Diritti Connessi

  • primaradio napoli
  • Autore
27/05/2010 21:16 - 28/05/2010 12:43 #48348 da primaradio napoli
Diritti Connessi è stato creato da primaradio napoli
Ripropongo l'argomento ritenendo sia di ampio interesse nella speranza che anche questo come uno simile non venga chiuso, a giusta ragione, in considerazione che i toni erano degenerati e che il livello era scaduto.
Ciò premesso mi aguro che con questo topic TUTTI possano solo apportare un proprio contributo e non polemizzare.

Ad oggi sembra che la quasi totalità delle nazionali e locali siano allineate ed intransigenti nel non cedere agli abusi perpetrati ai danni delle emittenti ad opera dell' "innominabile" Consorzio.
Mi risulta che le novità, a partire da quelle del mese in corso, non sono e non saranno in onda fino a quando l'Antitrast non si esprimerà in merito.
Entrano nelle play list solo quei singoli di cui l'emittente ottiene il singolo e la cui etichetta fornisce ampia liberatoria con "rinuncia" e "manleva".

A voi la "palla"
Ultima Modifica 28/05/2010 12:43 da .

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  • lollo
28/05/2010 08:45 #48355 da lollo
Risposta da lollo al topic Re: Diritti Connessi

Ripropongo l'argomento ritenendo sia di ampio interesse nella speranza che anche questo come uno simile non venga chiuso, a giusta ragione, in considerazione che i toni erano degenerati e che il livello era scaduto.
Ciò premesso mi aguro che con questo topic TUTTI possano solo apportare un proprio contributo e non polemizzare.

Ad oggi sembra che la quasi totalità delle nazionali e locali siano allineati ed intransigenti nel non cedere agli abusi perpetrati ai danni delle emittenti ad opera dell' "innominabile" Consorzio.
Mi risulta che le novità, a partire da quelle del mese in corso, non sono e non saranno in onda fino a quando l'Antitrast non si esprimerà in merito.
Entrano nelle play list solo quei singoli di cui l'emittente ottiene il singolo e la cui etichetta fornisce ampia liberatoria con "rinuncia" e "manleva".

A voi la "palla"


Inizio proprio io, con la speranza di non vedere ridicolizzato il mio pensiero. Ma aggiungo anche qualche elemento di novità.
Per me questa storia sarà un grande boomerang proprio per le radio. Non le nazionali, che - magari con un intervento legale - vedranno riconosciuti o meno i loro diritti ma proseguiranno ad avere interessi economici piuttosto evidenti. E' che vedo un fronte confuso proprio per quanto riguarda le locali, che anche grazie alla miopia delle loro associazioni di categoria (AER ANTI CORALLO su tutte, nemmeno una riga di comunicato stampa sulla situazione) stanno imbroccando il fronte della protesta, quando invece dovrebbero fare fronte compatto "al contrario", e cioè sostenere la nuova musica e dimostrare la loro forza.
Io trovo cmq improponibile non programmare le novità, è un embargo inaccettabile per chi ascolta. Ho incontrato diversi discografici nelle ultime ore, rassegnati della situazione, ma cmq decisi a combattere fino in fondo la battaglia : ormai il fronte SCF - etichette tutelate è abbastanza compatto (alla faccia di chi dice il contrario in giro per il web e su certi organi di informazione). Ho incontrato anche alcuni artisti di etichette tutelate SCF: dispiaciuti ma anche loro piuttosto arrabbiati con le radio.... Tra le righe tutti si aspettano che le nazionali RAI e KISS KISS (non coinvolte nella querelle) sappiano cogliere questa opportunità, così come le locali.
Detto tutto ciò, e chiarito il mio pensiero, dico anche che le radio non possono pagare i debiti contratti dalla discografia, specie in un momento così delicato per le nostre aziende. Tra qualche ora spero invece di darvi indicazioni più precise di cosa accade "dall'altra parte" visto che lì qualcosa bolle in pentola..... Punto....

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28/05/2010 09:07 #48358 da
Risposta da al topic Re: Diritti Connessi
Salve,

Aeranti entra in Tivùsat ma non ha il tempo di inserire due righe sull'argomento nei sui teleradiofax.

