Che fine hanno fatto le webradio personali???

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31 Oct 2010 15:18 #51878 par raimro
Réponse de raimro sur le sujet Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???

all'aniuma... alla fine so io che vengo attaccato... se volete buttare i vostri soldi e far camminare Diomede (credo sappiate chi sia) in Ferrari fate pure.
Io la MIA polemica la chiudo qui.

Saluti a tutti

P.s. Comellini e Conte hanno rispettivamente un AUDI TT ed una BMW ZX pagata con i soldi delle major come RTL KISS ecc.


Comellini e Conte non lo so - e forse lo saprai tu - ma stai sicuro, Brandolini NO.

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  • Auteur du sujet
31 Oct 2010 20:37 #51884 par
ma sai a me che me frega... fate pure bimbi, fate pure!

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  • Radio35
01 Nov 2010 18:25 #51905 par Radio35
Réponse de Radio35 sur le sujet Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???
Ciao a tutti, non voglio assolutamente entrare in polemica, non me ne importa niente se gli altri vanno in giro in Porsche o in Mercedes o in Ferrari...... Io mi tengo la mia Smart acquistata di seconda mano........

Comunque, quello che volevo rilevare è che - a mio avviso - la proposta della REA non tiene assolutamente conto dell'attuale assetto delle webradio personali, e insisto nel dire che così come è formulata apre le porte al governo, all'AGCOM e a chi per esso per iniziare a massacrare le piccole webradio.

Leggo "richiedere alla SIAE il rinnovo della convenzione per il rilascio delle licenze su basi e criteri di rinnovata concezione......... da calcolarsi sui ricavi “effettivi” derivanti dalla pubblicità; sulla abolizione del “minimo garantito” giornaliero; sul meccanismo degli abbattimenti forfettari escludendo, ad esempio, i contributi a fondo perduto e gli introiti della pubblicità istituzionale assegnata per legge"

e penso : ma le webradio non hanno niente di tutto ciò...... nè pubblicità, nè minimo garantito, nè contributi a fondo perduto, nè introiti da pubblciità istituzionale assegnata per legge.

Poi leggo "la convenzione dovrà anche prevedere un nuovo meccanismo per il calcolo della "quantità" di musica effettivamente diffusa dall'emittente tenendo conto dei palinsesti (registro programmi trasmessi), delle indagini di ascolto, della pubblicità differita, della pubblicità commissionata dalle agenzie.  Il termine di presentazione della copia del bilancio o della dichiarazione IVA  dovrà adeguarsi a quello della IES, cioè al 30 settembre per consentire alle imprese di non tediare i commercialisti nel mese di agosto.  Anche le modalità di pagamento vanno riviste introducendo, ad esempio, il bonifico bancario o l'F23/F24. "

e mi viene da pensare : ma cosa c'entriamo noi webradio personali? Da quello che capisco io, la REA è la prima ad equipararmi alle RADIO FM, e quindi tra poco dovrò registrarmi come testata giornalistica, richiedere una concessione, diventare concessionaria di pubblicità, aprire partita IVA, tenere un bilancio, fornire certificati antimafia e carichi pendenti, tenere le registrazioni dei programmi trasmessi per 90 giorni ecc ecc.

Questo è quanto percepisco io, non so voi.
Roberto - RADIO35 (ancora considerata webradio personale, non so per quanto........)

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  • homer
01 Nov 2010 20:55 #51912 par homer
Réponse de homer sur le sujet Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???

  Ciao a tutti, non voglio assolutamente entrare in polemica, non me ne importa niente se gli altri vanno in giro in Porsche o in Mercedes o in Ferrari...... Io mi tengo la mia Smart acquistata di seconda mano........

Comunque, quello che volevo rilevare è che - a mio avviso - la proposta della REA non tiene assolutamente conto dell'attuale assetto delle webradio personali, e insisto nel dire che così come è formulata apre le porte al governo, all'AGCOM e a chi per esso per iniziare a massacrare le piccole webradio.

Leggo "richiedere alla SIAE il rinnovo della convenzione per il rilascio delle licenze su basi e criteri di rinnovata concezione......... da calcolarsi sui ricavi “effettivi” derivanti dalla pubblicità; sulla abolizione del “minimo garantito” giornaliero; sul meccanismo degli abbattimenti forfettari escludendo, ad esempio, i contributi a fondo perduto e gli introiti della pubblicità istituzionale assegnata per legge"

e penso : ma le webradio non hanno niente di tutto ciò...... nè pubblicità, nè minimo garantito, nè contributi a fondo perduto, nè introiti da pubblciità istituzionale assegnata per legge.

