SCF informazioni

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16/12/2009 20:11 #44031 da alvin
Risposta da alvin al topic Re: SCF informazioni
Il fatto è che nessuno ci offre dei servizi.. anche noi dovremmo costituire una società come fanno loro..

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16/12/2009 21:31 #44033 da
Risposta da al topic Re: SCF informazioni

Ciò significa che calerà l'importo da versare ad SCF ed aumenterà quello da versare alla SIAE?


Scusate,

ma siete capaci di chiedere a SCF, AFI e quante altre stanno per tuffarsi per spartirsi la torta, "[glow=red,2,300]quanti siete e di quanti?".[/glow] >:(
Vi fate mettere per iscritto la percentuale degli aventi diritto che sono con le rispettive società consorziati o che hanno loro delegato la riscossione dei diritti? ???

Il 2010 è alle porte e chi vuol essere pagato deve metterci per iscritto chi sono , quanti sono e soprattutto di quanti (%) altrimenti si può accantonare la cifra del 100% prevista dalla legge e poi far decidere ad un Giudice qual'è la percentuale che tocca a chi.  8)

Naturalmente un'idea migliore potrebbe essere non trasmettere nessun brano per il quale vengono chiesti i diritti connessi e forse si ascolterà più musica nuova e chissà che... !?  :D ;)

Stò seriamente pensando di mettere su un'agenzia di contrattualistica intermediara , che quasi quasi divento ricco con solo la metà di quello che si potrebbe risparmiare.

Saluti a tutti

PS: in caso di mancato accordo tra le parti i diritti connessi sono quantificati nella misura del ...%,
Cavolo è c'è chi paga di più.

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17/12/2009 08:08 #44052 da Morpheus
Risposta da Morpheus al topic Re: SCF informazioni
Bel colpo Panel.

PS: i DPCM esistono (sono due) e dicono che "in caso di mancato accordo tra le parti" la percentuale è del 2% e del 1,50% .

PSS:Le parti non sono, ad esempio, le radio e i produttori o i produttori e gli albergatori...

PSSS: Però, accidenti avete firmato un contratto privato, come potete pretendere di inserirlo in un contesto diverso come quello della licenza SIAE per la radiodiffusione?

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  • John
17/12/2009 08:19 #44054 da John
Risposta da John al topic Re: SCF informazioni
si, credo che questo sia un problema non trascurabile!

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17/12/2009 09:46 #44057 da
Risposta da al topic Re: SCF informazioni

si, credo che questo sia un problema non trascurabile!


Ciao John,

quale problema?
Penso che se acquistate un kg di banane non vorreste che ve ne consegnino mezzo kg?

E' di una semplicità unica tutta la materia:

1) Quanti sono coloro che pretendono i DIRITTI CONNESSI?
2) Quanti sono quelli che non li richiedono?
3) Quanti sono quelli che li richiedono ma per opportunità non li vogliono da radio e tv?
3) La percentuale deve essere calcolata sulla somma di 1 + 2 + 3;
4) La percentuale dovrebbe essere calcolata anche in percentuale al reale utilizzo dei prodotti 1;
5) I prodotti 2 e 3 dovrebbero avere l'assoluta precedenza rispetto ai n. 1;

E che cavolo l'azienda (radio e/o tv) è nostra, facciamoci valere e non pendiamo dalle classifiche dei network che riprendono con la sinistra quello che sembrano versare con la destra.
Ampio spazio a chi rinuncia ai diritti connessi con trasmissione di brani, interviste e collaborazioni varie...
Non caliamoci le braghe per qualche decina di brani gratuiti che ci fanno pagare a caro prezzo .

Ok al diritto d'autore (SIAE) ma basta altre gabelle pretestuose e soprattutto mai realmente quantificate.
???


Per Morpheus: nel PSS intendevi dire che radio e produttori sono parti, vero?

Nel psss: il contratto non è in adesione (tipo rca) ma è tra le parti ed ognuno può pretendere (in base alla buona fede) di inserirci le clausole più convenienti.

In caso contrario che sia il Giudice a dirci per esempio, a quanti DIRITTI CONNESSI ha diritto SCF o qualcun'altro.

Vogliamo vedere se sarà arduo per questi signori farsi riconoscere una percentuale anche minimamente vicina al preteso di DIRITTI CONNESSI o meno?


