SCF informazioni

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18/12/2009 08:13 #44109 da Morpheus
Risposta da Morpheus al topic Re: SCF informazioni
Figurati PaneL ti leggo da tempo con sempre grande piacere e mai mi ha sfiorato l'idea che fossi paladino più o meno nascosto di SCF. La tua proposta, pur non condividendola, è interessante anche se, se ben lo intesa, mi pare piuttosto impraticabile.

SCF per conto dei propri associati, i rappresentati da FIMI per la stragrande maggioranza e di altre piccole organizzazioni uscite qualche mese fa da FIMI e AFI, sono quelle che mi vengono in mente. Loro raccolgono centinaia di case di produttori ed hanno mandato di "intermediare" con chi di dovere per i loro diritti. E fin qui nulla di strano.
Possiamo dire, che il numero degli "aventi connesso" :D supera le centinaia di unità .... Se ho ben capito, secondo il CC ognuno di loro potrebbe bussare alla nostra porta. Ci saranno da fare poi distinzioni tra coloro che uso e coloro che non uso... un bel delirio.
A questo servono queste società.

Sono d'accordo che la 63/41 è lunga e articolata (pure troppo, una bella sfrondata sarebbe auspicabile) e la parte di cui parliamo è contenuta nel Capo II, quel capo sui cui TAR e Consiglio di Stato su tutti hanno detto in modo chiaro che "sono questioni di cui si deve occupare, perché istituzionali, la SIAE", oggi ente pubblico economico. Quell'art. 180 che ci ricordava anche Paolo.

Come vediamo, la base legale su cui si fonda l'accordo SCF è l'art. 73 ( a cui viene aggiunto il 72). Loro stessi ci dicono che chiunque usi musica registrata deve pagare loro. Cioè la legge impone il pagamento anche dei produttori, essendo loro rappresentanti degli stessi, il pagamento va fatto a loro.

Non ti sembra che la forma abbia ben poco a che fare con un "accordo tra privati" e molto assomigli al meccanismo proprio delle licenze, definiamole, amministrative? Cioè se non ho la licenza, svolgo attività abusiva perseguibile anche penalmente?

Non solo, a me sem bra di vedere questo ma per i PE, ad esempio, ecco cosa leggiamo:

Dichiarazione infedele - Mancato pagamento Qualora, a seguito delle verifiche effettuate da soggetti incaricati da SCF, venga rilevato che l’esercente associato ha versato il compenso in misura ridotta rispetto al dovuto (ad esempio, abbia applicato il compenso relativo a superfici inferiori, o ad attività stagionali in realtà non esercitate, o relativo a modalità di sonorizzazione meno onerose di quelle effettivamente utilizzate), SCF provvederà d’ufficio all’emissione della fattura relativa all’importo dovuto nella misura massima maggiorato del 20% a titolo di rimborso forfetario delle spese di verifica, al netto di quanto già versato dall’Esercente.
Qualora gli incaricati SCF rilevino che un pubblico esercizio utilizza la musica d’ambiente senza aver versato il compenso dovuto, SCF applicherà la tariffa nella misura massima, maggiorata del 10% . Il compenso così calcolato verrà maggiorato di un ulteriore 30% a copertura delle spese di verifica sostenute da SCF. Le Tabelle dei Compensi applicate dopo il 31 maggio 2009 saranno disponibili sul sito SCF a partire dal 1° giugno p.v.
Gli Agenti e gli uffici di SCF sono a disposizione degli esercenti per ogni tipo di informazione e di assistenza.


Che vuol dire? Sopra ci indicano come "stella polare" il DPCM 1975 e ci propongono il 2% di tariffa per l'art. 73 + 1% per il 72, facendoci credere che quel DPCM sia scritto per loro e poi, applicano tariffe tutte loro se incaricati rilevino(incaricati?!?!?!?!?? rilevino?!?!?!?!?!? ma stiamo scherzando?) il mancato pagamento?
Troppi telefilm dell'ispettore Rex non fanno bene.

