combattiamo tutti uniti contro SCF

la sanzione amministrativa dovrebbe  essere annullata visto che il reato non sussiste. mi giri la sentenza o archiviazione chè mi serve per la mia richiesta di archiviazione.  radiouniversal@libero.it

Grazie Paolo, speriamo che ti elimino la sanzione amministrativa.

aumentate a 4 le imprese, forse per settembre ci siamo anche noi in lista per i nostri diritti! Stiamo costituendo la associazione Presidente il mio Avvocato.  ha già redato lo statuto.

Il decreto

Elenco delle imprese

1) ITSRIGHT S.R.L.
  Sede legale: Via Verziere 2 - 20122 Milano
  Codice fiscale/Partita IVA: 07083740964
  Sito Internet: www.itsright.it
  Data della comunicazione: 29 marzo 2013

2) SCF CONSORZIO FONOGRAFICI
    Sede legale: Via Leone XIII 14 - 20145 Milano
    Codice fiscale/Partita IVA: 12925820156
    Sito Internet: www.scfitalia.it
    Data della comunicazione: 29 aprile 2013

3) NUOVO IMAIE
    Sede legale: Via Piave 66 - 00187 Roma
    Codice fiscale/Partita IVA: 11041891000
    Sito Internet: www.nuovoimaie.it
    Data della comunicazione: 2 maggio 2013

4) ASSOCIAZIONE DEI FONOGRAFICI ITALIANI - A.F.I.
    Sede legale: Via Vittor Pisani 6 - 20124 Milano
    Codice fiscale/Partita IVA: 01687070159
    Sito Internet: www.afi.mi.it
    Data della comunicazione: 23 maggio 2013

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Paolo con grande cortesia potresti inviarmi la sentenza della web radio personale archiviata per 171 ter. Te ne sarei molto grato e se hai ulteriori notizie sulla sanzione amministrativa. grazie puoi inviarmi il tutto a luigibaratto@libero.it

Luigi

Paolo con grande cortesia potresti inviarmi la sentenza della web radio personale archiviata per 171 ter. Te ne sarei molto grato e se hai ulteriori notizie sulla sanzione amministrativa. grazie puoi inviarmi il tutto a luigibaratto@libero.it

Luigi

Non mi è stato ancora possibile pubblicare e divulgare i dettagli in quanto l'avvocato penalista che ha seguito la vicenda non ha ancora sciolto i dubbi sulla questione privacy.
Appena possibile scriverò sul forum nei modi che l'avvocato suggerirà.

Paolo

questo riassunto della questione SCF è stato affidato al senatore 5 Stelle Lello Ciampolillo, membro della 8a Commissione Senato (comunicazioni) e della Commissione di vigilanza Rai.  ;D

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INTERROGAZIONE

Uno di problemi di cui si parla poco è quello dei Diritti connessi a quello d’Autore-

La legge n.633 del 22 aprile 1941 sul Diritto d’Autore, riconosceva con l’invenzione del disco fonografico, uno speciale sostegno ai coraggiosi discografici del tempo destinato a cadere non appena l’industria si fosse consolidata, altrimenti quello che doveva essere ritenuto un temporaneo premio avrebbe rischiato di estendersi a tutta l’industria manifatturiera, gravando di ingiustificati balzelli gli utilizzatori di un qualsiasi prodotto industriale.

Prevedendo questa possibile degenerazione, l’estensore della legge ‘633 fu particolarmente prudente riconoscendo con l’articolo 180 alla Società Italiana Autori ed Editori (Siae), l’attività esclusiva di intermediazione.

Le ragioni erano evidenti: considerato che il numero delle associazioni costituite per fruire di questo cespite di guadagno poteva essere infinito, non era possibile pensare che ciascuna di esse, erigendosi al ruolo di esattore in proprio, si presentasse presso i vari utilizzatori pretendendo una percentuale sugli utili.

Nel tempo, affermatasi l’industria del disco, l’incentivo non venne soppresso, ma per fortuna - nonostante i “Diritti connessi” finirono per induzione per interessare altre categorie - non si andò oltre per le situazioni assurde e di caos che una forzatura avrebbe generato.

I “Diritti fotomeccanici” quindi continuarono ad essere percepiti anche perché l’esclusiva concessa alla Siae si dimostrò felice:  incamerata dai vari utilizzatori una somma globale tratta da una percentuale sul fatturato (sale da ballo, luoghi pubblici, radio televisioni locali e nazionali e altro), la Siae provvedeva a distribuire una parte agli aventi diritto secondo la legge.

