Che fine hanno fatto le webradio personali???

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15 Nov 2010 11:18 - 15 Nov 2010 11:20 #52416 par
Quoto pure io quanto detto da NTC.

Non appellatevi alla libertà di espressione e di parola perchè non c'entra nulla...

Voglio far presente un'altra cosa, non perché sia qui a difendere nè la SIAE nè la SCF...
L'anno scorso, quando io mi incavolai parecchio al telefono, specie con la SCF, per l'importo molto alto che propongono, loro mi risposero:

"Nessuno ti obbliga a fare una webradio, è come se vai a sciare, è un hobby e lo fai per passione, un giornaliero ti costa 50 o 60 euro. La webradio è la stessa cosa, perchè dovrebbe avere un costo di gestione basso, indipendentemente dal fatto che lo fai per non guadagnarci nulla? Nemmeno quando vai a sciare o fai qualsiasi altro sport ci guadagni qualcosa..."

Bene, vista da questo punto di vista io non riuscii a controbattere, penso nemmeno voi....

Per quanto riguarda il mio personale consiglio, NON RINNOVARE la licenza è l'unica strada che potete percorrere.
Occhio però, non crediate che sia automatico un loro ripensamento, questo è un grande carrozzone che va visto più come un ente pubblico che non un ente privato quindi dei soldi gliene frega relativamente....
Dernière édition: 15 Nov 2010 11:20 par .

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15 Nov 2010 11:53 - 15 Nov 2010 12:11 #52418 par Paolo F.
Réponse de Paolo F. sur le sujet Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???

Per quanto riguarda il mio personale consiglio, NON RINNOVARE la licenza è l'unica strada che potete percorrere.
Occhio però, non crediate che sia automatico un loro ripensamento, questo è un grande carrozzone che va visto più come un ente pubblico che un ente privato quindi dei soldi gliene frega relativamente....


SIAE visto che sarà il nostro interlocutore nelle prossime settimane, prenderà atto delle disdette... purtroppo SIAE non penso che possa fare qualcosa con AGCOM e ripeto, non sono ancora usciti i documenti ufficiali.
E' inutile parlare di costi SIAE quelli rimangono, perchè è giusto che rimangano... magari "contrattando" avremo uno sconto... ma non è prioritaria questa cosa. Prioritari sono gli articoli inseriti che sono assurdi... questo è da continuare a portare avanti. E come dice l'avv. Guido Scorza nell'ultimo video pubblicato si "andrà per tribunali amministrativi" per avere una chiarimento totale su AGCOM.

La mia disdetta è pronta.

Paolo F.



Dernière édition: 15 Nov 2010 12:11 par .

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15 Nov 2010 12:07 #52419 par dancefloor

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15 Nov 2010 13:47 #52426 par alvin
Réponse de alvin sur le sujet Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???
Ho inviato proprio ora disdetta contratto SIAE, passerò a creative common.

A breve anche disdetta licenza SCF

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15 Nov 2010 15:36 #52437 par Paolo F.
Réponse de Paolo F. sur le sujet Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???

Michele Lauria, componente dell’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni. ”Il Consiglio dell’Agcom – risponde Lauria a Di Pietro – non ha ancora assunto alcuna decisione in merito. Siamo ancora in una fase istruttoria e in questa fase circolano varie ipotesi. Ma solo quando saremo nella fase della deliberazione assumeremo delle decisioni e queste saranno senz’altro eque e non penalizzanti per gli operatori del settore. L’orientamento dell’Agcom, infatti – conclude Lauria - è quello di arrivare ad una soluzione equa e non vessatoria che tenga conto degli interessi dei vari operatori. Non ci saranno ne’ inasprimenti delle sanzioni, ne’ maggiori ostacoli burocratici o aumenti sconsiderati”


fonte: www.giornaleradio.info

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  • Dj Fabbry T
15 Nov 2010 17:04 #52441 par Dj Fabbry T
Réponse de Dj Fabbry T sur le sujet Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???

Michele Lauria, componente dell’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni. ”Il Consiglio dell’Agcom – risponde Lauria a Di Pietro – non ha ancora assunto alcuna decisione in merito. Siamo ancora in una fase istruttoria e in questa fase circolano varie ipotesi. Ma solo quando saremo nella fase della deliberazione assumeremo delle decisioni e queste saranno senz’altro eque e non penalizzanti per gli operatori del settore. L’orientamento dell’Agcom, infatti – conclude Lauria - è quello di arrivare ad una soluzione equa e non vessatoria che tenga conto degli interessi dei vari operatori. Non ci saranno ne’ inasprimenti delle sanzioni, ne’ maggiori ostacoli burocratici o aumenti sconsiderati”


fonte: www.giornaleradio.info


si ma mi piacerebbe sarepere da questi signori quali sono i tempi.....