Sempre sul loro sito leggiamo, nella sezione utilizzatori:

Diffusione al pubblico

La legge sul diritto d’autore pone a carico di chi diffonde in pubblico musica registrata il pagamento di un compenso in favore delle case discografiche e degli artisti interpreti ed esecutori, titolari dei relativi diritti.
La 3^ Sez. Penale della Corte di Cassazione con sentenza n. 27074 del 2007  ha ribadito che:

    * il compenso dovuto ai produttori discografici e per essi a  SCF, è indipendente e si aggiunge a quanto dovuto ad autori ed editori (tramite SIAE);
    * SCF, che in Italia rappresenta la quasi totalità del repertorio discografico nazionale e internazionale, è legittimata ad effettuare la raccolta dei compensi spettanti ad artisti e a produttori discografici;
    * è reato, e soggetta a sanzioni penali, l’abusiva duplicazione e la diffusione in pubblico di musica registrata (art. 171 ter della legge n.633/41).

Da ultimo il Comitato Consultivo Permanente per il Diritto d’Autore, richiesto di deliberare sul tema, con parere dell’11 novembre 2008  ha precisato che:

    * La sonorizzazione di ambienti aperti al pubblico nei quali viene esercitata attività d’impresa costituisce utilizzazione a scopo di lucro, già oggetto di regolamento attuativo sin dal 1975 (DPCM 1° settembre 1975) e tutelata con sanzioni penali ed amministrative;
    * Sono obbligati al pagamento del compenso anche gli esercenti che diffondono musica d’ambiente a mezzo apparecchi radio e TV (ved. anche sentenza Corte Europea di Giustizia del 7 dicembre 2006).

SCF attraverso il rilascio di un’unica licenza, offre la possibilità di utilizzare in pubblico il repertorio musicale di tutte le case discografiche da lei rappresentate, nel rispetto della legalità, qualunque sia il supporto utilizzato per la diffusione: cd, cassette, playlist caricate su computer, server o database, radio in store, ritrasmissioni radiofoniche e televisive, oppure sistemi appositamente installati.


Secondo il tuo parere, che cos'è sta roba qui?

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18/12/2009 09:33 #44111 da
Risposta da al topic Re: SCF informazioni
Ciao Morpheus,

grazie ed anche io leggo con piacere tanti commenti ma rimango esterefatto quando alcuni prendono per oro colato quello che soggetti + o - interessati dicono sull'argomento, con la scusa  di voler aiutare le radio e tv locali inducendoli in errori (soprattutto economici) pacchiani.

Secondo il tuo parere, che cos'è sta roba qui?

Ti rispondo subito.

Tutti hanno diritto di richiedere quanto loro dovuto come meglio credono e soprattutto nelle maglie della legge.
Questo vale anche per SCF che non fa altro che pretendere quello che ritiene secondo la sua interpretazione della Legge, giusto.
Che la metodologia sia opinabile non sta a noi giudicarlo ma c'è la magistratura che in più occasioni si è pronunciata contro ed in altre pro SCF ma questo è limitato alle singole situazioni e non può sempre essere invocato a supporto.

La realtà e che il vecchio adagio "La Legge Non Ammette Ignoranti" è sempre valito e chi si fa bidonare per non aver ben chiara la normativa deve piangere da solo del suo male.
Fermo restando la nullità del contratto se una delle parti è in malafede mi chiedo cosa costa fare eccezioni per esempio ad SCF e se dimostra tutto è inutile fare questioni di lana-caprina, se invece risulta fumosa si può ben scegliere di far sciogliere il nodo (mancato accordo tra le parti) ad un Giudice. E' previsto dalla Legge, no?

Nel mio piccolo cerco di dare delle dritte ma non pretendo che sia oro colato.
Mi sembra che i consigli non imposti che ho scritto siano abbastanza ovvi e condivisibili.

