fare... :P
perchè oncordo con Morpheus che : Se la SIAE non prevede per un dato utilizzo il regolare e (eventualmente) prescritto permesso mica può risolvere eliminando ciò che non gli piace, viene meno ad almeno due suoi doveri, ilprimo istituzionale e poi verso i suoi associati a meno che, quel dato utilizzo non preveda nessun particolare obbligo.....E arrivato anche il momento che le "WEBRADIO" alzino la voce, non stare sempre zitti e pagare per paura di... =)


concordo!!! potremmo anche preparare un documento condiviso... in tal caso avreste aiuto appoggio e firma!

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06/10/2010 00:03 #51115 da newradio srl
Risposta da newradio srl al topic Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???
Salve ragazzi, stavo leggendo la nuova licenza.
la cosa che più mi spaventa è il confuso (o forse no per la siae) concetto del link.
Dalla licenza sembrerebbe che se un altro sito espone il link al sito di una webradio, tale sito sia tenuto ad avere una licenza a parte per il solo fatto di linkare una webradio di proprietà di altri.
Qui siamo alla follia.
Che qualcuno mi conforti dicendomi che ho letto e capito male (ma non credo).
Fine della libertà della rete?  O fine della libertà per i soggetti che in qualche modo quelli della SIAE riescono a controllare ?
Con questo discorso qualsiasi sito faccia un link ad un video di youtube che contiene materiale protetto dovrebbe pagare per una licenza siae.

Una riflessione generale:
la licenza è articolata molto bene, a differenza della precedente. E' molto precisa e la struttura è per un certo verso semplificata e difficilmente raggirabile ( è quello che volevano).  I costi sono più alti e mettono allo stesso livello il no-profit con il commerciale.

Credo che si stia preparando il terreno per permettere nei prossimi anni la diffusione di questo mezzo esclusivamente ai soliti "grandi gruppi".  per loro queste cifre sono abbastanza ridicole per il loro tipo di portafoglio.
Chi ne soffrirà saranno come sempre i soggetti medio piccoli che non potendosi permettere il costo di una licenza saranno costretti a chiudere.

Ed in tutto questo ancora non conosciamo la mossa dell' SCF.  Voci fanno intendere che anche loro stanno preparando una mossa per alzare i compensi a loro "dovuti".

C'era una volta Internet...  un luogo libero.   

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06/10/2010 07:39 #51117 da Paolo F.

Salve ragazzi, stavo leggendo la nuova licenza.
la cosa che più mi spaventa è il confuso (o forse no per la siae) concetto del link.
Dalla licenza sembrerebbe che se un altro sito espone il link al sito di una webradio, tale sito sia tenuto ad avere una licenza a parte per il solo fatto di linkare una webradio di proprietà di altri.
Qui siamo alla follia.


Concordo con te, siamo alla follia (3.3 e articoli 11 e seguenti).

La cosa preoccupante per me è l'avviso pubblicato in prima pagina... è come dire... se ci gira noi cambiamo anche domani quindi occhio perchè se domani cii svegliamo inversi tolgliamo tutto.

Proviamo ad elencare le cose che non vanno (diritti connessi, link, ecc...) e dare un senso giuridico/informatico a queste cose?

Paolo F.

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06/10/2010 09:52 - 06/10/2010 10:24 #51120 da Morpheus
E fare una conta e vedere di contattare un avvocato per una consulenza?

resto basito, più leggo leggo e più non riesco a capire come si possa arrivare a proporre una roba del genere. Vi rendete conto che non c'è diritto di recesso da parte della radio? Se firmi per un anno, sei fatto per almeno tre anni.
Ma neanche le banche arrivano a tanto e ho detto le banche...

la clausola sui links la SIAE se la tira dietro da sempre, aggiungerei poi nella lista della spesa la clausola di riserva degli aventi diritto (art. 7) senza che vi sia un controbilanciamento men che meno la possibilità di recesso.
Ve la immaginate una radio tutta Vasco dove Vasco si avvale dell'art. 7 ?!?!?

PS: altra cosa non possiamo spostare questa discussione in legal?
Ultima Modifica 06/10/2010 10:24 da .