Poi leggo "la convenzione dovrà anche prevedere un nuovo meccanismo per il calcolo della "quantità" di musica effettivamente diffusa dall'emittente tenendo conto dei palinsesti (registro programmi trasmessi), delle indagini di ascolto, della pubblicità differita, della pubblicità commissionata dalle agenzie.  Il termine di presentazione della copia del bilancio o della dichiarazione IVA  dovrà adeguarsi a quello della IES, cioè al 30 settembre per consentire alle imprese di non tediare i commercialisti nel mese di agosto.  Anche le modalità di pagamento vanno riviste introducendo, ad esempio, il bonifico bancario o l'F23/F24. "

e mi viene da pensare : ma cosa c'entriamo noi webradio personali? Da quello che capisco io, la REA è la prima ad equipararmi alle RADIO FM, e quindi tra poco dovrò registrarmi come testata giornalistica, richiedere una concessione, diventare concessionaria di pubblicità, aprire partita IVA, tenere un bilancio, fornire certificati antimafia e carichi pendenti, tenere le registrazioni dei programmi trasmessi per 90 giorni ecc ecc.

Questo è quanto percepisco io, non so voi.
Roberto - RADIO35 (ancora considerata webradio personale, non so per quanto........)


In linea di principio sono d'accordo con te su tutto quello che hai detto, ne' mi posso dimenticare che quando ho chiesto io di entrare in associazione, un paio d'anni fa, chiedendo se c'era una tariffa differenziata per una web radio senza pubblicità che voleva associarsi non si sono nemmeno degnati rispondere a quel paio di mail. Era evidentemente una realtà così povera che non meritava di esser coltivata
Tuttavia le cose cambiano , e se adesso due persone più che degne di stima e rispetto si espongono a garantire per un nuovo  rappresentante del settore non si può non averne fiducia.

In linea di principio sono d'accordo con te su tutto quello che hai detto, ma è evidente l'interesse di chi detiene il potere ad indottrinare, inquadrare, schedare...
Per quanto la cosa non ci piaccia, l'unica maniera per far sentire (un po') la nostra voce sarà riunirsi in gruppo per cercare di salvare il salvabile limitando i danni.
L'epoca di internet terra di nessuno per le web radio è terminata, a meno di non tornare pirati lavorando nell'oblio.

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  • Auteur du sujet
01 Nov 2010 22:00 #51915 par

Ciao a tutti, non voglio assolutamente entrare in polemica, non me ne importa niente se gli altri vanno in giro in Porsche o in Mercedes o in Ferrari...... Io mi tengo la mia Smart acquistata di seconda mano........
;D
Comunque, quello che volevo rilevare è che - a mio avviso - la proposta della REA non tiene assolutamente conto dell'attuale assetto delle webradio personali, e insisto nel dire che così come è formulata apre le porte al governo, all'AGCOM e a chi per esso per iniziare a massacrare le piccole webradio.

Leggo "richiedere alla SIAE il rinnovo della convenzione per il rilascio delle licenze su basi e criteri di rinnovata concezione......... da calcolarsi sui ricavi “effettivi” derivanti dalla pubblicità; sulla abolizione del “minimo garantito” giornaliero; sul meccanismo degli abbattimenti forfettari escludendo, ad esempio, i contributi a fondo perduto e gli introiti della pubblicità istituzionale assegnata per legge"

e penso : ma le webradio non hanno niente di tutto ciò...... nè pubblicità, nè minimo garantito, nè contributi a fondo perduto, nè introiti da pubblciità istituzionale assegnata per legge.

