combattiamo tutti uniti contro SCF

tutte le emittenti radio fm e web ho deciso di scrivere io il testo da inviare ai seguenti indirizzi:

A Comitato Consultivo permanente per il diritto d’autore (presidente Avv. Paolo Marzano)

c/o Biblioteca Nazionale Centrale di Roma - Viale Castro Pretorio, 105 - 00185 Roma  ccpda@beniculturali.it


A Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per l’informazione e l’editoria

Via della Mercede, 9 - 00187 Roma   archivio.die@mailbox.governo.it


A Ministero per i beni e le attività culturali

Direzione generale per le biblioteche, gli istituti culturali ed il diritto d’autore

Via Michele Mercati, 4 - 00197 Roma   dg-bid@beniculturali.it

Si denuncia che il proliferare di mandatari che chiedono di  riscuotere diritti connessi  e d'autore sta entrando nel caos, con piede di guerra fra emittenti radio e associazioni a delinquere che pensano di arricchirsi sfruttando le emittenti locali!

Non bastava una Legge 633/41 che regolasse la licenza dei diritti connessi e d'autore tramite la SIAE unica ed esclusiva riconosciuta dallo Stato, ART. 180 e ripartizione proventi al punto 3 oltre art.55 che autorizza per l'attività radio di mantenere in archivi file audio, trsformarli in file mp3 ecc per la messa  in onda ecc..

ci si vede perseguiti da aziende private  che usano la guardia di finanza per riscuotere i diritti connessi e procedimenti Penali con condanne milionarie, perchè a loro dire  la Licenza SIAE non basta, ma siamo obbligati a farla con tutte le società che gestisco un disco o altro, la liberalizzazione sta portando alla morte le aziende radiofoniche che fanno un servizio pubblico! Con conseguenza di licenziamenti dei dipendenti e chiusura radio.

ottimo!! serve l'invio con posta certificata deduco giusto?
questo è il testo che ti ha scritto l'avvocato?

Ecco il testo della protesta richiesta che stiamo correggendo e integrando sul gruppo FB Web Radio Indipendenti.

il testo per web radio ma ciò non toglie che possa essere adeguato alle esigenze di tutti. La proposta di Gianpaolo di farci sentire ci pare ottima, cerchiamo di dare un contributo.
E' scritto in un misto tra la prima persona e il gruppo (sarà da vedere in quale forma e perciò rimetterla a posto) è mia opinione personale che sia meglio una unica lettera con le firme di tutti coloro la vorranno sottoscrivere.
Certi passaggi sono da completare come ad esempio l'indicazione della somma pagata a scf.


A

Presidenza del Consiglio dei Ministri, Presidente Enrico Letta

Comitato Consultivo permanente per il diritto d’autore (presidente Avv. Paolo Marzano)
c/o Biblioteca Nazionale Centrale di Roma - Viale Castro Pretorio, 105 - 00185 Roma ccpda@beniculturali.it


A Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per l’informazione e l’editoria
Via della Mercede, 9 - 00187 Roma
archivio.die@mailbox.governo.it

A Ministero per i beni e le attività culturali

Direzione generale per le biblioteche, gli istituti culturali ed il diritto d’autore
Via Michele Mercati, 4 - 00197 Roma dg-bid@beniculturali.it

AGCOM

SIAE


Illustrissimo Presidente del Consiglio dei Ministri, Onorevole Enrico Letta,

(Da personalizzare come si vuole o si decide) mi chiamo NOME , con grande passione dedico parte del mio tempo ad un'attività che è la libera espressione del mio modo d'essere. Ho aperto una web radio personale e senza alcuno scopo di lucro (qui ovvio ognuno metterà la propria oppure se farà una specifica generica valida per tutti, web e fm)

La legge 22 Aprile 1941, n. 633 e sue successive modifiche, ci impone il rispetto dei diritti d'autore e connessi da quella legge protetti.
Per questo motivo sia il nostro utilizzo di opere protette a scopo di lucro o no, il nostro dovere è quello di sottoscrivere con la SIAE che è l'ente pubblico economico, investito del ruolo di referente in virtù del monopolio legale decritto all'art. 180 e successivi della legge citata la prevista licenza.
Secondo le norme, così come si sono venute a modificare nel corso del tempo, la SIAE rilascia la relativa licenza per gli utilizzi richiesti (il cosiddetto “webcasting”, nel nostro caso) e ne incassa i proventi che comprendono sia i diritti dell'autore che quelli ad essi connessi.
Per essere più precisi, i diritti connessi descritti all'articolo 73, per lo scopo di lucro e al 73-bis per gli utilizzi senza scopo di lucro. Questi diritti sono del produttore e degli interpreti/esecutori per l'uso diretto del disco che hanno prodotto e a cui hanno partecipato.