Se SCf o chiunque altro può ben dimostrare le proprie ragioni perchè non si fa dire dal Giudice qual'è la percentuale che tocca loro.

Cercare di far valere le proprie ragioni vale anche per chi vuole regolarmente e legalmente utilizzare diritti altrui ma non per questo deve essere strozzato.

Infine siete proprio sicuri che senza i brani tutelati da SCF ed altri non si possa fare radio, o in caso di trasmissioni televisive ammettiamo che Tizio voglia partecipare ad un programma cantando in playback (perchè live è un'altra cosa) cosa costa alla TV la richiesta di rilasciare ampia liberatoria senza pretendere diritti connessi?
In alternativa Tizio può andarsene da un'altra parte o no?

E' la stessa 633/41 a disporre che i titolari dei programmi sono chi li produce e vale anche per le aziende radio/tv.

Se i diritti sono dei titolari, gli stessi possono farne quello che vogliono anche regalarli e per questo motivo che si può decidere anche di versare un obolo a consorzi più o meno grandi ma andare oltre l'obolo per paura di ritorsioni porta a bene altri lidi (Giustizia Penale).
Poi saremmo ben contenti di pagare un unico soggetto per il 100% dei soli avente diritto.

In tutto questo, sia chiaro,  la SIAE non c'entra niente in quanto è l'unico ente 100% ma solo per i diritti d'autore.

Saluti.

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18/12/2009 10:23 - 18/12/2009 10:55 #44117 da Morpheus
Risposta da Morpheus al topic Re: SCF informazioni

In tutto questo, sia chiaro,  la SIAE non c'entra niente in quanto è l'unico ente 100% ma solo per i diritti d'autore.


Più che non essere d'accordo è assodato che no, per quanto attiene l'intermediazione etc etc solo la SIAE può, allo stato attuale. E' più che sicuro e vale per sia i diritti d'autore e per i diritti vicini.
Ed è cert che chi ha diritto ... ha diritto di pretendere il proprio avere ma, nei modi e nei tempi previsti dalla legge, appunto, senza inventarsi "controllori" dagli incerti poteri.

La realtà e che il vecchio adagio "La Legge Non Ammette Ignoranti" è sempre valito e chi si fa bidonare per non aver ben chiara la normativa deve piangere da solo del suo male.


Questa è proprio una leggenda, una di quelle che a forza di raccontarle tutti pensano sia vera, ammesso tu la dica nel senso di "non conoscere".
Ci credi se ti dico che persino la Cassazione è arrivata a dire: "La Legge non ammette ignoranza?" -  "No, non è vero"
Ultima Modifica 18/12/2009 10:55 da .

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18/12/2009 10:56 #44118 da
Risposta da al topic Re: SCF informazioni
Questa è proprio una leggenda, una di quelle che a forza di raccontarle tutti pensano sia vera.

Guarda che ho scritto vecchio adagio (ovvero un'opera musicale visto che siamo in tema) e non che sia una legge anche se come consuetudine e come presenza nel Diritto Romano non sono sicuro che non possa trovare seguaci negli estensori di sentenze.

Ma è proprio obbligatorio suonare brani di chi pretende i diritti connessi?

Scusa Morpheus ma la latitanza della risposta mi incuriosisce.

Legittima la tua interpretazione sulla SIAE ma al momento siamo distanti è chiaro no?

Saluti

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18/12/2009 11:36 #44119 da Morpheus
Risposta da Morpheus al topic Re: SCF informazioni
TI chiedo scusa, ho sbagliato a citare non è la Cassazione ma la Corte Costituzionale che ha dichiarato parzialmente illegittimo quella traduzione, quell'articolo ma credo si possa soprassedere per questo argomento.

Ma è proprio obbligatorio suonare brani di chi pretende i diritti connessi?