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06/10/2010 10:54 #51121 da LuK

PS: altra cosa non possiamo spostare questa discussione in legal?

Sì! ;)

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06/10/2010 11:57 #51123 da Paolo F.
Io ho creato un gruppo ristretto (privato) su yahoo,  così via email rimaniamo in contatto, ci contiamo e discutiamo senza, penso io, "occupare troppo" il forum di MB.

Ditemi se siete d'accordo se no andiamo avanti qui.

Saluti, Paolo

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  • Dj Fabbry T
06/10/2010 12:02 #51124 da Dj Fabbry T
Risposta da Dj Fabbry T al topic Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???

Io ho creato un gruppo ristretto (privato) su yahoo,  così via email rimaniamo in contatto, ci contiamo e discutiamo senza, penso io, "occupare troppo" il forum di MB.

Ditemi se siete d'accordo se no andiamo avanti qui.

Saluti, Paolo


per me va bene il gruppo privato... come sono d'accordo per stilare un documento comune da presentare a siae.. passando prima da una consulenza legale...
il problema è che in tutto questo c'è davvero poco tempo.. e dato che nessuno credo abbia la web rado come lavoro il tutto si complica...

concordo con morpheus quando dice che neanche le banche usano una clausula come quella! essere controllati per 24 mesi dopo la chiusura di un contratto a mio avviso potrebbe essere anche un mancato rispetto della privacy!

purtroppo poi sui link la siae ha sempre avuto da ridire.. però a quanto pare con questo nuovo contratto... mette le mani avanti un bel po.. ma soprattutto si tutela dal dire.. tenetevi VOI informati perchè se mi gira domani cambio tutto e manco te lo dico..

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06/10/2010 12:24 - 06/10/2010 12:32 #51125 da Morpheus
Okkey per il gruppo privato. a me va bene anche qui ... insomma sono da uova e da latte.  ;D


In realtà per quello che ne so, i contratti di natura privata quale quello è, devono rispettare la legge (in fondo, infatti lo dice) ma significa che il contratto non deve contenere norme capestro e sopratutto, in caso di variazioni unilaterali deve provedere la possibilità di "uscire" cosa che qui non c'è in nessuna parte. Su tutta la parte "Controlli" poi, siamo davvero oltre i limiti, non c'è solo quella ma anche altre parti che diversamente alla SIAE sono vietate. Si comporta e vorrebbe agire come se avesse una sua polizia privata che risponde a norme private di chissà quale paese del mondo.

E' ovvio che, in ogni caso, le nostre supposizioni debbano avere il giusto supporto legale e ... perché prevedere di andare anche oltre il documento da presentare alla SIAE

Io conosco un avvocato (di Milano) che si occupa di queste cose e che già tempo fa scrisse qualcosa sulla licenza da webradio in merito alla clausola (oggi) all'art. 7.
Se siete d'accordo posso vedere di contattarlo uina volta che abbiamo capito meglio chi siamo e cosa vogliamo. Anche per capire quanto ci costa un ipotetico supporto legale.
Ultima Modifica 06/10/2010 12:32 da .

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  • Autore
06/10/2010 12:30 #51126 da
Cari amici, leggendo  questo cose mi irrito non poco, pero' questo f capire che le web radio saranno il futro.
No comment

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06/10/2010 12:35 #51127 da newradio srl
Risposta da newradio srl al topic Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???
Sono stato al telefono oltre un'ora con il dott. Canu della Siae, che è colui che ha redatto il documento di licenza WRA che leggiamo in questi giorni.
Mi ha spiegato alcune cose.
La loro scelta di eliminare la formula di webradio personale è confermata dal fatto che loro non credono minimamente nella buona fede della maggior parte delle webradio che hanno firmato con loro una licenza con il limite dei 30 ascolti che non viene quasi MAI rispettata.
In effetti l'aumento c'è, dai 480 € l'anno ai 600 € della nuova licenza ma è stato finalmente definito un parametro nuovo ed importante:
Il conteggio della percentuale sul fatturato pubblicitario si riferisce ai soli entroiti relativi contenuti nella webradio come streaming e non agli entroiti del sito.
Vuol dire che con la nuova licenza le webradio non dovranno pagare nulla per l'eventuale pubblicità all'interno del sito ma solo per quella relativa a spot o sponsorizzazioni all'interno dello stream.  E questo è un grosso passo avanti.