LEGGE 22 APRILE 1941 N. 633
Art.73
1. Il produttore di fonogrammi, nonché gli artisti interpreti e gli artisti esecutori che abbiano compiuto l'interpretazione o l'esecuzione fissata o riprodotta nei fonogrammi, indipendentemente dai diritti di distribuzione, noleggio e prestito loro spettanti, hanno diritto ad un compenso per l'utilizzazione a scopo di lucro dei fonogrammi a mezzo della cinematografia, della diffusione radiofonica e televisiva, ivi compresa la comunicazione al pubblico via satellite, nelle pubbliche feste danzanti, nei pubblici esercizi ed in occasione di qualsiasi altra pubblica utilizzazione dei fonogrammi stessi. L'esercizio di tale diritto spetta al produttore, il quale ripartisce il compenso con gli artisti interpreti o esecutori interessati.
2. La misura del compenso e le quote di ripartizione, nonché le relative modalità, sono determinate secondo le norme del regolamento.
3. Nessun compenso è dovuto per l'utilizzazione ai fini dell'insegnamento e della comunicazione istituzionale fatta dall'Amministrazione dello Stato o da enti a ciò autorizzati dallo Stato.
Art.73-bis
1. Gli artisti interpreti o esecutori e il produttore del fonogramma utilizzato hanno diritto ad un equo compenso anche quando l'utilizzazione di cui all'art. 73 è effettuata a scopo non di lucro.
2. Salvo diverso accordo tra le parti, tale compenso è determinato, riscosso e ripartito secondo le norme del regolamento.

La SIAE, perciò incassa i proventi derivanti dalla nostra attività, i quali contengono sia i diritti d'autore che quelli connessi appena ricordati.

Il motivo di questa mia richiesta è per chiederLe un intervento di chiarezza che sia risolutivo alla  incredibile situazione che sto vivendo, io così come tutte le web radio italiane.

L'impianto della Legge, per l'articolo 73 si è andato a chiarire attraverso il Regolamento Attutivo (R.D. 18 MAGGIO 1942, N.1369) all'articolo 23 dove si rimandava la quantificazione della misura del compenso e la sua ripartizione ad uno specifico Decreto del Consiglio dei Ministri il DPCM 1 settembre 1975

continua...
R.D. 18 MAGGIO 1942, N.1369

art. 23
la misura del compenso dovuto ai sensi dell'art. 73 della legge, da chi utilizza a scopo di lucro il disco o altro apparecchio analogo riproduttore di suoni o di voci è determinata con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del comitato consuntivo permanente per il diritto d'autore, in adunanza generale.
Con la stessa procedura sono determinate le quote e le modalità di ripartizione con gli artisti interpreti o esecutori del suddetto compenso.
Le norme di cui sopra sono applicabili in quanto non diversamente stabilito tra le parti.
----
DPCM 1 settembre 1975. - Determinazione della misura e della ripartizione del compenso dovuto a norma dell'art. 73 della legge 22 aprile 1941, n. 633 sulla protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio.