Poi leggo "la convenzione dovrà anche prevedere un nuovo meccanismo per il calcolo della "quantità" di musica effettivamente diffusa dall'emittente tenendo conto dei palinsesti (registro programmi trasmessi), delle indagini di ascolto, della pubblicità differita, della pubblicità commissionata dalle agenzie.  Il termine di presentazione della copia del bilancio o della dichiarazione IVA  dovrà adeguarsi a quello della IES, cioè al 30 settembre per consentire alle imprese di non tediare i commercialisti nel mese di agosto.  Anche le modalità di pagamento vanno riviste introducendo, ad esempio, il bonifico bancario o l'F23/F24. "

e mi viene da pensare : ma cosa c'entriamo noi webradio personali? Da quello che capisco io, la REA è la prima ad equipararmi alle RADIO FM, e quindi tra poco dovrò registrarmi come testata giornalistica, richiedere una concessione, diventare concessionaria di pubblicità, aprire partita IVA, tenere un bilancio, fornire certificati antimafia e carichi pendenti, tenere le registrazioni dei programmi trasmessi per 90 giorni ecc ecc.

Questo è quanto percepisco io, non so voi.
Roberto - RADIO35 (ancora considerata webradio personale, non so per quanto........)


Sei un grande! Hai centrato in pieno. Io dico: REA vuole solo fare altri soldi.

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01 Nov 2010 22:51 #51917 par raimro
Réponse de raimro sur le sujet Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???

Ciao a tutti, non voglio assolutamente entrare in polemica, non me ne importa niente se gli altri vanno in giro in Porsche o in Mercedes o in Ferrari...... Io mi tengo la mia Smart acquistata di seconda mano........
;D
Comunque, quello che volevo rilevare è che - a mio avviso - la proposta della REA non tiene assolutamente conto dell'attuale assetto delle webradio personali, e insisto nel dire che così come è formulata apre le porte al governo, all'AGCOM e a chi per esso per iniziare a massacrare le piccole webradio.

Leggo "richiedere alla SIAE il rinnovo della convenzione per il rilascio delle licenze su basi e criteri di rinnovata concezione......... da calcolarsi sui ricavi “effettivi” derivanti dalla pubblicità; sulla abolizione del “minimo garantito” giornaliero; sul meccanismo degli abbattimenti forfettari escludendo, ad esempio, i contributi a fondo perduto e gli introiti della pubblicità istituzionale assegnata per legge"

e penso : ma le webradio non hanno niente di tutto ciò...... nè pubblicità, nè minimo garantito, nè contributi a fondo perduto, nè introiti da pubblciità istituzionale assegnata per legge.

Poi leggo "la convenzione dovrà anche prevedere un nuovo meccanismo per il calcolo della "quantità" di musica effettivamente diffusa dall'emittente tenendo conto dei palinsesti (registro programmi trasmessi), delle indagini di ascolto, della pubblicità differita, della pubblicità commissionata dalle agenzie.  Il termine di presentazione della copia del bilancio o della dichiarazione IVA  dovrà adeguarsi a quello della IES, cioè al 30 settembre per consentire alle imprese di non tediare i commercialisti nel mese di agosto.  Anche le modalità di pagamento vanno riviste introducendo, ad esempio, il bonifico bancario o l'F23/F24. "

e mi viene da pensare : ma cosa c'entriamo noi webradio personali? Da quello che capisco io, la REA è la prima ad equipararmi alle RADIO FM, e quindi tra poco dovrò registrarmi come testata giornalistica, richiedere una concessione, diventare concessionaria di pubblicità, aprire partita IVA, tenere un bilancio, fornire certificati antimafia e carichi pendenti, tenere le registrazioni dei programmi trasmessi per 90 giorni ecc ecc.

Questo è quanto percepisco io, non so voi.
Roberto - RADIO35 (ancora considerata webradio personale, non so per quanto........)


Sei un grande! Hai centrato in pieno. Io dico: REA vuole solo fare altri soldi.


Dillo pure, ma ti invito a rispettare le persone che non conosci, al di là di come la si pensi. Io non sono neppure iscritto a Rea ed ho una mia personalissima opinione sul perché si sia arrivati a questo punto nella radiofonia nazionale. Ma questo è un altro paio di maniche.