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  • Radio35
16 Nov 2010 01:23 #52456 par Radio35
Réponse de Radio35 sur le sujet Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???
Ciao a tutti,
invio il testo dell'annuncio che abbiamo pubblicato nel nostro sito e che stiamo diffondendo ogni ora, per sensibilizzare gli ascoltatori.

Vi invito ad adattarlo e a diffonderlo tramite le vostre webradio, se vi trovate d'accordo con me.

Sono d'accordo con chi dice che l'unione fa la forza, ma in questo momento non abbiamo tempo per unirci tutti insieme, i tempi sono troppo ristretti.

L''unica cosa che possiamo fare per contrastare chi vuole impedirci di manifestare liberamente il nostro pensiero (come sancito dall'art. 21 della Costituzione Italiana) è quella di diffondere il più possibile, sensibilizzare l'opinione pubblica. Ricordate che saremo anche tante piccole webradio, ma che tante gocce fanno il mare!!!!

Roberto Bocchetti - RADIO 35  >:(


“Costituzione Italiana Art. 21: Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”

UN APPELLO PER SALVARE RADIO 35 E DIFENDERE I DIRITTI SANCITI DALL'ART. 21 DELLA COSTUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Ciao a tutti,
mi permetto di scrivervi per richiedervi un aiuto economico per continuare a diffondere la mia webradio Radio 35 www.radio35.net

In questi giorni si sta varando una norma che impone alle webradio di pagare una tassa di concessione annuale di 750 euro all’AGCOM (Autorità Garante per le Comunicazioni).

La prima domanda che mi sorge spontanea è: ma può davvero il Governo italiano richiedere il pagamento per “concedere” qualcosa che NON possiede (cioè la rete)???

L’articolo 21 della Costituzione Italiana recita “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.

L’Italia è al 40° posto nella classifica mondiale sulla libertà di stampa, –  addirittura dopo Paesi come Corea del Sud, Bulgaria, Croazia, Paraguay, Namibia e Perù – e questo nuovo atto mi sembra un tentativo di imbavagliare migliaia di webradio (e web tv) italiane, fatte da persone che desiderano esprimere le proprie opinioni in maniera pacifica e civile e che, ovviamente, non potrebbero accollarsi i costi di un’ulteriore licenza.

Come se ciò non bastasse, la SIAE (Società Italiana Autori Editori) ha raddoppiato il costo della licenza per le webradio personali dal 2011, portandolo da 240 a 480 euro annui. Può farlo, ovviamente, perchè agisce in regime di monopolio, essendo un ente governativo.

A questi costi si aggiungono quello che pago a SCF (Società Consortile Fonografici), oltre ai costi di elettricità, linea internet, piattaforma di streaming, acquisto dei cd da mettere in onda e di tutto il tempo che in quest’anno e mezzo ho dedicato alla mia ”creatura”, senza nessun guadagno, ma per il solo piacere di farlo.

I costi stimati per la radio per l’anno 2011 sono di circa 4500 euro.

Per questi motivi – per continuare a trasmettere e per difendere i diritti sanciti dall’Art. 21 della nostra Costituzione – ho deciso di costituire insieme ai miei amici Pasquale Giuranna e Paola Invernizzi, e insieme a tutti quelli che lo vorranno, un’associazione denominata “MUSICA AL 35? che, fra i vari compiti, avrà anche quello di occuparsi della gestione della radio.

Sarà possibile aderire all’associazione come “soci osservatori”, versando un contributo annuale di 25 euro, oppure come “soci amici”, versando un contributo annuale di 50 euro, oppure come “soci ordinari”, versando un contributo annuale di 360 euro.

Gli artisti e i gruppi musicali che aderiranno come “soci amici”, avranno diritto ad un’intervista in radio, da effettuarsi nel 2011.

Vi chiedo gentilmente di associarvi, per aiutarmi a continuare a fare una radio ”libera” di intrattenimento, musica e informazione. L’alternativa è chiudere, in quanto da soli non riusciamo più a sostenere questi costi.

Per leggere lo Statuto e per scaricare il formulario di iscrizione, visitate il sito www.radio35.org

Grazie di cuore a tutti coloro che ci aiuteranno.

Un caro saluto da
Roberto Bocchetti

P.S. Fate circolare questo appello il più possibile, grazie.

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  • Auteur du sujet
16 Nov 2010 09:01 #52458 par
Ciao Roberto,

mi permetto di dissentire quai totalmente dal tuo appello e consiglio la rilettura del messaggio di NTC.

Mischiare diritto di parola e giusto compenso per l'utilizzo dell'altrui lavoro non fa certamente bene alla causa.

Mi permetto di consigliare di verificare la possibilità di iscrivere la web-radio come testata giornalistica (con gli obblighi e gli oneri previsti) ed non utilizzare materiale protetto da diritto d'autore e similari.
In questo caso penso che possa ampiamente configurarsi il caso previsto dalla costituzione "La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure"
Se poi per te l'art. 21 della costituzione significa poter diffondere soprattutto musica prodotta da altri e legalmente tutelata da SIAE, ecc, ti consiglio la lettura integrale dell'articolo 21 e non solo quello che sembra convenirci di più.