In alternativa comprate un kg di banane e portatene a casa quelle che vi danno e state sicuri che non saranno mai 1,1 kg. ;D

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17/12/2009 11:03 #44059 da Morpheus
Risposta da Morpheus al topic Re: SCF informazioni
@PaneL

a) No, la legge, da che sembra essere indiscutibile, indica come "aventi diritto" (coloro che si spartiscono il malloppo, cioè) gli autori e i produttori, loro sono le parti che si debbono mettere d'accordo, perchè loro sono i diritti.
Per cui io radio che mando in onda il disco che il produttore ha posto in commercio grazie al diritto concesso dall'autore, sono di fronte a due "diritti", quello dell'autore per la radiodiffusione della sua opera e quello del produttore perché x la radiodiffusione, uso il suo disco (art. 73).
L'art. 73 non è oggetto di licenza, se ne sta "dentro" al diritto principale dell'autore, quello legato al suo utilizzo.

L'art. 73 parla di un compenso per i produttori a fronte dell'uso (diretto) del loro prodotto (il disco o che altro), lo stesso art. rimanda al Regolamento della LdA la determinazione dell'ammontare del compenso dovuto per l'uso del disco. Il Regolamento ci dice che è il Governo, attraverso un DPCM a darci la "quanta".
I DPCM in questione sono in vigore dal 1975 e 1976 e ci dicono che se le parti (autori e produttori) non si mettono diversamente d'accordo, il compenso di cui all'art. 73 non può superare il 2% (DPCM 1975) e l'1,5% (DPCM 1976 per le trasmissioni circolari.


Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 luglio 1976
Determinazione della misura del compenso dovuto a norma dell'art. 73 della legge 22 aprile 1941, n. 633, sul diritto di autore.
(G. U., 31 luglio 1976, n. 201)

Art. 1
In difetto di diverso accordo tra le parti, la misura del compenso dovuto dall'ente concessionario del servizio delle radiodiffusioni circolari, per l'utilizzazione diretta, a scopo di lucro, del disco o apparecchio analogo, al produttore, ai sensi dell'art. 73 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e dell'art. 23 del relativo regolamento di esecuzione, è commisurata all'1,50% delle quote di incassi lordi (canoni e pubblicità, distintamente per radio e televisione) riferibili alla effettiva utilizzazione del disco o apparecchio analogo, rispettivamente in radiofonia e televisione.
La misura e le modalità di corresponsione del compenso possono essere determinate globalmente mediante accordi generali e periodici stipulati fra rappresentanti dell'una e dell'altra parte.

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1 settembre 1975
Determinazione della misura e della ripartizione del compenso dovuto a norma dell'art. 73 della legge 22 aprile 1941, n. 633, sulla protezione del diritto di autore e di altri diritti connessi al suo esercizio.
(G. U., 20 settembre 1975, n. 252)

Art. 1
In difetto di diverso accordo fra le parti, la misura del compenso per l'utilizzazione diretta, a scopo di lucro, del disco o apparecchio analogo, dovuto al produttore ai sensi dell'art. 73 della legge 22 aprile 1941, n. 633, sulla protezione del diritto di autore e di altri diritti connessi al suo esercizio e dell'art. 23 del relativo regolamento di esecuzione, è commisurata al 2% degli incassi lordi o delle quote degli incassi lordi corrispondenti alla parte che il disco o apparecchio occupa nella sua pubblica utilizzazione da parte delle categorie di utilizzatori di cui al primo comma del citato art. 73 della legge, ad eccezione delle utilizzazioni da parte dell'ente concessionario del servizio delle radiodiffusioni circolari. Alla misura del compenso dovuto al produttore per l'utilizzazione da parte dell'ente esercente il servizio di radiodiffusione circolare sarà provveduto con successivo decreto.
La misura e le modalità di corresponsione del compenso possono essere determinate globalmente mediante accordi generali e periodici stipulati fra rappresentanti dell'una e dell'altra parte.


Sappiamo poi che il meccanismo attraverso il quale il produttore riceve questo compenso è dentro la licenza SIAE che è l'unico ente (art. 180) che può rilasciare licenze ed incassarne i proventi.

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17/12/2009 12:59 #44067 da
Risposta da al topic Re: SCF informazioni
A Morpheus:

caspita nonostante l'egregio copia/incolla hai fatto un madornale errore di interpretazione delle mie parole e soprattutto nell'individuazione delle Parti di un contratto.

Esemplifico: Prendendo ad esempio ciò che viene richiesto da SCF alle radio.

1) SCF è delegata a trattare il compeso per alcuni DIRITTI CONNESSI da parte dei titolari degli stessi, una RADIO è tenuta a versare il compenso così come per legge.