E’ in tempi recenti che fiutati buoni affari vennero costituite alcune associazioni ed in particolare una società per azioni denominata Scf (in seguito trasformata in consorzio per dare meno nell’occhio e tentare di vincere le  cause) che cominciò a perseguitare titolari di pubblici esercizi ed in particolare radio e televisioni locali anche se in possesso di un regolare contratto stipulato con la Siae.

I suoi aggressivi procacciatori di affari minacciando denuncie, sostenuti in certi casi dall’intervento (inaudito) della Guardia di finanza, riuscivano ad estorcere contratti e impegnative basate sulla percezione di una percentuale sui guadagni.

Le prove di convincimento erano sempre le medesime: tacendo le cause perse come quella esemplare del giudice di Alessandria Diego Gandini a tutto favore del titolare di Radio Bbs di Accardo Giuseppe – essi esibivano in particolare una sentenza invero incredibilmente ambigua della Terza sezione della Cassazione, presieduta da quel Claudio Vitalone reintegrato nel servizio, che subì un processo in merito all’omicidio Pecorelli i cui giudici – pur assolvendolo – ritennero provati i suoi rapporti con la banda della Magliana.

La Siae, (meritevole di una inchiesta) senza giustificazione alcuna, ha dato supporto alla Scf non facendo nulla per rivendicare il suo diritto di esclusiva di cui al citato articolo 180, mentre le forze governative – evidentemente complici di una operazione le cui radici affondano nel torbido – si è ingegnata a pasticciare la chiarissima legge n.633 del 22 aprile del 1941 - scritta tra l’altro in perfetto italiano - cercando di legittimare con emendamenti seminati un po’ ovunque in leggi diverse quelli che sono solo palesi abusi.

Si chiede a questo punto al vice ministro alle comunicazioni Antonio Catricalà di dare risposta ad una oscura vicenda che molte vittime delle minacce degli emissari dell’Scf hanno creduto di risolvere sottostando per quieto vivere a condizioni capestro; nel frattempo di intervenire sulla Guardia di Finanza invitandola a desistere nel dare manforte a questo ente privato, magari tratta in inganno in buona fede dalla convinzione di trovarsi di fronte a inesistenti reati.

intervengo Gianpaolo anche se so che poco servirà.
A mio parere nell'interrogazione c'è un errore di fondo a parte tutto ed è che la LEGGE NON ESCLUDE accordi.
E questo vale per l'art. 73 e 73-bis (uso del disco normato nella misura per lo scopo di lucro dai decreti del 1975 e 1976)
per invece, l'art. 72, copia del disco del produttore, la volontà di concedere la copia del disco è totalmente in mano al produttore. Quello è un diritto ESCLUSIVO su cui la SIAE non mette bocca se non per la parte che concerne l'AUTORE/EDITORE.

Per questo ultimo punto ci sarebbe da chiedersi se quella che fa la radio per usi tecnici è copia dell'opera o anche del disco. Il punto di osservazione è completamente diverso

Ieri sono stato dal Gip per il mio penale e Morpheus ho prodotto proprio le tue chiare considerazioni, oltre alle sentenze 7 che assolvono le radio, dopo una discussione di 1 ora dove il GIP vuole mandarmi a processo a tutti i costi, ho sollevato il problema che anche noi vanziamo i diritti connessi e non ce li pagano! Ho chiesto a chi ci dobbiamo rivolgere per avere i nostri diritti connessi? il GIP mi dice devo iscrivermi alla SIAE e qui si è data la risposta, convinto che va avanti dopo averlo ripetuto per 3 volte, usciamo dalla stanza e mi dice che vuole far luce sulla SIAE e per il momento il mio fascicolo lo tieni fermo li, questo mi ha dato una piccola speranza e che cominci a capire la situazione e voglia far luce sulla SIAE.

quello che dici mi riempe di gioia, nel senso che finalmente ti stai difendendo. Non so se si può fare ancora ma insisto nel metterti in contatto col mio avvocato che di queste cose se ne già occupato sia pur per il non scopo di lucro.

Ribadisco qui qual è la mia idea, che è solo un idea di una persona normale senza nessun titolo o preparazione legale. Una opinione da far valutare al legale.