Riguardo ai LINK:
Sono asssolutamente concessi i link diretti al sito della webradio (sarebbe impossibile impedire i link ipertestuali ai siti).
Non sono concessi i DEEP LINK che loro intendono come EMBEDDED del player di una webradio.
Il concetto è in sintesi il seguente:
Se un sito linka il sito di una webradio e quindi re-indirizza alla URL dell'altro sito... non c'è problema.
Se qualcuno, tramite un embedded player, fa ascoltare una webradio direttamente dal proprio sito, senza uscirne, allora questo non è consentito.
Questo mi tranquillizza un po'.

Riguardo alle webradio multicanale:
Mi ha consigliato di dare un'occhiata anche alla licenza MSP  (Portali o siti di genere prevalentemente musicale) che trovare sempre sul sito.
In realtà dovrebbe essere quella la licenza giusta per un portale multimediale con più canali.
Ho dato un'occhiata. E' molto articolata e ben fatta... peccato che i costi siano fuori dalla portata del portafoglio di un piccolo amatore o di un piccolo imprenditore.

Riguardo alla licenza AWR invece, direi che l'unica critica e sui costi aumentati. Ma in realtà non la vedo poi così tragica la situazione. In realtà ci sono anche dei risvolti positivi.
Cosa ne pensate?

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  • homer
06/10/2010 12:44 #51128 da homer
NEGATIVO!! (naturalmente parlo per me)
1 non ho mai avuto pubblicità
2 devono provare dove i miei streaming hanno superato i 30
3 l'aumento passa da 280 a 600

Disponibile a dare mandato al legale Morpheus se è regolare questo tipo di comportamento;
disponibile a spendere in una consulenza di gruppo (sono i soldi che risparmierò di siae chiudendo la web-radio-personale;
mandatemi un privato per tenere i contatti in yahoo o cosa;

da chiedere soprattutto:
SE POSSONO CAMBIARE LE CONDIZIONI CONTRATTUALI IN MANIERA UNIVOCA E COSI' SOSTANZIOSA
SENZA DARNE PREAVVISO PER UN CONTRATTO IN ESSERE CHE VENIVA GIA' RINNOVATO DI ANNO IN ANNO
(non esiste ne' in cielo ne sulla terra)

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  • Radio35
06/10/2010 12:55 #51129 da Radio35
Io per ora, oltre a telefonare alla SIAE, ho anche inviato questa mail a SCF:

Buongiorno Dr. xxxx,
sono Roberto Bocchetti, titolare della webradio in oggetto.
Le scrivo perchè dal prossimo mese di gennaio 2011 sto considerando di trasformare la mia licenza da webradio personale in webradio comunitaria oppure webradio commerciale.
Può cortesemente inviarmi un prospetto dei costi, in modo da valutare la fattibilità insieme alle altre persone che collaborano con me?
Grazie mille,
cordiali saluti

Una volta fatti tutti i conti dei costi fra diritti SIAE, SCF, servizio di streaming, elettricità, computer, acquisto cd da mettere in onda (quando non ci vengono mandati dalle case discografiche tramite il digital delivery) ecc. e i possibili (diciamo pure improbabili) proventi da vendita di spazi pubblicitari e sponsorizzazioni, decido se posso andare avanti nell'impresa oppure no.

L'alternativa è trasformare RADIO 35 in una radio CC-Creative Commons che manda in onda solo parlato e musica non tutelata da SIAE, SCF o altre organizzazioni simili. L'idea non mi entusiasma, visto che RADIO 35 si basa sui grandi successi (e insuccessi) dagli anni 60 ad oggi, però - data la mia passione e il mio desiderio di avere cmq una webradio - potrebbe essere un'alternativa.

Ad ogni modo, se mi mandate in privato il link al Gruppo di discussione, va bene. Un'altra cosa, se interpellate un avvocato ci sto.
Grazie
Roberto

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