Chi ha trovato l'elenco dei titoli tutelati da SCF e nè ha potuto quantificare la percentuale esatta?


Vale appena la pena ricordare che la legge 633/41 aveve l'articolo 77 che in pratica era l'affossamento di SCF e similari, purtroppo è stato abrogato.

TITOLO II
Capo I - Diritti relativi alla produzione di dischi fonografici e di apparecchi analoghi
omissis...
77. I diritti previsti da questo capo possono essere esercitati se sia stato effettuato il deposito presso la presidenza del Consiglio dei ministri, secondo le norme del regolamento, di un esemplare del disco o dell'apparecchio analogo. Tuttavia le formalità del deposito di cui al primo comma, quale condizione dell'esercizio dei diritti spettanti al produttore, si riterrà soddisfatta qualora su tutti gli esemplari del disco o apparecchio analogo risulti apposto in modo stabile il simbolo (P), accompagnato dall'indicazione dell'anno di prima pubblicazione .
....omissis

Basterebbe fare riferimento all'elenco depositato in SIAE per ridurre a meno del 20% del totale le pretese di SCF.


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28/05/2010 10:04 #48359 da Morpheus
Risposta da Morpheus al topic Re: Diritti Connessi
Io stavo leggendo una segnalazione/parere della fine del 2009 dell'agcm sull'argomento.
La segnalazione/parere, corretamente si concentra esclusivamente sull'art. 73 e 73bis (l'uso del disco) ma la mia personale sensazione è che neanche l'agcm abbia ben chiaro deve "incardinare" la riscossione del compenso.
E non solo quello, come segnala PaneL non mi sembra che l'agcm entri nello specifico di quell'art. 77
E' vero che agcm si occupa di mercato e non di "amministrativo" ma questo non mi fa ben sperare sulla sua prossima decisione, ammesso avvi un'istruttoria a seguito della denuncia della REA. Staremo a vedere.
Personalmennte però, sono zero interesato ai destini delle nazionali che, sempre secondo me, insiieme alle major e a alcune indipendenti che ragionano con la testa delle major, sono i maggiori responsabili dell'imbarbarimento culturale nel quale riversa il nostro paese.
L'unica speranza sono le locali. A loro tutto il mio sostegno anche se è poca cosa.

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28/05/2010 11:12 #48363 da
Risposta da al topic Re: Diritti Connessi
sono un editore, dove tra mille difficoltà ,ogni giorno deve misurarsi con mille provocazioni di altri editori ripetitoristi, affiliati che a costo zero hanno tutta la musica che vogliono.....
la musica che piace a me in radio la posso passare poco...ed ha ragione Lollo a dire che noi non dobbiamo isolarci.....
restiamo uniti e da questo forum molto visitato e con molti editori e non siamo in tanti
la scf.... non deve essere riconosciuta, e questo il principio.....
io ho i modem per far arrivare dagli ascoltatori la loro preferenza tramite sms..... bene li ho spenti...sempre la solita musica....cioè le hit.....ogni tanto la mosca bianca.......
la soddisfazione che ho dall'ascoltatore che mi richioede il brano che io suggerisco...mi arriva...ma solo dalla musica partenpea, neomelodica...insomma napoletana......premessa, la musica napoletana io non l'amo..non mi è mai piaciuta....ma da alcuni anni la trasmetto e sono pure il conduttore di questo programma con un audience molto alto.... vero sangri...?
restiamo uniti e anzi cominciano anche noi a farci rispettare...non fidiamoci dei network... loro si aggiusteranno...a loro andranno le promozioni, interviste e tutto cio' che a noi sarà negato.... ma noi pagheremo anche x loro..... sbaglio ?
cmq la scf và abolita !!!!!! non riconosciamola...andiamo tutti in tribunale......intasiamo le cause.....

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28/05/2010 11:19 #48364 da
Risposta da al topic Re: Diritti Connessi
Ciao Morpheus,

non è mai poca cosa partecipare propositivamente.