Perché credo che si possa dire che la radio anche commerciale non persegue lucro nel fare la copia, o meglio la copia che esegue NON E' ABUSIVA?
L'art. 171-ter di cui sei indagato, punisce il comportamento ABUSIVO (in assenza di autorizzazione, cioè) di chi per uso non personale e a scopo di lucro, per esempio copia un opera/disco che può essere il caso della radio.
Sappiamo che, perché il reato sia "vero" deve contenere ENTRAMBI i casi (USO E SCOPO), se ne manca anche solo uno, non è un reato da 171-ter, non è un reato cioè.

La radio, con la sua AUTORIZZAZIONE SIAE, esce da subito dal caso "ABUSIVO", opera cioè legittimamente in quanto la SIAE, come da legge, concede alla radio il permesso a radiodiffondere le opere ma non solo anche a copiarle su disco o altro supporto (per esempio HD della regia) con precisi e invalicabili limiti.
La radio dunque, che copia un'opera per suoi scopi tecnici (messa in onda), distrugge la copia una volta terminato il suo uso, non diffonde la copia stessa ne mette a disposizione di nessuno, non rivende o copia per altri, OPERA NELLA PIÙ' ASSOLUTA LEGITTIMITÀ'. Non commette alcunché.
Naturalmente è escluso ANCHE che si possa pensare ad un reato in relazione al solo diritto connesso dell'art. 73 (connesso), perché esso è compreso nell'autorizzazione SIAE e non è oggetto di nessuna autorizzazione diversa. Può essere oggetto di ACCORDO separato, per quando concerne la sua MISURA che diversamente, non può superare il 2%

Il comportamento ABUSIVO, lo si vorrebbe far derivare QUINDI, dalla copia non dell'OPERA (autorizzata dalla SIAE) ma del DISCO che troviamo descritto all'art. 72 della legge 633/41, definito come diritto connesso esclusivo del produttore. SOlO lui può autorizzare la copia del suo DISCO, chi lo fa senza la sua autorizzazione commette un reato che nei casi più gravi è quello dell'art. 171-ter.

Il nodo, a mio parere è qui. Il DISCO o diversamente detto REGISTRAZIONE che la RADIO produce per i propri SCOPI TECNICI, non è il disco DEL produttore. Il PRODUTTORE è autorizzato dall'AUTORE a "stampare" l'opera perché essa venga commercializzata, distribuita. La RADIO diversamente ha ottenuto l'autorizzazione dall'AUTORE per i soli scopi legati alla radiodiffusione col divieto assoluto di distribuire o rendere la copia della sua opera, disponibile a terzi in qualsiasi forma avvenga.
IN PRATICA SONO DUE COPIE DIVERSE, CON 2 PRODUTTORI DIVERSI CHE PER DIVERSI SCOPI LEGITTIMI, ESEGUONO UNA COPIA DELL'OPERA.
IL PRODUTTORE DELLA COPIA DELLA RADIO E' LA RADIO STESSA.

In pratica la radio non può essere accusata dell'art. 171-ter (ma neppure del 171) perché la sua COPIA, ancor prima di capire se è "personale" e "senza scopo di lucro" NON E' ABUSIVA.

FINALMENTE!! dopo la mia mail  ad AGCOM e On. Lorenzo Fontana (Europarlamentare)

1) AGCOM:

Gentilissimi,

ho avuto modo di parlarne informalmente sia con rappresentanti di SCF che di SIAE qualche tempo fa, in modo da porre mano a delle riunioni più strutturate dove affrontare il tema alla ripresa dopo la pausa estiva. Il tema è tutt’altro che dimenticato.

Nel frattempo avrete probabilmente visto che abbiamo avviato una consultazione pubblica su uno schema di regolamento in materia di diritto d’autore (www.agcom.it/default.aspx?DocID=11563). Vi invito a partecipare, in modo da rappresentare anche in quella sede le vostre istanze.

Colgo intanto l’occasione per augurarvi una buona estate.

Cordialmente,

Maja Cappello


2) Interrogazione Europarlamentare  On. Lorenzo Fontana


Gentile sig. Bassi,


unicamente per confermare che l'interrogazione richiesta è stata depositata già due settimane fa. Per quello che potrà essere di utilità, sarà nostra cura trasmettere la risposta non appena la Commissione Europea avrà fatto le sue valutazioni.


E' tuttavia possibile che la questione venga ritenuta di solo interesse nazionale.