1. In difetto di diverso accordo fra le parti, la misura del compenso per l'utilizzazione diretta, a scopo di lucro, del disco o apparecchio analogo, dovuto al produttore ai sensi dell'art.  73 della legge 22 aprile 1941, n. 633, sulla protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio e dell'art. 23 del relativo regolamento di esecuzione, è commisurata al 2% degli incassi lordi o delle quote degli incassi lordi corrispondenti alla parte che il disco o apparecchio occupa nella sua pubblica utilizzazione da parte delle categorie di utilizzatori di cui al primo comma del citato art. 73 della legge, ad eccezione delle utilizzazioni da parte dell'ente concessionario del servizio di radiodiffusione circolari. Alla misura del compenso dovuto al produttore per l'utilizzazione da parte dell'ente concessionario del servizio di radiodiffusione circolari sarà provveduto con successivo decreto.
La misura e le modalità di corresponsione del compenso possono essere determinate globalmente medianti accordi generali e periodici stipulati fra i rappresentanti dell'una e dell'altra parte.
2. La quota di ripartizione dell'ammontare del compenso riscosso dai produttori, ai sensi dell'art. 1, e spettante agli artisti interpreti o esecutori le cui prestazioni sono registrate nel disco o apparecchio analogo è pari al 50% dell'ammontare globale del compenso stesso.
3. Omissis
4. Salvo diverso patto, gli accordi generali e periodici eventualmente stipulati fra associazioni o enti che rappresentano le due parti continuano ad aver vigore anche dopo la scadenza di durata, fino a che non siano stati stipulati nuovi accordi.

Ciò che accade da circa una decina di anni a questa parte è che la SIAE non incassa più, con i proventi derivanti dalle licenze sottoscritte, quei compensi (da sottolineare che per l'equo compenso di cui all'art. 73-bis non è mai stato emanato nessun decreto così come richiesto, tanto che le web radio NON commerciali non sanno quale sia la misura del compenso dovuto) avendoli tolti dalle clausole del contratto di licenza, senza per altro darne una spiegazione normativa “alternativa”.
Quasi contemporaneamente a questa decisione, è nata SCF, società consortile di natura privata a rappresentanza di una notevole parte di produttori fonografici. SCF, nel corso di questi anni si è “presentata” a noi quale fosse un ente investito delle funzioni proprie della SIAE ma per la parte dei produttori. Tutto ciò non trova nessun riscontro.

Nonostante le norme riportate tutto dicano su come quante e quali siano i contratti di licenza che obbligatoriamente, l'utilizzatore deve sottoscrivere per il rispetto dei diritti protetti dalla legge 633/41,  la situazione attuale vede indebite pressioni da parte di SCF contro le web radio italiane costrette, in alcuni casi a firmare contratti di licenza definiti dal Consorzio come obbligatori quando non lo sono e soprattutto con esborsi pari alla Licenza SIAE.

Se facciamo una simulazione un po' empirica, basandoci sulla licenza SIAE e sulle norme sopra riportate, una web radio commerciale che volesse, secondo quanto stabilito, sottoscrivere un accordo con i produttori, non avendo incassi lordi superiori ai 3000 euro dovrebbe pagare al massimo 60 euro annui (calcolando il 2% come anche previsto dal DPCM 1 settembre 1975) ipotizzando il 100% dello spazio occupato dal disco nella programmazione della radio.
Certo tutto può essere ma la ratio della legge ci dice che se la misura massima del compenso dovuto al produttore per le utilizzazioni a scopo di lucro è del 2%, accordi fra le parti dovrebbero essere al di sotto di questa percentuale e non invece di (indicatemi la somma pagata SCF). Siamo di fronte ad una doppia licenza, quando il compenso non è oggetto di autorizzazione , lo è il diritto principale quello dell'autore descritto all'art. 16 della legge 633/41
E ribadiamo ancora, che la misura dell'equo compenso per le utilizzazioni del disco senza scopo di lucro è sconosciuta e certo non può essere decisa unilateralmente dal produttore e quindi da SCF come invece accade e sta accadendo da ormai troppo tempo.

La recente liberalizzazione dei diritti connessi poi, pone un quesito a dir poco inquietante: se la SIAE sino ad oggi non ha voluto “incardinare” nei proventi che incassa dalle web radio anche i diritti connessi, lasciando di fatto campo libero ad SCF, cosa succederà oggi che i soggetti incaricati a ricevere quel compenso si stanno moltiplicando di giorno in giorno?

Crediamo che questa sia l'occasione giusta per ricordare alla SIAE quali siano i suoi doveri nei confronti degli utilizzatori che sottoscrivono i contratti di licenza con essa, fin tanto persiste quel suo “monopolio legale” dell'art. 180 legge 633/41, ponendo l'accento su chi sia l'unico “ente” preposto ad incassare i proventi direttamente dagli utenti e su cosa essi contengano, in modo che possano essere amministrati dai relativi aventi diritto o loro rappresentanti.
Occasione anche per porre chiarezza definitiva per gli usi non commerciali, senza alcuno scopo lucrativo.