Mi lascia perplesso invece che nonostante ci siano tanti in questo forum che pagano SCF, nessuno sappia dire o chiedere all'associazione di riferimento: dove e quanti sono i titoli per i quali la stessa può riscuotere i "diritti connessi".
Dove sono determinati i beni, servizi, o come si vuole chiamarli nei contratti che ci fanno sottoscrivere?

Per fortuna io risparmio le quote associative.
Soprattutto quando ci sono avvocati che s'infervorano quando chiediamo maggiori lumi sulla questione in corso.

Quesito n. 2: Se c'è libero mercato per i "diritti connessi", visto che ci sono diversi pretendenti a secondo dei loro consorziati o soci, è lecito farci sapere le reali percentuali di ognuno? E soprattutto è lecito avere la concorrenza sul prezzo e scegliere se passare un prodotto o l'altro?

A dopo.





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28/05/2010 11:25 #48365 da
Risposta da al topic Re: Diritti Connessi

sono un editore, dove tra mille difficoltà ,ogni giorno deve misurarsi con mille provocazioni di altri editori ripetitoristi, affiliati che a costo zero hanno tutta la musica che vogliono.....
la musica che piace a me in radio la posso passare poco...ed ha ragione Lollo a dire che noi non dobbiamo isolarci.....
restiamo uniti e da questo forum molto visitato e con molti editori e non siamo in tanti
la scf.... non deve essere riconosciuta, e questo il principio.....
io ho i modem per far arrivare dagli ascoltatori la loro preferenza tramite sms..... bene li ho spenti...sempre la solita musica....cioè le hit.....ogni tanto la mosca bianca.......
la soddisfazione che ho dall'ascoltatore che mi richioede il brano che io suggerisco...mi arriva...ma solo dalla musica partenpea, neomelodica...insomma napoletana......premessa, la musica napoletana io non l'amo..non mi è mai piaciuta....ma da alcuni anni la trasmetto e sono pure il conduttore di questo programma con un audience molto alto.... vero sangri...?
restiamo uniti e anzi cominciano anche noi a farci rispettare...non fidiamoci dei network... loro si aggiusteranno...a loro andranno le promozioni, interviste e tutto cio' che a noi sarà negato.... ma noi pagheremo anche x loro..... sbaglio ?
cmq la scf và abolita !!!!!! non riconosciamola...andiamo tutti in tribunale......intasiamo le cause.....



Ciao Pirata,

non sono d'accordo con l'abolizione di un'azienda ma visto che esiste la SIAE sono propenso invece a centralizzare tutto quanto previsto dalla legge 633/41 e soprattutto a limitare in un 1-2% il totale delle pretese. :D ;D

Mi sai dire quanti neomelodici napoletani hanno dato mandato ad SCF per i "diritti connessi".
Così per cercare di capire (far capire) quante (in %) sono le "mosche bianche" che ad SCF non fanno riferimento e nemmeno si sognano di chiedere i diritti connessi? ;)

Ciao

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28/05/2010 11:32 #48366 da Morpheus
Risposta da Morpheus al topic Re: Diritti Connessi
il tuo quesito numero 2 PaneL è al centro della mia più forte perplessità.
Il diritto connesso, quello dell'art. 73 non è affatto "a libero mercato" tanto che è limitato precisamente dai due famosi DPCM del 75 e del 76. In caso di mancato accordo tra le parti (e vogliamo discutere chi sono le parti?) l'ammontare del compenso non può andare oltre il 2% in un  caso e 1,5% nell'altro.

Stiamo parlando di tariffe mica di andamento dei prezzi.

Così come non è a libero mercato il diritto d'autore suo principale .. questo voler separare le due cose è quanto meno ... bizzarro.

