LA REA DENUNCIA LA SCF ALL'ANTITRUST E ALL'AGCOM

  • lollo
23/05/2010 21:34 #48181 da lollo
Perdonate la mia "voce contro", ma credo sia veramente paradossale mettersi a passare artisti e brani di dubbio valore artistico solo per non pagare i diritti connessi a SCF. Non dimentichiamo che la radio è un servizio per chi ascolta, e dunque chi ascolta ha tutto l'interesse ad ascoltare brani ed artisti di successo molti dei quali tutelati da Scf, altrimenti gira la stazione perchè non li trova...oppure...la radio la spegne!! Più che alzare mannaie contro Scf bisogna cercare di trovare un equilibrio nelle cose, e lo dice uno che in questi giorni con Scf non è proprio d'amore e d'accordo. Credo che Scf dopo tutta sta bagarre scenderà a trattative più miti con le radio, è interesse di tutti (discografia in primis) sbloccare la situazione. Trovo invece interessante che alcuni noti artisti per sfuggire a questa situazione abbiano ceduto nel firmare una liberatoria: è cmq loro interesse per meri fini promozionali, non dimentichiamolo... Infine, non dimentichiamo che in questa lotta RNA-SCF le emittenti nazionali hanno cmq il coltello dalla parte del manico : vogliono pagare meno (e sicuramente ci riusciranno) ma chiedono soldi sotto forma di campagne pubblicitarie alla discografia. Assurdo ! Fantaradio: se fossi rappresentante di una associazione di categoria (che a parte REA tacciono) preparerei una campagna spot da trasmettere su tutte le associate per informare gli ascoltatori della situazione. Come radio però non mi priverei MAI di passare determinati brani e artisti per appoggiare una partita che vinceranno solo le nazionali (e i cui benefici economici andranno SOLO alle radio di RNA). Meditate emittenti, meditate!
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24/05/2010 08:16 #48186 da Morpheus
Parlo da scoltatore, Lollo, io credo che il tuo ragionamento faccia proprio il gioco delle nazionali nel senso che la terribile omologazione della programmzione delle radio da lì nasce.
Questo è proprio il sistema perché emergenti, magari interessanti, non possano mai emergere stretti dalle logiche delle major discografiche e dalle "major" radiofoniche.
Il pubblico spesso non sceglie (anzi quasi mai).
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24/05/2010 10:04 #48191 da

Parlo da scoltatore, Lollo, io credo che il tuo ragionamento faccia proprio il gioco delle nazionali nel senso che la terribile omologazione della programmzione delle radio da lì nasce.
Questo è proprio il sistema perché emergenti, magari interessanti, non possano mai emergere stretti dalle logiche delle major discografiche e dalle "major" radiofoniche.
Il pubblico spesso non sceglie (anzi quasi mai).

Ciao Morpheus,

d'accordissimo con te, zero con Lollo.

Lollo, cosa penseresti se un giorno gli operai che costruiscono le auto, i trasportatori che le consegnano in ogni angolo del globo, ecc. si consorziassero e richiederebbero a tutti i possessori di auto una tassa tipo "bollo connesso"?

E' il caso di dire basta alla moltiplicazione delle gabelle.
Per me è suffciente una sola tassa omnia diritti da pagare alla SIAE e soprattutto che sia equa.

Infine se ci sono artisti che non si vogliono omologare e rilasciasciare liberatorie a destra e manca anche interessate, è sicuramente nella loro facoltà o no?

Per i gusti degli ascoltatori: secondo te come mai ci sono persone che chiedono di ascoltare i Collage ma sulle nazionali non ricordo di averli sentiti ultimamente. Così come Claravox per venire ai nostri giorni.

P.S.: i nomi li ho scelti a caso.

Vale appena la pena ricordare che tra spot, notiziari, speakerato ed altro, per poter essere in regola con la programmazione autoprodotta, almeno 31 minuti l'ora non devono contenere musica.

Con un pò di buona volontà con 6 canzoni l'ora ce la caviamo e se poi la metà sono con liberatoria mi spieghi quale 50% del fatturato vuole tassare il dott. Lupica?

100% Liberatorie e solo SIAE equa da pagre.

Buon inizio di settimana
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  • lollo
24/05/2010 10:30 #48193 da lollo

Parlo da scoltatore, Lollo, io credo che il tuo ragionamento faccia proprio il gioco delle nazionali nel senso che la terribile omologazione della programmzione delle radio da lì nasce.
Questo è proprio il sistema perché emergenti, magari interessanti, non possano mai emergere stretti dalle logiche delle major discografiche e dalle "major" radiofoniche.
Il pubblico spesso non sceglie (anzi quasi mai).