Da parte mia non so risponderti ma nel senso che mi pongo un'altra domanda:
"può l'avente diritto rinunciare a un proprio diritto?" - Non so rispondere ma mi pare di poter dire che l'autore che mette la propria opera sotto tutela non può dire per le radio non voglio nulla, per le disco si, per i bar ad angolo vorrei il doppio etc etc (scusa se la metto sulla battuta, spero che la sostanza sia chiara comunque).
Ammesso ciò sia vero, credo che anche il produttore non possa rinunciare a ciò che il diritto produce.
Faccio questo ragionamento perché penso sia più che sensata l'osservazione di un amico avvocato che, a riguardo della licenza per web radio, però, solleva dei dubbi di nullità per la pretesa di alcuni autori ed editori di vietare la trasmissione delle loro opere (Battisti, Celentano e una mostruosa lista di edizioni di brani).
In ogni caso, è legittimo domandarsi "se non pago i diritti d'autore sono perseguibile penalmente, ergo anche non pagando i connessi lo sono e certo non è il singolo che può scagionarmi se il principio della legge è stato infranto".
Ma poi, chi sono i produttori che non vogliono i propri diritto (considerato che la legge gli impone di gestire quella quota verso eventuali interpreti/esecutori)?

Bel casino...

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18/12/2009 12:55 #44122 da
Risposta da al topic Re: SCF informazioni

TI chiedo scusa, ho sbagliato a citare non è la Cassazione ma la Corte Costituzionale che ha dichiarato parzialmente illegittimo quella traduzione, quell'articolo ma credo si possa soprassedere per questo argomento.

Ma è proprio obbligatorio suonare brani di chi pretende i diritti connessi?


Da parte mia non so risponderti ma nel senso che mi pongo un'altra domanda:
"può l'avente diritto rinunciare a un proprio diritto?" - Non so rispondere ma mi pare di poter dire che l'autore che mette la propria opera sotto tutela non può dire per le radio non voglio nulla, per le disco si, per i bar ad angolo vorrei il doppio etc etc (scusa se la metto sulla battuta, spero che la sostanza sia chiara comunque).
Ammesso ciò sia vero, credo che anche il produttore non possa rinunciare a ciò che il diritto produce.
Faccio questo ragionamento perché penso sia più che sensata l'osservazione di un amico avvocato che, a riguardo della licenza per web radio, però, solleva dei dubbi di nullità per la pretesa di alcuni autori ed editori di vietare la trasmissione delle loro opere (Battisti, Celentano e una mostruosa lista di edizioni di brani).
In ogni caso, è legittimo domandarsi "se non pago i diritti d'autore sono perseguibile penalmente, ergo anche non pagando i connessi lo sono e certo non è il singolo che può scagionarmi se il principio della legge è stato infranto".
Ma poi, chi sono i produttori che non vogliono i propri diritto (considerato che la legge gli impone di gestire quella quota verso eventuali interpreti/esecutori)?

Bel casino...


Nessun casino,

in quanto mi sembra di aver chiarito che bisogna riconoscere i DIRITTI CONNESSI ai titolari anche con accantonamento in caso di mancato accordo tra le parti..

Il problema é: a chi e in che percentuale.

Esempio vogliamo prendere come numero finito tutte le opere tutelate dalla SIAE? Mi sai dire che percentuale di queste è pretesa da SCF o AFI o IMAIE?
Che percentuale non pretende che siano soddisfatti in modo economico ma solo come scambio di visibilità?
Un altro adagio recita : La matematica non è un'opinione.

Poi del possesso di una cosa, un diritto, ecc. il titolare ne fa ciò che vuole.
Delegarne la riscossione, la vendita, regalarlo a Tizio e non a Caio, e quanto gliene vengono in mente.

Non risulta automatico il ragionamento Mancato pagamento = sanzione penale perchè bisogna prima che sia dimostrato il reato.
Sai ci sono le lesioni colpose e quelle volontarie.

Chi rinuncerebbe?

Guarda un pò (fotoritoccata per privacy).