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28/05/2010 11:34 #48367 da
Risposta da al topic Re: Diritti Connessi
infatti l'unico ente a richiedere e solo la siae...la scf e solo una srl....famola pure noi una srl...la chiamiamo Società Consortile Radiofonici..... :P

i neo melodici.... mi mandano i loro prodotti e a tutti chiedo la liberatoria che mi firmano senza indugio...loro dicono che neanche sanno cosa è la scf.....

poi fanno anche le promozioni e a voglia se ti concedono interviste...e parlo dei grossi nomi della musica napoletana...dal Fu Mario Merola al ragazzino che si affaccia a questo genere.....

ora anche loro hanno le case discografiche, i produttori...ma mi dicono che non conoscono la scf.....sarà vero ?....

cmq io nel dubbio chiedo la liberatoria e anche io non voglio conoscere la scf...ha...sono in regola con la SIAE....haimè..... :(

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28/05/2010 13:04 #48370 da
Risposta da al topic Re: Diritti Connessi
Morpheus
Il problema è che purtroppo la stessa 633/41 fa la distinzione tra diritto d'autore e diritti connessi. ::)

La contrattazione del prezzo è proprio quello che è previsto dagli art. 73 e art. 73-bis che prevedono il diverso accordo tra le parti.

Il DPCM del 75% limita al max 2% per i soggetti diversi dal concessionario (che io interpreto come RAI),

Poi la stessa SCF ha stipulato contratti diversi con soggetti diversi quindi il tutto rientra nella contrattazione tra privati.
Aggiungiamo che SCF per sua stessa ammissione non ha il mandato dal 100% degli aventi diritto, mi sembra logico che vanno applicate le regole del libero mercato anche in merito alla concorrenza. :-\

Per Pirata: vuoi dire che hai decine di liberatorie e che tanti aventi diritto ai "diritti connessi" non hanno dato mandato alla SCF?
Certo che questa percentuale è sempre più un mistero. ;)


ARI-QUESITO:
Esiste o no un numero esatto degli aventi diritto tutelati dalla SCF e che non ha rilasciato liberatoria o no? :-X

90% ( )


3° quesito: Siete interessati a fare un registro dei brani e o cd per i quali è stata rilasciata liberatoria?

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28/05/2010 13:41 #48371 da
Risposta da al topic Re: Diritti Connessi

il tuo quesito numero 2 PaneL è al centro della mia più forte perplessità.
Il diritto connesso, quello dell'art. 73 non è affatto "a libero mercato" tanto che è limitato precisamente dai due famosi DPCM del 75 e del 76. In caso di mancato accordo tra le parti (e vogliamo discutere chi sono le parti?) l'ammontare del compenso non può andare oltre il 2% in un  caso e 1,5% nell'altro.

Stiamo parlando di tariffe mica di andamento dei prezzi.

Così come non è a libero mercato il diritto d'autore suo principale .. questo voler separare le due cose è quanto meno ... bizzarro.


Per Morpheus,

assolutamente errato.

Eccoti uno stralcio delle autorizzazione che la SIAE rilascia per i file digitali in sostituzione del bollino omaggio che viene applicato su cd-promo:
Si dichiara che la XXXXXXXXXX è munita di Autorizzazione SIAE (Aut. n° xxxxxxxxxxx)
in base alla quale è tenuta a corrispondere i compensi dovuti agli autori e agli editori per le
utilizzazioni delle opere musicali amministrate dalla Società Italiana Autori ed Editori (SIAE). A
fronte dell'Autorizzazione ricevuta dalla SIAE la xxxxxxxxxxx è tenuta a corrispondere il compenso specifico per ogni download effettuato attraverso invio per posta elettronica o accesso al sito con password o con altre modalità analoghe.


Errata anche l'interpretazione che la mancanza di bollino sia normale o viceversa illegale. Le cose sicure sono che il bollino (contrassegno SIAE) è obbligatorio e che la sua mancanza non significa automaticamente che il supporto sia falso.
Poi bollini per le copie acquistate all'estero, licenze SIAE per DJ e Digital delivery come lo stralcio sopra scritto (le xxxx sono inserite per privacy) sono la conferma palese delle mie parole.



Per Pirata:

è vero che alla SIAE non interesserebbe dove li acquisti ma di ciò non trovo traccia scritta nei contratti ma è altrettanto vero che se compri in Africa cd, senza bollino e lo utilizzi in una radio, farai meglio a chiedere i bollini per regolarizzarli  e informi il commercialista sugli acquisti all'estero che provvederà repentinamente a farti/ci cambiare idea visti gli obblighi fiscali derivanti.


