Ciao a tutti,
io per il momento mando disdetta del contratto in scadenza il 31.12 a SIAE ed
SCF per la mia webradio personale RADIO 35.
Poi, alla fine dell'anno, vedo l'evolversi della situazione: se SIAE è ritornata
sui sui passi, stipulerò un nuovo contratto, altrimenti dal 1° gennaio manderò
in onda soltanto musica sotto lcienza Creative Commons.
Anche perchè, non dimentichiamolo, non ci sono solo SIAE ed SCF ma anche AGCOM
che, secondo le ultime notizie, adesso chiederebbe "soltanto" 750 euro l'anno
per dare licenza di trasmissione alle webradio (prima, nella bozza di proposta,
ne voleva 1500) e questa è una ulteriore spada di damocle sulle nostre teste.
In questo modo, cioè mandando solo musica Creative Commons, almeno posso pagare
l'eventuale tassa AGCOM, e alla fine spendo quanto pagavo prima per SIAE ed SCF
messe insieme.
Vi invito a fare altrettanto: mandate disdetta a SIAE ed SCF. La nostra vera
forza sta in questo, inutile parlare di riunirsi in associazione, non abbiamo
tempo: più persone mandano disdetta entro il 30 novembre, più la SIAE si renderà
conto della perdita economica e solo allora, probabilmente, si deciderà a
rivedere il contratto.
ECCO IL TESTO DELLA RACCOMANDATA A/R CHE HO INVIATO ALLA SIAE:
DISDETTA CONTRATTO AWR N° 1635/I/1686
Con la presente invio formale disdetta del contratto in oggetto in scadenza il
prossimo 31 dicembre 2010 - a me intestato - relativo alla webradio personale
denominata RADIO 35.
Le motivazioni che mi hanno portato a questa decisione sono:
1)L'ingiustificato aumento del costo della licenza per le webradio personali che
passa da 240 euro a 480 euro l'anno, che non tiene assolutamente conto del fatto
che le suddette radio sono fatte per hobby e non hanno nessuna entrata
finanziaria;
2)Le numerose clausole vessatorie presenti nel vostro contratto: art. 7, art.
11, art. 15, art. 17, art. 19, art. 22. Vi segnalo, inoltre, che nel vostro
contratto manca l'art. 20 e all'art. 21 non è prevista la possibilità per il
Licenziatario di recedere dal contratto, il che è sicuramente contro la Legge.
Mi riservo di ricontattarvi e considerare di richiedere nuova licenza in futuro,
qualora la SIAE dovesse ritornare sui suoi passi e creare un contratto più
adatto alle webradio personali e alla situazione di coloro che – come me – fanno
una webradio per il solo piacere di farlo, accollandosi tutti i costi: Licenza
SIAE, Licenza SCF, eventuale nuova licenza di AGCOM in fase di approvazione,
acquisto dei cd da mettere in onda, linea telefonica/adsl, costi del servizio di
streaming, elettricità ed impegno del proprio tempo e risorse.
Cordiali saluti,
Roberto Bocchetti