Certo del suo intervento con profondo rispetto la saluto.

Firma

la trovo anch'io troppo lunga, comunque passate parola più siamo e più ci ascolteranno, passate parola, inoltre non distinguerei tra commerciale e non, ma poche righe sintetiche dove si dice in chiare lettere che unico ente in esclusiva deve essere la SIAE perchè il proliferare di società pretendenti porta al caos e ingestibilità.

Lo scritta io perchè se aspettiamo le Associazioni, campa cavallo.... stiamo freschi, non hanno tempo... e il testo Legge lo stanno scrivendo, se non li blocchiamo siamo messi male, diamoci da fare passate parola.... Siamo al capolinea e le associazioni non stanno facendo nulla, dobbiamo muoverci noi, il popolo può far valere i suoi diritti ma se siamo uniti e in un buon numero.

tutte le emittenti radio fm e web ho deciso di scrivere io il testo da inviare ai seguenti indirizzi:

A Comitato Consultivo permanente per il diritto d’autore (presidente Avv. Paolo Marzano)

c/o Biblioteca Nazionale Centrale di Roma - Viale Castro Pretorio, 105 - 00185 Roma  ccpda@beniculturali.it


A Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per l’informazione e l’editoria

Via della Mercede, 9 - 00187 Roma   archivio.die@mailbox.governo.it


A Ministero per i beni e le attività culturali

Direzione generale per le biblioteche, gli istituti culturali ed il diritto d’autore

Via Michele Mercati, 4 - 00197 Roma   dg-bid@beniculturali.it

Si denuncia che il proliferare di mandatari che chiedono di  riscuotere diritti connessi  e d'autore sta entrando nel caos, con piede di guerra fra emittenti radio e associazioni a delinquere che pensano di arricchirsi sfruttando le emittenti locali!

Non bastava una Legge 633/41 che regolasse la licenza dei diritti connessi e d'autore tramite la SIAE unica ed esclusiva riconosciuta dallo Stato, ART. 180 e ripartizione proventi al punto 3 oltre art.55 che autorizza per l'attività radio di mantenere in archivi file audio, trsformarli in file mp3 ecc per la messa  in onda ecc..

ci si vede perseguiti da aziende private  che usano la guardia di finanza per riscuotere i diritti connessi e procedimenti Penali con condanne milionarie, perchè a loro dire  la Licenza SIAE non basta, ma siamo obbligati a farla con tutte le società che gestisco un disco o altro, la liberalizzazione sta portando alla morte le aziende radiofoniche che fanno un servizio pubblico! Con conseguenza di licenziamenti dei dipendenti e chiusura radio.

ottimo!! serve l'invio con posta certificata deduco giusto?
questo è il testo che ti ha scritto l'avvocato?

grazie raimro, sì la tua osservazione è giusta. Una sintesi che però non metta in secondo piano i punti portanti che secondo me sono proprio nell'impianto della legge. MI pare ottimo il suggerimento degli allegati.

pensavo di avere scritto poco, avendo letto cose analoghe di associazioni di altre categorie di svariate pagine, categorie che hanno ottenuto, tra le altre dei risultati.
grazie

Gianpaolo, quella che hai scritto, al contrario è secondo me troppo breve e non fa capire quale sia il problema. E poi troppo "pesante", non si possono lanciare certe frasi 

Il discorso sul "costringere" la SIAE è un po' controverso se tieni conto che la legge stessa dice e lascia la possibilità di accordi e, nel caso dell'uso senza lucro (vuoi anche solo per il numero delle radio che utilizzano questa forma) il fatto che non esista.

In ogni caso, secondo me questa richiesta va valutata ed eventualmente riscritta da un legale.

NON Cè DA PERDERE TEMPO, ASPETTARE I COMODI DI CHI SE LA PRENDE CON CALMA! SCRIVETE E CONTINUATE A PASSARE PAROLA AD ALTRI CHE LO FACCIANO, OGGI HO RICEVUTO:

Buongiorno Dott.ssa Cappello,
visti gli accordi presi nell´ultmo appuntamento SKYPE, le volevo chiedere, gentilemente, se ci fossero novitá per la richiesta di convocazione a SCF e SIAE per un tavolo di concertazione.
Rimango in attesa di un riscontro.