Ci teniamo aggiornati.


Con i nostri migliori saluti,


Paolo Borchia
Ufficio On. L. Fontana

Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-008864/2013
alla Commissione
Articolo 117 del regolamento
Lorenzo Fontana (EFD)

Oggetto: Versamento dei diritti connessi al diritto d'autore

È notizia recente che un'emittente radiofonica di Verona (Veneto, Italia) è stata destinataria di una
sanzione per l'omissione del versamento, reclamato da un consorzio fonografico, del corrispettivo
relativo ai diritti connessi al diritto d'autore sui brani musicali. L'emittente radiofonica in questione si
lamenta, in questo caso, di aver sempre corrisposto le somme dovute per i diritti d'autore SIAE
(Società Italiana degli Autori ed Editori).
La direttiva 2001/29/CE, conosciuta come la legge sul diritto d'autore dell'Unione europea, specifica
che "è necessario garantire che le società di gestione collettiva dei diritti raggiungano un livello di
razionalizzazione e di trasparenza più elevato" e che "dovrebbe ovviarsi all'incertezza giuridica
relativa alla natura e al grado di protezione degli atti di trasmissione su richiesta, su rete, di opere
protette dal diritto d'autore e di materiali protetti dai diritti connessi, prevedendo una protezione
armonizzata a livello comunitario".
Inoltre la raccomandazione della Commissione 2005/737/CE sulla gestione transfrontaliera collettiva
dei diritti d'autore e dei diritti connessi nel campo dei servizi musicali on-line autorizzati indica in
particolare che "nell'era dell'utilizzo on-line delle opere musicali, gli utilizzatori commerciali hanno
bisogno di una politica di concessione delle licenze che si adatti all'ubiquità del mondo on-line e
multiterritoriale".
Infine, l'ordinamento italiano (cfr. la legge n. 633/41, articolo174) non fa riferimento nei suoi atti
normativi ai consorzi fonografici, con ciò rendendo difficile la conoscenza delle prerogative di questi
ultimi, e l'attuale normativa sul diritto d'autore e i diritti connessi risulta di difficile applicazione rispetto
alle nuove forme di business commerciale dei brani musicali, rese possibili dal progresso tecnologico.
Considerato quanto sopra, può la Commissione far sapere:
1. se è a conoscenza di analoghe multe comminate, in altri Stati membri, a emittenti radiofoniche,
provider musicali, ecc. per mancato pagamento dei diritti connessi al diritto d'autore?
2. se intende intervenire sulla questione, al fine di chiarificare gli aspetti caratterizzanti i diritti
connessi al diritto d'autore?

Finanza non ha altro da fare che vantarsi di cose irreali, una vergogna, anch'io subisco dalla GDF che cerca i diritti connessi di case discografiche PRIVATI che non sanno più come raschiare il barile di chi PAGA la SIAE, ma non basta secondo loro, bisogna pagare i privati, ossia tutte quelle fantomatiche società private che ne vantano i diritti!! e la GDF lavora per loro!! VERGOGNA!!! Io ho un'emittente radio pago la SIAE 5% fatturato LORDO ripeto lordo non netto, questo vuol dire che e anche sei in perdità devi pagare il 5% del fatturato! LADRIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!
La GDF ha sanzionato anche me con circa 140.000 euro perchè non basta pagare la SIAE ma si devono pagare tutti quelli che vantano i diritti connessi, esempio etichetta, la plastica del CD ecc... legge del 1941 la 633 ma proprio questa legge da esclusiva alla SIAE, ma un BUON magistrato ( coinvolto con la mafia) in cassazione ha dato ragione per la riscossione diretta dai privati, Ma scovando bene la cassazione su altra sentenza dice che le stesse emittenti radiofoniche va il diritto connesso. Dunque SIAE e società Private si appropriano incautamente del denaro delle emittenti radiofoniche, senza versarci un centesimo. Per farvi capire se noi con il segnale radio mandiamo notiziari, rubriche, sport, musica ecc... i negozi, artigiani, industrie ecc... che pagano la licenza per ascoltare la radio la dovrebbero versare una buona parte alle emittenti radio che in questo caso sono coloro che mandano il segnale, fungono da supporto (CD) e in esclusiva hanno loro produzioni. QUESTE SOCIETA' SIAE E COMPANY PRIVATE ESEMPIO SCF, si impossessano del diritto connesso totale anche quello che andrebbe alle emittenti radiofoniche che vantano esclusività delle proprie produzioni e connessi perchè mandano l'onda ricevibile, dunque oltre ad appropriazione indebita di denaro cè anche lo sfruttamento!!! delle emittenti senza riconoscere nulla di quanto è dovuto per legge e confermato dalla cassazione. GDF vergognatevi!!! vorrei vedere se agite per conto nostro come state facendo per SCF, AFI  e company. Presto giustizia sarà fatta! Preparatevi stiamo organizzando una cooperativa di emittenti radiofoniche e verremmo a bussare alla Vostra porta, civilmente e penalmente ne risponderete. Già il Magistrato di Verona ha deciso di fare luce su questa vicenda, visto che mi avete tirato in ballo adesso ballate fino in fondo!  SIAE 62 MILIONI  annui ricavati dal lavoro svolto delle emittenti radiofoniche devono tornare a chi ne ha il diritto!!! Settembre, primo invito alle emittenti di partecipare all'incontro per associarvi alla cooperativa diritti connessi radiofonici ( DCR).