2) SCF ha deciso di stipulare diversi contratti a seconda delle CONTROPARTI (AERANTI, RAI, MEDIASET e singole EMITTENTI RADIOTV) e per questo motivo ognuno di noi può contrattare in base alle proprie esigenze in quanto il contratto non è in adesione se non per richiesta di controparte cosa bene prevista dalla legge ma superata dai differenti contratti già stipulati;

3) Il CONTRATTO che viene stipulato è tra SCF e una RADIO non è altro che un accordo tra 2 soggetti o parti;

4) Il Contratto per essere valido deve contenere un soggetto che trasferisce all'altro un bene e, in cambio, riceve da questi una certa somma di denaro (il prezzo);

5) Il bene, servizio, ecc. trasferito non può essere indefinito a pena di nullità del contratto;

6) In caso di mancato accordo si accantona e si chiede al Giudice quanto in percentuale deve essere dato a TIZIO, a CAIO e SEMPRONIO;

7) Allo stato attuale c'è qualcuno che mi sa dire "quanti di quanti" sono detenuti da SCF, AFI, ecc.?

Ecco una domanda che potreste rivolgere ai vari responsabili di Associazioni, soprattutto a chi chiede una quota di iscrizione per la prima radio e poi una quota diversa per la seconda. :) ;) :D

Recita una famosa pubblicità: Perchè pagare di più? ed io aggiungo se c'è solo il 2% della sola parte di DIRITTI CONNESSI che vogliono utilizzarsi?



Piccolo problema matematico.

Una radio trasmette 50 canzoni al giorno, delle stesse 40 sono libere da diritti connessi per mezzo di liberatorie e di rinunce ai diritti anche i deroga di deleghe a terzi, le restanti 10 sono tutelate a mezzo di rapporti tra aventi diritto e terzi rispettivamente 4 da SCF, 2 da AFI e 4 singolarmente dai titolari dei diritti connessi.
Sapreste calcolare su un fatturato di 1.000.000 di euro quanta è la percentuale prevista per legge per ogni avente diritto o suo delegato?

Buon appetito

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17/12/2009 13:51 - 17/12/2009 13:52 #44074 da Morpheus
Risposta da Morpheus al topic Re: SCF informazioni
;D Avevo capito benissimo cosa intendevi, il discorso però, come dire, si incrocia.

Quello che firmi è un contratto per un servizio che puoi liberamente decidere se o no, fa per te. Un contratto fra due parti che si colloca nel civile, nel diritto privato.
Su questo non ci piove, hai perfettamente ragione.

Il diritto connesso però (limitatamente all'art. 73) non va sotto quel tipo di contrattazione, SCF cioè non può pretendere di incassare direttamente quello specifico compenso in quel modo perché esso è all'interno del diritto amministrativo, tanto che viene "discusso", appunto dal TAR e dal Consiglio di Stato.
SCF è un'azienda privata che ha ricevuto mandato dai suoi clienti di contrattare per dei diritti. Il fatto che sul contratto viene indicato l'art. 73 della LdA quale "nulla osta" a quel tipo di richiesta, è quanto meno strano.

Chi ha diritto a quel compenso? Quanti sono? Tutti i produttori di cui tu usi i modo diretto i loro dischi. Per cui se tu mandi in onda 100 dischi di 100 autori, oltre al diritto d'autore, connesso alle loro opere ci sarà compreso quel compenso che andrà ai produttori, i quali hanno libertà di associarsi come gli pare o anche restare al di fuori di ogni organizzazione conosciuta presente e futura ma  ciò non vuol dire, che chiunque possa pretendere direttamente da te i suoi connessi. Quel produttore sa bene che i suoi compensi, quando gli spettano sono in SIAE e là che la SCF e simili debbono rivolgersi perché, amministrativamente parlando, la SIAE è l'unica che può pretendere da noi, questi compensi.


E' vero naturalmente vero che se io e te decidiamo di regolare i nostri rapporti privati attraverso un contratto, possiamo scrivere un po' quello che vogliamo, fatto salvo che non possiamo scrivere e perciò pretendere, cose che stanno al di fuori della legge.
Giusto per fare un esempio, se io ti faccio firmare un contratto dal quale incasso del denaro con la spiegazione che se tu non firmi e perciò non mi paghi rischi la denuncia o ti faccio capire che la legge ti può punire se tu fai uso di quell'oggetto che è mio di diritto per effetto di un dato art. di legge, beh ... a mio parere, quel contratto è nullo e forse peggio, io, pur avendo diritto al quel compenso, commetto una tentata estorsione
Ultima Modifica 17/12/2009 13:52 da .