1 di oltre 1.200

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18/12/2009 14:02 #44123 da Morpheus
Risposta da Morpheus al topic Re: SCF informazioni
speriamo che il discorso si allarghi anche ad altri e non solo tra noi due...

Facciamo che il totale SIAE sia fatto 100.
La SCF, magari un po' esagera, ci dice che ella (è ironico) rappresenta il 90%, vada quindi a lei 90 di 100.
AFI sarà una percentuale tra l'1 e il 10 che dividerà insieme agli altri. Non conosco le suddivisioni.
IMAIE non può partecipare a questa divisione perché la Legge ci dice che la SIAE (lo so che non sei d'accordo :) ) incassa i proventi delle licenze che genericamente ammonta a un quota intorno al 9/10% di quanto incassato dall'utilizzatore. Di quella percentuale, dovrebbe trattenere qualcosa come intorno al 7 che sono i diritti d'autore, il restante 2 è diritto connesso (quando c'è ma sto facendo conti generici). Sempre la Legge ci dice che quel 2 va messo a disposizione dei produttori (SCF/AFI) i quelli hanno l'obbligo di dividerlo (50 e 50) con IMAIE.
Quindi 90% di 2 alla SCF il restante 10 a AFI e simili.

In modo forse grossolano ma mi pare che queste possano essere le percentuali.

Sul jpg, io non saprei cosa dirti, ci ragiono su ma così, a prima botta non mi pare possa avere un qualche valore ... liberatorio.

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  • John
18/12/2009 16:50 - 18/12/2009 16:53 #44125 da John
Risposta da John al topic Re: SCF informazioni

speriamo che il discorso si allarghi anche ad altri e non solo tra noi due...

Facciamo che il totale SIAE sia fatto 100.
La SCF, magari un po' esagera, ci dice che ella (è ironico) rappresenta il 90%, vada quindi a lei 90 di 100.
AFI sarà una percentuale tra l'1 e il 10 che dividerà insieme agli altri. Non conosco le suddivisioni.
IMAIE non può partecipare a questa divisione perché la Legge ci dice che la SIAE (lo so che non sei d'accordo :) ) incassa i proventi delle licenze che genericamente ammonta a un quota intorno al 9/10% di quanto incassato dall'utilizzatore. Di quella percentuale, dovrebbe trattenere qualcosa come intorno al 7 che sono i diritti d'autore, il restante 2 è diritto connesso (quando c'è ma sto facendo conti generici). Sempre la Legge ci dice che quel 2 va messo a disposizione dei produttori (SCF/AFI) i quelli hanno l'obbligo di dividerlo (50 e 50) con IMAIE.
Quindi 90% di 2 alla SCF il restante 10 a AFI e simili.

In modo forse grossolano ma mi pare che queste possano essere le percentuali.

Sul jpg, io non saprei cosa dirti, ci ragiono su ma così, a prima botta non mi pare possa avere un qualche valore ... liberatorio.



ammetto, non ho letto tutto e probabilmente faccio confusione, ma se domani il consorzio pinco pallino viene fuori e dice: mi devi diritti connessi per quelli che rappresento, devi darmi 1,5% del giro d'affari. Tu che fai? Gli dici, si, fammi vedere chi rappresenti e visto che già pago siae, scf ecc. ti do solo lo 0,2% perché il rimanente lo devo agli altri!  :'( credo sia pia illusione!
E poi mi piacerebbe sapere (anche per quanto riguarda la siae)... in che modo vengono distribuiti i proventi guadagnati dalle radio? In teoria dovrebbero andare distribuiti fra quegli artisti che noi radio trasmettiamo. Se ad esempio in un giorno mando 10 volte il brano n. 1 in classifica, due volte il n. 10 e zero volte centinaia e centinaia di altri... come stabiliscono questo?
Ultima Modifica 18/12/2009 16:53 da .