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Original Message

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From: Europe Direct
To: redazione@radiouniversal.eu
Sent: Monday, August 26, 2013 2:06 PM
Subject: [Case_ID: 0778894 / 5733081] diriti connessi

Gentile Signor Bassi,

La ringraziamo per il Suo messaggio.

Per rispondere alla Sua domanda, che è in corso d’esame, è stato consultato anche un altro dipartimento dell’Unione europea. Per questo motivo, potrà essere necessario un po’ più di tempo per ricevere una risposta.


La ringraziamo per la Sua pazienza.


Cordiali saluti

Il Centro di contatto EUROPE DIRECT

Clausola di non responsabilità


La preghiamo di notare che le informazioni fornite da EUROPE DIRECT non sono giuridicamente vincolanti.

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Date: Wednesday, 14/08/2013 15:54:43
From: "giampaolo bassi" <redazione@radiouniversal.eu>
Subject: [Case_ID: 778894 / 5733081] diriti connessi

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grazie per la risposta, ma il problema riguarda la riscossione dei diritti connessi, Io pago con licenza la SIAE riconosciuta dallo stato italiano esclusiva per la riscossione art.180 della legge 633/1941

riguardo i diritti connessi esistono molteplici associazoni o società che mandano la finanza perchè sanzionino penalmente e amministrativamente non avendo fatto licenze anche con loro, queste CHIEDO possono agire con la forza  della guardia di finanza che ti denuncia penalmente e ti sanziona 103 euro per ogni canzone trovata nel pc, per la stessa licenza che pago alla SIAE.

in pratica ha o non ha l&#039;esclusività la SIAE per la raccolta dei diritti d&#039;autore e connessi?  e per i diritti connessi è legale agire con la guardia di finanza.

questi privati che prima sono con SIAE poi da soli, come possiamo saperlo che nessuno lo comunica.

Anche noi emitenti radio abbiamo  da riscuotere il diritto connesso, possiamo anche noi allora mandare la finanza e denunciare negozianti artigiani ecc.. tutte le attività  che usano la radio come ascolto?




garzie

















Da: "Europe Direct" citizen reply@edcc.ec.europa.eu


A: redazione@radiouniversal.eu


Cc:


Data: Wed, 14 Aug 2013 11:52:46 +0200


Oggetto: [Case ID: 0778894 / 2733087] diriti connessi


>

>




> Gentile Signor Bassi,

>

>


> La ringraziamo per il suo messaggio.

>

> Dobbiamo però informarla che la sua domanda ricade nella sfera di competenza nazionale. In qualità di servizio di informazione generale dell&#039;Unione europea (UE), EUROPE DIRECT può fornire ai cittadini e alle imprese soltanto risposte su questioni relative all&#039;UE, alle sue politiche e alle attività delle sue istituzioni. Di conseguenza, non siamo in grado di intervenire per la risoluzione del Suo specifico caso, ne’ intervenire in merito alla richiesta di risarcimento cui fa riferimento nel Suo messaggio.