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17/12/2009 17:25 #44082 da
Risposta da al topic Re: SCF informazioni
Non ci siamo Morpheus,

e purtroppo su queste quantomeno fumose informazioni molti ci stanno marciando. Esaminiamo i punti che voglio obbiettare:

Il diritto connesso però (limitatamente all'art. 73) non va sotto quel tipo di contrattazione

1) Il contratto con SCF è un contratto tra privati "Do ut Des" addirittura parziale che fa riferimento al codice civile tanto che è previsto per legge "il mancato accordo tra le parti" tutelabile con l'accantonamento;

Giusto per fare un esempio, se io ti faccio firmare un contratto dal quale incasso del denaro con la spiegazione che se tu non firmi e perciò non mi paghi rischi la denuncia o ti faccio capire che la legge ti può punire se tu fai uso di quell'oggetto che è mio di diritto per effetto di un dato art. di legge, beh ... a mio parere, quel contratto è nullo e forse peggio, io, pur avendo diritto al quel compenso, commetto una tentata estorsione

2) Scusa ma c'è qualcosa del genere nel contratto con SCF? Non mi pare. Invece il contratto in adesione (tipo quello RCA) che devi accettare così com'è, deve essere uguale per tutti per clausole anche se variabile nel prezzo;

3) Tra coloro che gestiscono i DIRITTI CONNESSI c'è SCF che ha stipulato contratti diversi con RAI, Mediaset, Associazioni RadioTv e per questo motivo non potrà in alcun modo proporre discorsi del tipo " o questa minestra o ti butti dalla finestra" in quanto ha di fatto rinunciato al contratto unico;

4) Il contratto con la SIAE potrebbe essere equiparato a quello in adesione per il fatto che i Diritti d'Autore sono gestiti al 100% dalla stessa ma questo non preclude di poter trattare agevolazioni più o meno valide come fanno Mediaset e Rai;

Chi ha diritto a quel compenso? Quanti sono? Tutti i produttori di cui tu usi i modo diretto i loro dischi.


5) Va bene che tutti sono protetti anche con i Diritti Connessi ma "TUTTI" quanti sono? 10? 100? 1.000.000? E di questi qual'è il numero riservato a SCF, AFI, ecc.? Così da stabilire l'esatta percentuale per ognuno?

6) Come esistono i Diritti Connessi così i Titolari possono rinunciare alla riscossione o alla pretesa per vari motivi. Esempio per far passare i loro brani, perchè uno gli è simpatico, perchè hanno messo a disposizione il brano con licenza libera. Per questo motivo la percentuale scende ancora di più visto che si passano brani di chi i DIRITTI li vuole e chi li regala.

la SIAE è l'unica che può pretendere da noi, questi compensi.


7) Sul fatto che debba essere la SIAE a riscuotere tutti i Diritti è un'interpretazione abbastanza labile che contrasta con altre interpretazioni altrettanto labili ma valide.


Per quanto sopra mi sai dire la percentuale esatta di chi i DIRITTI CONNESSI vuole incassarli? Vale solo la pena ricordare che furbescamente è stato fatto abrogare l'art. 70 della 643/41 ma questo non toglie che le percentuali si fanno con numeri finiti e che nei contratti il bene indefinito è motivo di nullità dello stesso.

Sul contratto dal codice civile:

Art. 1325 Indicazione dei requisiti
I requisiti del contratto sono:
l'accordo delle parti (1326 e seguenti, 1427);
la causa (1343 e seguenti);
l'oggetto (1346 e seguenti);
la forma, quando risulta che è prescritta dalla legge sotto pena di nullità (1350 e seguenti).

Art. 1346 Requisiti
L'oggetto del contratto deve essere possibile, lecito, determinato o determinabile (1418).

Art. 1349 Determinazione dell'oggetto
Se la determinazione della prestazione dedotta in contratto è deferita a un terzo e non risulta che le parti vollero rimettersi al suo mero arbitrio, il terzo deve procedere con equo apprezzamento. Se manca la determinazione del terzo o se questa è manifestamente iniqua o erronea, la determinazione è fatta dal giudice (778,1287, 1473, 2264, 2603).
La determinazione rimessa al mero arbitrio del terzo non si può impugnare se non provando la sua mala fede. Se manca la determinazione del terzo e le parti non si accordano per sostituirlo, il contratto è nullo (1421 e seguenti).
Nel determinare la prestazione il terzo deve tener conto anche delle condizioni generali della produzione a cui il contratto eventualmente abbia riferimento.