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18/12/2009 18:05 #44129 da
Risposta da al topic Re: SCF informazioni
Sai Morpheus,

anch'io speravo in una partecipazione più consistente ma probabilmente ci leggono solo 3 tipi di soggetti: a) quelli che pagano per non avere problemi e basta, b) quelli che non pagano e sperano nella buona sorte, C) quelli che combattono ma non sono propensi a divulgare, "gratis et amore dei", consigli per lotte comuni .

Grazie per aver tentato di rispondere con numeri alla mano.

1) Mi sembra che SCF non ha mai detto di avere il 90% dei diritti (è mia opinione che non potrebbe farlo) ma se ne usci ai suoi albori che era il 90% del mercato (ma non tutti gli anni i dischi dei consorziati SCF vendono o no?);

2) Io ho prodotto e sono titolare dei diritti di diversi CD e non ho dato mandato ad alcuno di riscuotere per me e non per questo io non ho diritto ai miei compensi nella percentuale ( a caso ) del 0,000002 dei brani in SIAE;

3) ho scelto 2 metodi per essere trasmesso: a) regalare i cd senza aver nulla a pretendere per diritti connessi (chi me lo impedisce); b) aspettare che comprino i dischi e richiedere personalmente i diritti connessi a chi utilizza i miei supporti (oppure venire a contrattazione);

4) Dei punti 2 e 3 secondo te sono l'unico?

No, No, ho detto più di 1.200 e non millanto niente.

Ora se un emergente o un Big mandano un brano novità alle radio per quale motivo dovrebbe essere trasmesso per poi pagarci oltre al diritto d'autore anche i diritti connessi?
Quanti sono gli indipendenti che hanno prodotto cd registrati alla SIAE e di SCF, AFi ed altri non se ne fregano niente?
Per estensione nel termine diritto connesso ci potrebbe essere quello degli autotrasportatori che portano i supporti da Milano a Palermo? (Senza di loro il cd non potrebbe essere acquistato).

Per negozi, bar, ecc. che diffondono la musica delle radio (solo quella e non cd o radio-in store) l'interpretazione che si debba pagare il diritto connesso è vera solo per la parte che i diritti spettano ai titolari dei programmi trasmessi ossia le radio stesse (lo dice la stessa 633/41) ma non mi risulta che siano consorziate con SCF o altri per richiederli?


Ora il .jpg diventa più plausibile o no?

Mi piacerebbe dare alle SIAE o ad un unico organo la tutela dei diritti connessi ma ormai la strada intrapresa è un'altra e non sarà assolutamente facile tornare indietro.
Di contro non mi piacerebbe assolutamente che il totale dei diritti pretesi sia anche solo del 101% (centouno%) e quindi è meglio che i pretenziosi si diano una calmata e la SIAE se ne ha interesse e ne è capace dichiari di voler assorbire tutti i diritti collegati alle opere ad essa iscritte.

A questo punto ti lascio l'ultima replica in quanto penso di essere stato anche fin troppo prolisso e non vorrei disturbare.

Buona serata.

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18/12/2009 19:07 #44131 da Morpheus
Risposta da Morpheus al topic Re: SCF informazioni
cercherò di darti il mio parere seguendo i punto che hai elencato.

1) Prendo dal sito scf: il consorzio SCF è oggi composto da case discografiche major e indipendenti e attualmente  tutela i diritti discografici di oltre 300 imprese, rappresentative di larga parte del repertorio discografico nazionale e internazionale pubblicato in Italia (circa il 95% del mercato).

2) certo che hai diritto se si concretizza quell'uso diretto e a scopo di lucro del tuo CD, ci mancherebbe.

3) Sembra che tu descriva quasi un forma di licenza sullo stile del Creative Commons.

4) Non lo penso, credo però che se il tuo diritto connesso si è concretizzato perché, ad esempio il tuo cd è stato usato nella festa in discoteca, quel diritto è dentro i proventi che la stessa a pagato per l'intrattenimento. Il tuo diritto cioè, è in SIAE.

5) Perché la promozione del prodotto è un conto, la radio che decide di mandarlo in onda, decide di sfruttare per il proprio interesse il brano. Ciò determina ciò che sappiamo.