Per tutti: Lo sappiamo che utilizzare il formato mp3 per uso commerciale è sottoposta a specifica licenza del titolare del diritto di sfruttamento.

A più tardi

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28/05/2010 14:28 - 28/05/2010 14:51 #48374 da Morpheus
Risposta da Morpheus al topic Re: Diritti Connessi
sono in questo caso completamente in disaccordo con te PaneL, direi su  tutti i punti e in parte lo dico perché me li sono vissuti sulla pelle.

Sulla mancanza del bollino, si è arrivati in Cassazione attraverso la vicenza di un rivenditore di dischi usati. La radio non deve apporre nesun bollino di nessun tipo a meno che non ne stia facendo un uso diverso da quello diciamo normale.
Se lo hai pagato, mi spiace PaneL ma qui hai buttato via dei soldi.
Io sono stato denunciato per delle copie che usavo per i miei scopi tecnici (come dj durante il mio lavoro) e tra le altre c'era "l'accusa di non avere il bollino". Non sono neanche arrivato al processo, il PM ha chiesto l'archiviazione perché non  c'era nessun tipo di reato, in nessun senso. Le mie copie erano e sono assolutamente legali SENZA il bollino, così come lo sono i  miei file anche senza dichiarazione sostitutiva che sia.

Sul discorso dei diritti connessi se vuoi e la trovo, ti rimando ad una sentenza del Consiglio di Stato dove viene chiarito in modo cristallino il principio della legge.
E' ovvio che il ragionamento va visto nell'ambito del processo amministrativo poiché ciò che io pago non sono (ancora) i diritti d'autore e i diritti connessi ma sono dei proventi per lo sfruttamento economico dei diritti.
In pratica la legge protegge e determina l'esercizio dei diritti di entrambi, in questa fase, nella "fase utente" (concedimi il termine) sono grezzi, i proventi da me pagati contengono entrambi i diritti che saranno esrcitati dagli aventi diritto attraverso la gestione della SIAE per gli autori iscritti  e delle organizzazioni dei prodottori per la gestione che riguarda le case discografiche e gli artisti interpreti.

La tariffa pagata dall'utente non è a libero mercato, perchè è decisa dalle leggi dello Stato, la SIAE propone e lo Stato dispone. Le tariffe (percentualmete parlando) non variano da una ventina  d'anni circa e certo non le può decidere la SCF con contrattazione privata.
perciò, amio parere, le citate parti che si possono mettere d'accordo diversamente sono la SIAE e le oprganizzazioni dei produttori. Questo perché la SIAE DEVE incassare i proventi che derivano dal suo compito istutuzionale dell'art. 180 e seguenti.
Se la SCF vuole "concorrere" a questo deve essee investita attraverso una legge.

Ciò non toglie che la strategia sulle liberatorie sia un ottima cosa, perché taglia la testa al toro. Nessuna discussione su interpretazioni o simili.

PS: su DJ i quali non hanno obbligo di nessuna licenza, detto per inciso, perché quella roba che sta girando è solo un contratto tra privati e non "assolve" nulla dal punto di vista penale o amministrativo, non hanno obbligo di bollinare le loro copie neppure volendo e facendo finta che ciò che sottoscrivono li "regoplarizzi" con la legge perché a seguito della dichiarazione di illegittimità del bollino ad opera della Corte di Giustizia Europea, è stato fatto un decreto che ha riportato l'obbligo del bollino (fino al prossimo prpnunciamento) ma ha esentato il DJ che sottoscrive la licenza.
Ammesso e non concesso, ribadisco, che la licenza abbia un qualche valore legale, il DJ non dovrebbe mettere il bollino.

PS: appena ho un secondo, ti farò l'esempio del locale da ballo (che conosco bene) per chiarire in pieno perché l'utente che ha sola licenza SIAE è in regola con TUTTI idiritti derivati dallo sfruttamento della sua attività.
Ultima Modifica 28/05/2010 14:51 da .

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