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  • Azoto Solutions
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02 Nov 2010 01:28 #51922 par Azoto Solutions
Réponse de Azoto Solutions sur le sujet Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???
firmate la petizione

firmiamo.it/no-agcom-siae

è gratis..:-)

Server Audio e Video Professionali Per Radio e TV

www.azotosolutions.com

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  • lollo
02 Nov 2010 02:02 #51925 par lollo
Réponse de lollo sur le sujet Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???
Io sono allibito.
In un momento in cui l'unione e la coesione sono le uniche cose che contano, vi mettete a sindacare su quanto siano più o meno "ladri" i professionisti della REA (che, per inciso, hanno molte radio fm di buona fama associate, tutte molto soddisfatte dell'impegno, dei loro servizi e delle loro battaglie).
Ora, se non vi piace l'impegno preso da Roberto in seno alla REA per tutti quanti noi (impegno gravoso e, ovviamente, non pagato), siete liberi di non gradirlo.
Altra cosa è offendere, quallo non posso accettarlo : è vergognoso.
Vorrei conoscere personalmente i curriculum di chi sparla e spara a zero : mentre conosco perfettamente (e per fortuna lo conosce bene chi conta veramente) quello di Roberto Brandolini, la sua passione e il suo amore per la radio, la sua totale dedizione alla causa, la sua onestà e serietà.
Chi lo offende, chi mette in dubbio il suo impegno...è un imbecille. Punto.

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  • A.W.I.
02 Nov 2010 11:23 #51932 par A.W.I.
Réponse de A.W.I. sur le sujet Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???
Mi sono già cancellato da questo forum una volta, per l'arroganza di alcuni utenti che dall'alto della loro esperienza sputano sentenze su altri, senza conoscerne a volte neppure la storia.
Quando per primo, in questi giorni mi sono permesso di chiamare la REA, mettendo al corrente anche voi che postate in questa discussione, lo ho fatto perchè con la mia radio in fm sono stato socio REA.
Per dirla breve, non ho più la mia radio in FM e "gioco" sul web, Diomede mi ha aiutato a sbrogliare una matassa difficile, ne ho molta stima, è l'associazione più seria esistente in Italia per le trasmissioni Radio - Televisive.
Cerchiamo l'unità per portare avanti le nuove radio libere!
(Rif. lollo)
Non possiamo pretendere che tutti siano a favore della REA, cerchiamo di stare uniti nelle discussioni su questo forum, non usiamo parole offensive per chi non la pensa come noi.
Voliamo bassi, umili, rispettosi, a volte anche il meno esperto o apparentemente il più stolto potrebbe avere buone idee o intuizioni.
Il futuro della radio è internet, io ci credo, ci vediamo al traguardo, spero tutti insieme!

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02 Nov 2010 11:51 #51933 par newradio srl
Réponse de newradio srl sur le sujet Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???
Sinceramente non capisco le polemiche qui scritte. Posso anche capire che molti possano non conoscermi personalmente e quindi non avere elementi per poter giudicare il mio impegno in questa causa.
In questo momento serve che qualcuno, e se a farlo è una associazione "riconosciuta ufficialmente dallo stato", provi a fare un bilancio della situazione e proporre una linea operativa da mettere sul tavolo di chi sta muovendo verso le web-radio (personali e non) delle pretese o importanti variazioni contrattuali "unilaterali" senza averci minimamente interpellato.
La mia delega è stata concordata semplicemente perchè serviva una persona che, con un po' di esperienza nel campo della radio e del web (non so quanti di voi possono contare oltre 35 anni di militanza nel settore) potesse avere un po' di tempo per coordinare il lavoro e la raccolta di tutte le richieste e pareri di tutti gli iscritti e non alla REA, per scrivere una serie di documenti atti a non farci cogliere impreparati nel momento di una trattativa.
In realtà la linea operativa è ancora tutta da scrivere. Mai come in questo momento le idee, le proposte e ogni tipo di collaborazione possono essere elementi preziosi per una strategia che possa portare a casa dei risultati. Nessuno ha mai detto che la REA voglia equiparare le webradio alla FM e certamente il suo scopo non è quello di "fare cassa" con ulteriori iscrizioni. Mi piacerebbe sentire da parte delle webradio delle proposte e delle constatazioni sugli argomenti in questione e non sterili attacchi verso qualcosa o qualcuno che non si conosce a fondo.
Tutti coloro che non sono interessati ad associarsi o a farsi rappresentare dall'associazione semplicemente non si iscrivano ed ignorino il tutto.
Se altri soggetti si vogliono fare portatori di altre idee ed altre sottoscrizioni... ben vengano, nessuno lo impedisce.
Mi permetto solo di far presente che nel momento di una eventuale trattativa con SIAE, SCF e AGCOM, le possibilità di essere ascoltati con la firma di una associazione riconosciuta dallo stato e che opera da anni nel settore (in particolare in quelli che ci interessano), sono molto più alte rispetto a qualsiasi iniziativa privata.
In questi giorni contatterò personalmente tutti coloro che sono interessati anche solo a titolo informativo. Inviatemi i Vostri recapiti attraverso un PM.
Per tutto il resto...  Ognuno è libero di poter esprimere il suo parere e di essere rispettati. Una buona regola di educazione credo che sia civilmente utile per tutti. Specialmente in un momento difficile come questo.
Ah!  Anche io ho una SMART di 6 anni che cade un po' a pezzi...  Ma fortunatamente il valore delle persone non si giudica dalle macchine che guidano.    :D
Roberto Brandolini