Art. 1418 Cause di nullità del contratto
Il contratto è nullo quando è contrario a norme imperative, salvo che la legge disponga diversamente. Producono nullità del contratto la mancanza di uno dei requisiti indicati dall'Art. 1325, l'illiceità della causa (1343), l'illiceità dei motivi nel caso indicato dall'Art. 1345 e la mancanza nell'oggetto dei requisiti stabiliti dall'Art. 1346.... omissis


Ops.: Quanto sarebbe costato andare dall'avvocato. Comunque fatene buon uso. :D

Saluti e buone feste a tutti anche a chi pretende i Diritti Connessi. :-[

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17/12/2009 19:10 #44086 da Morpheus
Risposta da Morpheus al topic Re: SCF informazioni
non mi trovi d'accordo, nulla di male spero, esprimiamo delle opinioni.

Non sono d'accordo perché il diritto connesso non è disgiunto dal suo principale, è senz'altro diverso ma non disgiunto.
Un famosa sentenza del Consiglio di Stato ci ha chiarito una serie di aspetti che ritengo importanti:

Tale essendo il quadro normativo nel quale si inserisce la fattispecie in esame, appare evidente che, contrariamente a quanto sostanzialmente, affermano sia la SIAE che il Ministero, quelle relative ai diritti connessi non sono funzioni secondarie e in qualche modo aggiuntive, ma funzioni istituzionali della SIAE.


Le funzioni relative ai diritti connessi sono funzioni ISTITUZIONALI della SIAE.
Ora la mia domanda è può un'organizzazione privata farsi carico di funzioni istituzionali della SIAE che le esprime in regime di monopolio legale e farle proprie attraverso un contratto privato?
Io credo di no ed infatti penso che quanto proposto da SCF sia un "semplice" contratto tra privati (come hai detto anche tu) che forse parla d'altro e che tutto può assolvere meno che eventuali pendenze derivati da un'attività legata al diritto d'autore, come appunto la radiodiffusione, la pubblica esecuzione e le altre indicate nel comma 1 (mi pare) dell'art. 73.
Ma la stessa pretesa dell'art. 72 appare un po' bizzarra. Se le copie concesse sono ad "uso tecnico", chi ha il diritto di autorizzarle o meno è sempre l'autore (attraverso la SIAE) e non certo il produttore che può autorizzare delle copie del suo prodotto per gli stessi usi che ha ricevuto dall'autore, e cioè per la generica diffusione al pubblico.

Sul sito della SCF si trovano affermazioni davvero "strane" come questa

Nel mio negozio utilizzo solo la radio, devo pagare SCF?

Sì perché  la legge non fa distinzione relativamente al mezzo impiegato: anche se l’utilizzo avviene tramite radio e/o tv, si tratta comunque di una forma di pubblica diffusione di registrazioni musicali.


Lascio a te il compito di definire quella risposta a me fa ridere.

Il contratto ora non lo trovo ma mi riprometto di cercarlo e di rileggermelo per bene, io in ogni caso non ho solo fatto un ipotetico esempio ...
Sempre sul sito della scf, tra le altre c'è la parte dedicata alle discoteche dove si legge:

Chi organizza intrattenimenti musicali con o senza ballo utilizzando registrazioni musicali  è tenuto a riconoscere un compenso a produttori fonografici e ad artisti interpreti ed esecutori. L’obbligo è sancito dall’art. 73 della legge sul Diritto d’Autore e diritti connessi al suo esercizio.

Già da sola questa è un interpretazione molto ma molto ... opinabile, nel senso che ciò che è scritto è vero ma esssendo diritti d'autore e connessi funzioni principali, istituzionali della SIAE, non si capisce quale valore possa avere un contratto tra privati.
C'è poi la divertente "interpretazione" sul cosa si paga, la SCF ci dice che ciò che vai a pagare è relativo a, cito:

COMPENSO PER LA COMUNICAZIONE AL PUBBLICO DI FONOGRAMMI NEL CORSO DI INTRATTENIMENTI

Ora, nel corso di un intrattenimento non si fa "comunicazione" diritto che se non ricordo male sta all'art. 16 ma si fa una pubblica esecuzione come da art. 15...

ai posters (di Baglioni) l'ardita sentenza

la citazione del Consiglio di Stato penso possa risolvere in  modo definitivo la tua osservazione del punto 7) :)

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17/12/2009 19:43 #44087 da Paolo F.
Risposta da Paolo F. al topic Re: SCF informazioni
Mi intrometto citando un passo di una nota associazione anche perchè ultimamente gli associati di questa hanno rimbalzato al mittente le richieste di SCF e company...

