Che fine hanno fatto le webradio personali???

  • John
05/10/2010 10:54 #51040 da John
...così a naso mi vien da dire che se si fa pubblicità, questa deve essere fatta in maniera regolare, altrimenti diventa evasione fiscale. Per farla in maniera regolare, serve una partita iva, con tutto quel che comporta...

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05/10/2010 11:03 #51041 da Morpheus
e secondo te John, ipotesi senza nessuna pubblicità, di nessun tipo?

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  • Radio35
05/10/2010 11:37 #51043 da Radio35
Ciao,
ho appena chiamato l'ufficio multimedialità della SIAE. Mi hanno detto che hanno eliminato la categoria webradio personali, perchè dopo alcuni controlli è risultato che molti si dichiaravano webradio personali per pagare di meno e poi avevano a tutti gli effetti delle radio commerciali con pubblicità ecc.
Mi hanno detto che le uniche alternative sono:
1) costituire un'associazione e convertirsi in radio comunitaria
2) aprire la partita IVA e lavorare come webradio commerciale, con quello che ciò comporta
In realtà, io stavo già pensando di seguire una di queste due strade, visto che Radio 35 sta ottenendo sempre più riscontri e ascolti, e volevo trovare un modo per agire legalmente e poter incominciare a vendere della pubblicità (fino ad ora ho messo in onda solo spot istituzionali di enti e associazioni).
Adesso faccio due conti e poi vediamo.
In ogni caso, alla SIAE mi hanno detto che fino alla fine dell'anno sono valide le licenze in corso, provvederanno loro a contattare tutti coloro che sono registrati come webradio personale, ed inviare il nuovo contratto da restituire firmato per accettazione.
Spero di esservi stato utile,
Roberto

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05/10/2010 11:55 #51044 da Morpheus
Utilissimo e mi pare che la SIAE non possa certo decidere di escludere così perché stamattina siamo scesi col piede sinistro chi invece fa la web personale onestamente.

Se vale il diritto della "responsabilità soggettiva" e ben strano che un ente pubblico decida diversamente mettendo fuori gioco migliaia di persone che non hanno nessuna intenzione di aprire attività.
A meno che, appunto questo non voglia dire che non essendoci il lucro non serve pagare alcunché

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  • John
05/10/2010 12:01 #51046 da John

e secondo te John, ipotesi senza nessuna pubblicità, di nessun tipo?


ti ha già risposto radio 35

:D

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  • John
05/10/2010 12:04 #51048 da John

Utilissimo e mi pare che la SIAE non possa certo decidere di escludere così perché stamattina siamo scesi col piede sinistro chi invece fa la web personale onestamente.

Se vale il diritto della "responsabilità soggettiva" e ben strano che un ente pubblico decida diversamente mettendo fuori gioco migliaia di persone che non hanno nessuna intenzione di aprire attività.
A meno che, appunto questo non voglia dire che non essendoci il lucro non serve pagare alcunché



...si, ma tu prendi un qualsiasi disco e la sopra ci leggi testualmente che: è vietata la pubblica esecuzione dell'opera ed altre cose. Questo, personalmente, già mi basta per farmi pensare che se tu le trasmetti sul web sei comunque fuorilegge, anche se non ci guadagni nulla...

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05/10/2010 12:20 #51049 da Paolo F.

Ciao,
ho appena chiamato l'ufficio multimedialità della SIAE. Mi hanno detto che hanno eliminato la categoria webradio personali, perchè dopo alcuni controlli è risultato che molti si dichiaravano webradio personali per pagare di meno e poi avevano a tutti gli effetti delle radio commerciali con pubblicità ecc.
Mi hanno detto che le uniche alternative sono:
1) costituire un'associazione e convertirsi in radio comunitaria

Enpals... grazie Morpheus!

Sono dei grandi... invece di punire chi sgarra, puniscono chi lavora correttamente... proprio incompetenti.