6) Non saprei dirti, ho un amico che ha un etichetta ed è indipendente. Fino a qualche tempo fa era in FIMI, poi insieme ad altri si è staccato ed hanno creato una loro organizzazione. Per il connesso sono in SCF.

7) per i camionisti potrebbe essere la soluzionme a tanti problemi :D

8) Io penso invece che ciò non sia vero. Il connesso per le radio è all'art. 79 e si riferisce al diritto di autorizzare le FISSAZIONI dei propri programmi, la ritrasmissione, la distribuzione delle fissazioni.
E' un diritto sullo stile dell'art. 72 dei produttori, al bar però si chiede il compenso per la'rt. 73 (l'uso del disco) ma il bar usa la radio che, in ogni caso non è una ritrasmissione.
La legge ci dice che l'uso del disco deve essere DIRETTO. l'apparecchio radiofonico del bar non è ne un disco ne un analogo del disco (non contiene nessuna fissazione) e certo accendendolo non si esegue una ritrasmissione.
Perciò, io penso che alle radio non spetti quel compenso.
SCF o simili, poi rappresenta i produttori non gli editori radiofonici. Se il radiofonico, fissa una sua trasmissione su supporto e lo mette in distribuzione ecco che diventa produttore.

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  • John
18/12/2009 19:13 #44132 da John
Risposta da John al topic Re: SCF informazioni
...mio malgrado faccio parte dei soggetti sotto la lettera "A"  :'(

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19/12/2009 12:49 #44150 da
Risposta da al topic Re: SCF informazioni
Ciao Morpheus,

mi ero ripromesso di non intervenire più sull'argomento ma questa email giunta ad un mio conoscente che mi autorizza alla pubblicazione merita di avere pubblicità anche se per ovvi motivi ho modifcato nomi e riferimenti chiari.

"Buonasera Gioconda,
prima di inviarle i nostri singoli promozionali vorrei verificare i codici di iscrizione della sua radio ad SCF.
In attesa di una sua risposta in merito le auguro una buona serata
Zio

ZIO PAPERONE (tutto lettera grande)
Promotion Manager Radio & Tv Domestic Division
seguono tutti i dati della casa discografica.



Risposta di Gioconda:


Egregio Zio,

siamo rimasti un pò perplessi dalla richiesta visto che la nostra precedente era la risposta alle decine di email promozionali che gli uffici stampa dei vostri artisti ci inviano a volte anche con i file allegati e vi ringraziamo per la considerazione, vi trasmettiamo il nostro numero SIAE che è xxxxxxxxxxx e vi informiamo che non è nostro interesse mandare in onda brani che non siano di esclusiva competenza della SIAE per tutti i tipi di compensi.

Qualora sia vostro interessere la messa in onda dei vostri prodotti vogliate fornirci la più ampia dispensa da ulteriori pretese oltre i diritti SIAE.
In alternativa saremo lieti di valutare una reciproca collaborazione a titolo oneroso per non meno dell'intera somma prevista dagli accordi con SCF che dovrà essere a vostro totale carico.

Nel frattempo, vista la vostra richiesta, ci adopereremo per eliminare (qualora ci fosse) dalle trasmissioni qualsiasi brano di vostra competenza e che sia accidentalmente capitato nel nostro data-base.
Di contro vi chiediamo la cortesia di non invadere e non far invadere dagli uffici stampa dei vostri artisti le nostre email con brani in formato mp3 che non abbiamo intenzione di trasmettere nè darne informativa ai nostri ascoltatori se non alle condizioni di cui sopra.

Ci scusiamo per la crudezza del linguaggio ma la vostra richiesta sembra dimostrare la scarsa conoscenza di come opera la nostra emittente.

Distinti saluti ed auguri di buon lavoro.

La Radio


Non penso che ci siano altri commenti da fare in un caso o nell'altro.

Buona Domenica

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