... ammettendo senza esitazioni la validità dell’articolo 73 quello che prevede i Diritti connessi (anche se tale “diritto” nel nostro tempo
presenta aspetti ridicoli e insostenibili). Evitato in partenza ogni equivoco, la volontà estorsiva apparirebbe chiarissima descrivendo semplicemente
l’articolo 180 della legge che non ammette repliche, né cavilli da parte di principi del foro o di illustri professori comprati a caro prezzo in grado di
imbrogliare giudici e collegi giudicanti mediante diversivi. L’articolo 180 della legge 633 del 22 aprile del 1941dice che l’attività di intermediario è riservata in via esclusiva alla Siae e al punto 3 aggiunge che essa curerà la “ripartizione dei proventi medesimi fra gli aventi diritto”.

articolo 180 – tutt’ora vigente – e il 181 bis ella legge 633 del 22 aprile 1941 della legge sul Diritto d’autore.

ART. 180 L’attività di intermediario, comunque attuata, sotto ogni forma diretta o indiretta di intervento,
mediazione, mandato, rappresentanza ed anche di cessione per l’esercizio dei diritti di rappresentazione,
di esecuzione, di recitazione, di radiodiffusione ivi compresa la comunicazione al pubblico via satellite e di riproduzione meccanica
e cinematografica di opere tutelate, è riservata in via esclusiva alla Società italiana degli autori ed editori (SIAE).
Tale attività è esercitata per effettuare:
1) la concessione, per conto e nell’interesse degli aventi diritto, di licenze e autorizzazioni per l’utilizzazione economica di opere tutelate;
2) la percezione dei proventi derivanti da dette licenze ed autorizzazioni;
3) la ripartizione dei proventi medesimi tra gli aventi diritto.

ARTICOLO 180 BIS
1. Il diritto esclusivo di autorizzare la ritrasmissione via cavo è esercitato dai titolari dei diritti d’autore e dai detentori dei diritti connessi esclusivamente
attraverso la società italiana degli autori ed editori. Per i detentori dei diritti connessi la società italiana degli autori ed editori agisce sulla base di
apposite convenzioni da stipulare con l’istituto mutualistico artisti interpreti esecutori per i diritti degli artisti interpreti esecutori ed eventualmente
con altre società di gestione collettiva appositamente costituite per amministrare, quale loro unica o principale attività, gli altri diritti connessi.


Nessuna interpretazione tutto alla luce del sole... quindi care SCF e company andate a bussare alla porta di SIAE e firmate le convenzioni... dalla nostra parte il compenso a SIAE già lo paghiamo e dentro il connesso c'è

Sappiamo poi che il meccanismo attraverso il quale il produttore riceve questo compenso è dentro la licenza SIAE che è l'unico ente (art. 180) che può rilasciare licenze ed incassarne i proventi


Teniamoci stretta la SIAE e facciamo in modo che questa lavori per noi, perchè se un giorno sparirà saranno ca22i amari per tutti...

Saluti, Paolo F.

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17/12/2009 20:55 #44092 da
Risposta da al topic Re: SCF informazioni
Ciao Morpheus,

ci mancherebbe che uno non possa esprimere la propria opinione ma mi permetti di dire che hai preso un granchio?

Io difensore di SCF e company? Niente di più lontano.

Sintetizzo il mio pensiero.

La 633/41 e lunga ed articolata, in essa vengono chiaramente indicati altri diritti oltre quello d'autore, non risulta assolutamente chiaro (anche per vari combinati) chi debba riscuotere e per chi i diritti connessi ed il C.C sancisce chiaramente che ogni diritto può essere fatto valere secondo la Legge.

Giurisprudenza e consuetudine dicono tutto ed il contrario di tutto.

L'unica verità e che tra i tanti che sottostanno ad imposizioni indebite ed anche tu non avete risolto il piccolo problema matematico che è poi la chiave di volta di tutto.

Una volta data la risposta capirete anche perchè hanno abrogato la modalità di tenuta delle opere presso l'ex Ministero della cultura ma hanno creato solo il registro e sole quelle inserite nel registro di cui all'art. 103 sono tutelate per i diritti diversi da quello d'autore.
A domani.

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