Cordiali Saluti.

Vittorio D'Alto

Office of Mr. Lorenzo Fontana MEP
Vice-president of the Committee on Culture
EFD Group - Head of Lega Nord Delegation

60, Rue Wiertz  / ASP 07H263  - 1047 Bruxelles
Tel. +32 (0) 228 47737 - Fax +32 (0) 228 49737

sono curioso di sapere quanti e se tra voi cè gente  disposta a sborsare qualcosa per fare una causa colettiva contro SCF, oggi mi è giunta una telefonata di un'azienda che ha subito solità trafila GDF x SCF è stata sanzionata di 43.000.000 (quarantatre milioni) questa azienda che fattura poco più di 100 mila euro annui si è vista notificare tale cifra per i diritti connessi, dunque siamo alibiti. Mi ha detto che in questi giorni dovrebbe uscire la notizia probabile su striscia la notizia, comuque è disperato e di batterà per tutti facendo azione contro SCF.

sentire queste cose fa male e so che ci legge, a lui dico che gli sono vicino, e che farò di tutto per aiutarlo intervenendo con politici seri che prendano a cuore la situazione, CHIEDO A TUTTI se avete qualche conoscenza politica usatela divulgate e chiedete aiuto, è ora che tutti collaborino per stoppare questo schifo di mondo!

non si può fare una azione collettiva, non si  hanno i requisiti per farla.

Se poi quell'azienda ha subito una denuncia penale (art. 171-ter) non è al momento tenuta a pagare nulla e nessuno ha ancora detto se lo dovrà fare o no.
Bisognerebbe conoscere il caso nello specifico ma in termini generali, al 99,9999999% quell'azienda non pagherà nulla e di nulla sarà condannata perché non ha commesso il reato per il quale è indagata.

Dovrà solo stare attenta, ora che entra nella fase di indagine a bloccare con adeguato ricorso la mega multa che è di carattere amministrativo, segue perciò una strada diversa da quella penale.

PS: tra i soci fondatori di SCF ci sono ex mediaset

a tutte le case discografiche che ogni giorno chiedono di promuovere GRATIS le loro canzoni!

sono stato denunciato da SCF per i diritti connessi, e mi hanno indagato penalmente per questi b.........!

adesso dite che vadano a..........tutti !!!  presto arriverà la mia denuncia dove lo sfruttamento delle emittenti è evidente, i bar. ristoranti, negozi, artigiani ecc... subiscono minacce e cause da SCF per i diritti connessi, già non bastava la SIAE, dunque l'onda FM che le radio come la mia che  nell'etere mandano il segnale nelle radio riceventi, ossia nei bar, ristoranti, negozi e artigiani ecc.. la SCF e la SIAE riscuotono facendo una licenza, MA CHI MANDA IL SEGNALE IN QUESTI LOCALI? siamo noi delle radio, dunque è chiaro che  non ci viene riconosciuto nulla e nte lucrano SCF, SIAE ecc incassando di fatto il nostro diritto connesso oltre a diritti esclusivi della radio tipo notiziari, rubriche, intervitse, intrattenimento, ecc..

per non parlare gente come voi che lucra chiedendo gratis la messa in onda i brani, per farli conoscere, ed chiaro che senza le radio nessuno conoscerebbe le canzoni e di conseguenza nessuna vendita cd. tutti lucrate e avete la faccia tosta di chiedere pagamento e denunciare le radio, ma vi vergognate?

ripeto raccogliendo il diritto che spetterebbe alle radio che mandano il segnale, perchè se le radio non lo mandassero non si sentirebbe nulla. Penso che chi si appropria del denaro altrui e lucra su l'operato delle radio deve essere punito.

spero di essere stato chiaro          è ora che le cose si mettano in chiaro!

La SIAE mette sullo stesso piano copyright e diritto d'autore, impedendo la libertà di un autore di condividere la propria opera con chiunque, anche senza scopo di lucro. Infatti secondo l'art.27 del Regolamento Generale della società: è vietato all'iscritto di rilasciare direttamente permessi di utilizzazione, anche se a titoli gratuito, ossia rilasciare opere e/o altro materiale sotto differente licenza (ad esempio Creative Commons).  it.wikipedia.org/wiki/Societ%C3%A0_Itali...li_Autori_ed_Editori