Al massimo potresti invocare l'art. 41 ma poi si cade del professionale e non nel personale. "L'iniziativa economica privata è libera.

Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.

La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali."

In definitiva puoi dire quello che vuoi come e quando vuoi negli stessi limiti dell'art. 21 della costituzione ma se vuoi sfruttare l'altrui lavoro devi adeguarti alla legge in vigore.

Quello che si può fare è cercare di spuntare leggi migliori in sede di commissione parlamentare senza mischiare capre e cavoli.

Buona giornata.



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16 Nov 2010 09:05 - 16 Nov 2010 09:07 #52459 par Morpheus
Réponse de Morpheus sur le sujet Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???
sottoscrivo panel e comunque ... potremmo anche dire che tra SIAE e AGCOM, è quest'ultimo ad essere ente pubblico "di più" rispetto a SIAE. E SIAE non aumenta ad minc.... le tariffe perché è in monopolio, è un errore presentare in questo modo la situaione.
L'AGCOM risponde alla giustizia amministrativa mentre la SIAE (dal 2008) no per i suoi regolamenti e statuto. Da quando cioè è diventata Ente Pubblico Economico "sparendo" anche dal D.Lgs 419/99


In ogni caso, Roberto in bocca al lupo anche se non mi pare la strada giusta.


Dernière édition: 16 Nov 2010 09:07 par .

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  • Radio35
16 Nov 2010 09:36 #52461 par Radio35
Réponse de Radio35 sur le sujet Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???
Sono d'accordo con voi, infatti nel mio appello mi riferisco in primis alla norma di AGCOM, che non a nulla a che fare con la tutela del diritto di autore e va ad aggiungersi alle altre tasse che io sto regolarmente pagando, perchè ho voluto fare le cose in regola fin dall'inizio.

La SIAE è liberissima di raddoppiare la sua richiesta, poi spetterà a me (e a tutti quelli che come me hanno una webradio personale) decidere se accettare o meno le nuove condizioni, oppure mettere in onda solo musica libera da copyright.

Roberto

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16 Nov 2010 10:59 #52468 par Paolo F.
Réponse de Paolo F. sur le sujet Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???

(ANSA) - ROMA, 15 NOV - Dovrebbe essere sfoltito, rispetto all’ipotesi iniziale, il testo del regolamento per le web tv e le web radio all’esame dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Secondo quanto si apprende, la nuova disciplina attuativa del decreto Romani sui servizi media audiovisivi, che ha suscitato proteste sul web e in Parlamento, non dovrebbe riguardare le piccole realtà di Internet, ma solo le emittenti che svolgono un’attività in qualche modo paragonabile con quella delle altre piattaforme. Oggi l’AgCom ha aggiornato al 25 novembre la discussione sulle regole e gli obblighi “per ulteriori approfondimenti e riflessioni, anche alla luce della delicatezza della questione”. I nuovi relatori, a seguito della scelta del consigliere Nicola D’Angelo di dimettersi da relatore per protesta, sono Stefano Mannoni e Sebastiano Sortino. In discussione, oltre al regolamento per le web tv e radio lineari, cioé con palinsesto, sul quale sarebbe già stato trovato un accordo, c’é il regolamento per le web tv e radio non lineari, cioé basate sull’on demand. Su queste ultime sarebbe apparso necessario un ulteriore approfondimento per individuare criteri in grado di distinguere le attività di puro hosting dalle altre. All’esame anche il lancio di una consultazione pubblica per il presidio del diritto d’autore, al fine di individuare i meccanismi che consentano di intervenire in via amministrativa contro le violazioni. Tra le norme allo studio dell’AgCom, che la prossima settimana dovrebbe prendere una decisione, l’obbligo di una dichiarazione di inizio attività con un costo di autorizzazione pari a 750 euro per web radio e pari a 1.500 euro per le web tv lineari. Il regolamento contiene anche misure a tutela dei minori e del diritto d’autore, come previsto dalla normativa europea. Le indiscrezioni hanno scatenato una protesta sul web, ma anche in Parlamento, con Antonio Di Pietro che ha parlato di bavaglio alle emittenti del web. “Non c’é nessuna intenzione repressiva della libertà del web - afferma il relatore Stefano Mannoni -, ma semplicemente la volontà di stabilire regole chiare e di proteggere il diritto d’autore. Nessuno può pensare che anarchia sia libertà, soprattutto quando passa attraverso lo sfruttamento dei diritti altrui”.

Fonte (ANSA) e www.giornaleradio.info

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16 Nov 2010 11:25 #52469 par Morpheus
Réponse de Morpheus sur le sujet Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???
se confermato sarebbe un passo in avanti, come del resto la logica voleva.


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