>

> Nel caso in cui abbia bisogno di una consulenza legale, La invitiamo a contattare un avvocato. Sulla seguente pagina del Portale europeo della giustizia, potrà trovare informazioni utili su come trovare un avvocato in uno degli Stati Membri dell’UE:


> e-justice.europa.eu/content find a lawyer-114-it.do

>

>


> Inoltre, desideriamo informarla che la legislazione europea in materia di diritto d&#039;autore e diritti connessi si inscrive nell&#039;ambito delle regole istituite dall’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (OMPI). Tale legislazione persegue un duplice obiettivo: proteggere gli interessi economici degli autori di opere artistiche come libri, film, opere musicali ma anche di banche dati senza tuttavia ostacolare la creatività e l&#039;innovazione.

>

> Per maggiori informazioni sull’adesione ai trattati dell’OMPI, La invitiamo a consultare la seguente pagina:


> europa.eu/legislation summaries/internal market/businesses/intellectual property/l26054 en


> (Sito web disponibile in lingua inglese)


> Inoltre, desideriamo attirare la Sua attenzione sulla Direttiva 2001/29/CE* sull&#039;armonizzazione di taluni aspetti del diritto d&#039;autore e dei diritti connessi nella società dell&#039;informazione, che regolamento a livello europeo il diritto di riproduzione, il diritto di comunicazione e il diritto di distribuzione, incluso il ruolo dei rispettivi Stati membri.


>


> Per maggiori informazioni in merito, La invitiamo a consultare la seguente pagina web:


> europa.eu/legislation summaries/information society/data protection/l26053 it.htm

>

>


> Ci auguriamo che queste informazioni possano esserLe di aiuto. La preghiamo di contattarci nuovamente in caso avesse ulteriori domande.

>

>


> *Segua questo percorso per accedere al diritto dell&#039;UE: EUR-Lex> Ricerca semplice> Riferimento del documento>selezioni il tipo di documento, l&#039;anno e il numero del documento> clicchi su "Cercare". La nota bibliografica fornisce delle informazioni sul documento, come le date, la procedura e la versione consolidata.

>

>


> Distinti saluti,
> Il Centro di contatto EUROPE DIRECT
> europa.eu - il vostro link diretto all'UE!


> Anno europeo dei cittadini 2013
> É in gioco l&#039;Europa, sei in gioco TU - Partecipa al dibattito!
> europa.eu/citizens-2013/it/home


> Clausola di non responsabilità
> La preghiamo di notare che le informazioni fornite da EUROPE DIRECT non sono giuridicamente vincolanti.




>


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> Vorremmo chiederLe gentilmente di rispondere a 4 domande sul quesito appena posto a Europe Direct. Per rispondere al sondaggio avrà bisogno di solamente 3 minuti:



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> Date: Saturday, 10/08/2013 01:19:26
> From: "giampaolo bassi" <redazione@radiouniversal.eu>
> Subject: [Case ID: 778894 / 2733087] diriti connessi
>

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> la Guardia di Finanza mi ha sanzionato per circa 140.000 euro perchè pago SIAE e non pago secondo loro le società private che vantano diritti connessi. Io ho la licenza governativa come emittente radiofonica, e pago da sempre la SIAE. Art. 180 della legge 633/41 da l&#039;esclusiva alla SIAE di riscuotere i diritti d&#039;autore e poi al punto 3 ripartizione dei proveni agli aventi diritto. La finanza mi ha denunciato penalmente 171-ter perchè a dir loro con la licenza SIAE non pago i diritti connessi, dovrei pagare tutte le società private che che nascono come funghi e cambiano esecutori in proprio o affidano prima a SIAE poi ad altri senza comunicare a nessuno. In poche parole le mittenti Italiane stanno subendo dalla Guardia di Finanza penalmente 171-ter e poi ammenda amministrativa di circa 140.000 euro. Chiediamo aiuto perchè è impensabile correre dietro a tutte le società private per pagare già quello che ci autorizza la SIAE pagandola profumatamente 5% del fatturato lordo. Chiedo un vostro intervento e un risarcimento del danno di 10.000 euro per stress psicofisco, spese legali e tempo perso senza ottenere nulla, inoltre Che si faccia luce un cittadino non può sapere ogni mattina di un cambiamento a riscuotere i diritti connessi delle società che vantano il diritto connesso. premesso che le stesse emittenti ne hanno il diritto ma chi riscuote le licenze presso i negozi e artigiani perchè ascoltano la radio e le produzioni sono esclusive delle emittenti, non danno un centesimo si intascano abusivamente il diritto.
> rsto a disposizione per ulteriori informazioni Giampaolo Bassi, Radio Universal Fm. 87.5 Verona 37135 info cell. +393477558570