Sarà...ma io tutte queste cose così interessanti, fuori dalle logiche delle major discografiche, non le trovo proprio, e dire che ne sento centinaia al giorno....
Fatemi qualche nome di brani e artista di valore (e di successo) fuori da queste logiche e sarò un uomo felice.
Poi se volete fare la radio così è una scelta. Non la mia, ovvio!
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  • lollo
24/05/2010 10:31 #48194 da lollo


Ciao Morpheus,

d'accordissimo con te, zero con Lollo.

Lollo, cosa penseresti se un giorno gli operai che costruiscono le auto, i trasportatori che le consegnano in ogni angolo del globo, ecc. si consorziassero e richiederebbero a tutti i possessori di auto una tassa tipo "bollo connesso"?

E' il caso di dire basta alla moltiplicazione delle gabelle.
Per me è suffciente una sola tassa omnia diritti da pagare alla SIAE e soprattutto che sia equa.

Infine se ci sono artisti che non si vogliono omologare e rilasciasciare liberatorie a destra e manca anche interessate, è sicuramente nella loro facoltà o no?

Per i gusti degli ascoltatori: secondo te come mai ci sono persone che chiedono di ascoltare i Collage ma sulle nazionali non ricordo di averli sentiti ultimamente. Così come Claravox per venire ai nostri giorni.

P.S.: i nomi li ho scelti a caso.

Vale appena la pena ricordare che tra spot, notiziari, speakerato ed altro, per poter essere in regola con la programmazione autoprodotta, almeno 31 minuti l'ora non devono contenere musica.

Con un pò di buona volontà con 6 canzoni l'ora ce la caviamo e se poi la metà sono con liberatoria mi spieghi quale 50% del fatturato vuole tassare il dott. Lupica?

100% Liberatorie e solo SIAE equa da pagre.

Buon inizio di settimana


Ma cosa c'entra questo??? Cosa???
Ma hai letto bene quello che scrivevo ? Mi sa di no....
Pazienza, io rimango della mia idea!
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24/05/2010 10:47 #48195 da


Ma cosa c'entra questo??? Cosa???
Ma hai letto bene quello che scrivevo ? Mi sa di no....
Pazienza, io rimango della mia idea!
[/quote]

Ciao Lollo,

ma cosa fai ascolti solo le classifiche dei network? ;)

Hai mai avuto il piacere di sentirti dire: "mi fate ascoltare quel brano che passate solo voi"? :-*

Hai mai recensito un brano mai trasmesso dai network? :(

L'ascolto della radio locale è proporzionale a quanti brani dei network passa? :o :o :( :(

Posso permettermi una Battuta?
Non è che hai un contratto con le major? :D ;) :D ;) :D

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24/05/2010 14:03 #48201 da Morpheus
oltre ad essere d'accordo con paneL, aggiungo che il mio è certamente un discorso un po' più complesso di quello che può venire fuori dalla replica di lollo.
E' un ragionamento che parte dal progetto editoriale di una radio, poi se vuoi posso fartene centinaia di nomi ma sarebbero solo l'estensione del mio gusto, ragionanado sempre come ascoltatore.
A mio parere una radio locale deve, prima di ogni altra cosa essere "locale" e non scimmiottare il palinsesto di un network. Poi può anche fare la radio da centro commerciale, ci mancherebbe ma che almeno non perda di vista il suo territorio.
Dal punto di vista musicale, per quanto ahimé i tempi siano tristi e bui, parlando a titolo personale ho vissuto a Bologna, città che per molti anni (prima della normalizzazione dei network) aveva una sua precisa o forte connotazione musicale. A bologna girava musica che in altre parti d'Italia non c'era. Le radio più di successo o quelle con maggiore capacità progettuale, questo lo sapevano e lo facevano, conquistandosi grandi ascolti.
Possiamo poi, uscire dal semplice discorso quantitavo e ragionare sulla qualità degli ascoltatori, guardando a titolo d'esempio, quanto succede in america nell'editoria. La pubblicità la si guadagna non coi grandi numeri in edicola ma con la "personalità" dei propri abbonati.
Una radio locale ha, a mio parere questo grande vantaggio... i network che fi fo****o con le loro seghe mentali che si lasciano guidare dalle major che non ne sanno mezza di cosa vuole la gente.
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  • lollo
24/05/2010 14:12 #48202 da lollo

Ciao Lollo,

ma cosa fai ascolti solo le classifiche dei network? ;)