Newradio Srl
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  • Radio35
02 Nov 2010 12:06 #51934 par Radio35
Réponse de Radio35 sur le sujet Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???
Ciao Roberto,
mi dispiace che tu non abbia capito il mio intervento, io non giudico assolutamente le persone dalle macchine che guidano, anzi il mio intento era di mettere acqua sul fuoco. In realtà quello che mi interessa è: cosa vuole fare di concreto la REA per aiutare le webradio (personali, comunitarie e commerciali)?

Così come è strutturata al momento, la vostra proposta mi dà l'idea che la REA voglia in realtà aiutare le radio tradizionali FM ed indirizzare quanto più possibile le richieste di pagamento di SIAE SCF AGCOM e altri Enti verso le webradio, con la scusa che lo scenario è cambiato.

Ti invito a rileggere il mio intervento e i punti su cui vorrei più chiarimenti.
Capisco che la proposta è una bozza, e ti dico che quando REA sarà in grado di fornire chiarimenti sui punti da me indicati, e soprattutto spiegarmi perchè la proposta di REA non tiene conto sulla realtà delle webradio, che non hanno bilancio, introiti, contributi governativi ecc., potrei anche prendere in considerazione l'eventuale adesione.

La tua frase "Tutti coloro che non sono interessati ad associarsi o a farsi rappresentare dall'associazione semplicemente non si iscrivano ed ignorino il tutto." mi sa un po' di censura verso chi vuole utilizzare questo forum per uno spazio di civile dibattito.

Non c'è nessuna polemica qui, ma solo uno scambio civile di opinioni che in tempo di democrazia (siamo ancora in una democrazia, no??) è necessario, anzi oserei dire sacrosanto.

Un caro saluto,
Roberto - RADIO 35

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02 Nov 2010 12:50 #51939 par Paolo F.
Réponse de Paolo F. sur le sujet Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???
Ciao a tutti,
scusatemi ancora per la latitanza...
Vorrei esprimere il mio punto di vista... in Italia esistono diverse associazioni che tutelano le Radio FM e ovviamente c'è la libertà di scegliere secondo gli scopi che propongono, gli associati, le quote, le auto che guidano, ecc...
Oggi noi webradio siamo disorganizzate come lo erano le radio fm 25anni fa... non c'è da stupirsi se qualcuno sbatte la porta, l'altro lancia una sedia o bestemmia in turco. SIAMO DISORGANIZZATI. Con i mezzi di comunicazione che abbiamo non riusciamo ancora a capire se AGCOM con la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale ha di fatto messo un paletto da 1.500 Euro oppure no.
Il difetto è solo questo: non comunichiamo e per essere delle radio è pazzesco.

Quindi chiunque si è preso la briga di tenerci "sotto protezione" deve capire che siamo allo stato brado... abbiamo bisogno di un cane che ci morda le caviglie ma anche un pastore che ci accudisca. Mi dispiace dirlo ma se da una parte WRA, REA, ecc... vogliono curarci dall'altra parte devono comunicare di più.

Mi permetto di dissentire nei confronti di REA per il comunicato "tutta un'erba un fascio" forse lo ha fatto per far sentire la propria voce... ma sono d'accordo con gli altri che scrivono qui dobbiamo fare gli interessi di un settore importante e innovativo che rischia seriamente di scomparire... quindi "fuori le palle"... le webradio personali a mio modesto parere sono la maggioranza nei confronti delle commerciali e quelle comunitarie.

Care associazioni spiegateci dove volete andare...  anche perchè tra poco è la fine dell'anno.

... continua....

Paolo F.








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