Quindi in pratica si ritorna al mio discorso... palanche da tirare fuori:
1) Per costituire un'associazione è indispensabile essere almeno un gruppo di persone (almeno due)
2) L'atto di costituzione (sottoscritto dai soci fondatori) e lo statuto vanno registrati presso un notaio, la spesa è di circa € 300.
3) E' obbligatorio tenere un registro cassa per il bilancio sociale anche se non va depositato, e i fogli dunque non vanno vidimati.
4) Le attività dell'Associazione possono essere rivolte ai soci oppure no, devono essere in prevalenza senza scopo di lucro, eventuali attività commerciali possono essere esercitate ma non in natura prevalente rispetto alle altre attività associative, previa apertura di una partita IVA e quindi tenuta di libri contabili e pagamento dei dovuti oneri fiscali.

Quindi ora bisogna avere idee... se no bye bye Italia.

Paolo F.

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05/10/2010 12:22 - 05/10/2010 12:27 #51050 da Morpheus
è vero John è vietata per usi diversi dal personale e se scorri di nuovo la 633/41 noterai che lin alcuni casi si è dovuto aggiungere degli articoli per specificare quando il compenso era dovuto anche per scopi non lucrativi.

Sono praticamente d'accordo con voi su come la veda la SIAE ma mi pongo alcune domande che magari potrebbero avere anche un senso.

Quel tipo di comunicazione, così come ad esempio la copia personale dei dischi, ha proprio caratteristiche che la farebbero pensare come "esente da permessi e tasse" perché effettuata da una qualsiasi persona fisica senza scopi di nessun genere nemmeno indirettamente commerciali. Forse è troppo ma viene da dire nel "normale esercizio" del proprio diritto di espressione.

Ma può essere anche che e prendo ad esempio per specificare meglio il pensiero, quel tipo di webradio sia esattamente come una festa privata organizzata da un privato senza che gli invitati debbano pagare nulla di nulla. Abbiano cioè accesso riservato alla festa dove trovano da bere da mangire e da ballare, tutto offerto dal privato organizzatore.
Per questo tipo di feste la SIAE prevede uno specifico permesso diverso da un eventuale permesso di una festa analoga ma organizzata da, ad esempio, l'impresa di catering che "affitta" il bere e il mangiare.
Insomma si distingue tra due soggetti una "personale", l'altro "commerciale".

Il forzare il "personale" dentro ad un commerciale è cosa che a mio avviso non può essere legalmente valida e che in caso di contestazione vedrebbe la webradio personale, secondo me, stravincere.

Ancora un altro caso esemplificativo. E' vero che quasi tutti gli esercizi commerciali che abbiamo una radio o un lettore di cd all'interno dei propri locali pagano la "musica di sottofondo" ma, secondo le norme della LdA, quel obbligo non sarebbe richiesto, perché quella musica non è un'esecuzione rivolta ad un pubblico ma solo un sottofondo personale. I locali infatti, dell'esercizio commerciale non sono destinati ad "intrattenere" un pubblico ma a "contenere" un'attività lavorativa e a nulla valgono le scuse che la musica favorirebbe il commercio.
Chi tra i pochissimi, ha voluto andare oltre il semplice vabbè pago, tanto sono poche decine di euro, ha avuto ragione.

Perciò una web-radio personale cos'è, una festa privata offerta da privato o cosa posto che non può, soggettivamente, essere paragonata ad un'attività commerciale?


@ENPALS per la parte pensionistica. INPS ovviamente e con alcune differenze tra subordinati e autonomi, per la restante parte assicurativa, oltre alla già citata INAIL nel caso di dipendenti.
Ultima Modifica 05/10/2010 12:27 da .

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05/10/2010 12:34 #51051 da Paolo F.
Io sto mandando una email a tutte le redazioni dei quotidiani, alle associazioni radio e tv... non serve a niente ma tentar non nuoce...

Paolo F.

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05/10/2010 12:40 #51052 da alvin
Quindi quanto si dovrebbe pagare?

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  • homer
05/10/2010 13:32 #51056 da homer
... non ricordo, qualcuno aveva detto: sulla rete non possono mettere mano?

Invece aveva ragione quello che ha detto: prima o poi arrivano anche qui...

disastro ragazzi.. prezzi allucinanti

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05/10/2010 13:42 #51057 da alvin


2) L'atto di costituzione (sottoscritto dai soci fondatori) e lo statuto vanno registrati presso un notaio, la spesa è di circa € 300.


Puoi fare anche una scrittura privata e depositarla.. spendi circa 180 euro...

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