Hai mai avuto il piacere di sentirti dire: "mi fate ascoltare quel brano che passate solo voi"? :-*

Hai mai recensito un brano mai trasmesso dai network? :(

L'ascolto della radio locale è proporzionale a quanti brani dei network passa? :o :o :( :(

Posso permettermi una Battuta?
Non è che hai un contratto con le major? :D ;) :D ;) :D


Non ho contratti con nessuno, la mia storia professionale insegna. Forse tu hai un cattivo rapporto con la musica che piace alla gente?
E cmq ripeto...trovatemi produzioni indipendenti degne di questo nome (a parte quelli di etichette indipendenti cmq ben posizionate sul mercato).
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24/05/2010 14:49 #48203 da

Ciao Lollo,

ma cosa fai ascolti solo le classifiche dei network? ;)

Hai mai avuto il piacere di sentirti dire: "mi fate ascoltare quel brano che passate solo voi"? :-*

Hai mai recensito un brano mai trasmesso dai network? :(

L'ascolto della radio locale è proporzionale a quanti brani dei network passa? :o :o :( :(

Posso permettermi una Battuta?
Non è che hai un contratto con le major? :D ;) :D ;) :D


Non ho contratti con nessuno, la mia storia professionale insegna. Forse tu hai un cattivo rapporto con la musica che piace alla gente?
E cmq ripeto...trovatemi produzioni indipendenti degne di questo nome (a parte quelli di etichette indipendenti cmq ben posizionate sul mercato).


Non ci credo.
::)

La musica che piace alla gente è quella che passano/avano i Network? :( :( :(

Ok, appena ho tempo apro un thread con la richiesta di inserire almeno un nome di cantante o gruppo passato per radio e mai visto nelle classifiche dei network.

Scommetto che Radio Universal, Morpheus, Jonh, Vigò, Primaradio, ecc. sapranno inserire artisti che meriterebbero miglior visibilità.

Lollo il fatto del contratto era una battuta e l'ho pure scritto

Saluti
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  • lollo
24/05/2010 15:22 #48204 da lollo

Non ci credo.
::)

La musica che piace alla gente è quella che passano/avano i Network? :( :( :(

Ok, appena ho tempo apro un thread con la richiesta di inserire almeno un nome di cantante o gruppo passato per radio e mai visto nelle classifiche dei network.

Scommetto che Radio Universal, Morpheus, Jonh, Vigò, Primaradio, ecc. sapranno inserire artisti che meriterebbero miglior visibilità.

Lollo il fatto del contratto era una battuta e l'ho pure scritto

Saluti


Un nome è un conto, te lo posso fare anche io.
Farci 24 ore di programmazione un altro.
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24/05/2010 18:09 #48210 da

Non ci credo.
::)

La musica che piace alla gente è quella che passano/avano i Network? :( :( :(

Ok, appena ho tempo apro un thread con la richiesta di inserire almeno un nome di cantante o gruppo passato per radio e mai visto nelle classifiche dei network.

Scommetto che Radio Universal, Morpheus, Jonh, Vigò, Primaradio, ecc. sapranno inserire artisti che meriterebbero miglior visibilità.

Lollo il fatto del contratto era una battuta e l'ho pure scritto

Saluti


Un nome è un conto, te lo posso fare anche io.
Farci 24 ore di programmazione un altro.


Ciao Lollo,

forse stiamo parlando di 2 cose diverse.

Io mi riferisco alle radio via etere così come previste dalla legge e non a web radio o altre non comprese nell'art. 1 lettera r del Dlg. 177/2005 che recita:

r) “emittente radiofonica” il titolare di concessione o autorizzazione su frequenze terrestri in tecnica analogica, che ha la responsabilità dei palinsesti radiofonici e li trasmette secondo le seguenti tipologie:
1) ”emittente radiofonica a carattere comunitario”, nazionale o locale, l’emittente caratterizzata dall’assenza dello scopo di lucro, che trasmette programmi originali autoprodotti per almeno il 30 per cento dell’orario di trasmissione giornaliero compreso tra le ore 7 e le ore 21, che può avvalersi di sponsorizzazioni e che non trasmette più del 10 per cento di pubblicità per ogni ora di diffusione; non sono considerati programmi originali autoprodotti le trasmissioni di brani musicali intervallate da messaggi pubblicitari o da brevi commenti del conduttore della stessa trasmissione;
2) “emittente radiofonica a carattere commerciale locale” l’emittente senza specifici obblighi di palinsesto, che comunque destina almeno il 20 per cento della programmazione settimanale all’informazione, di cui almeno il 50 per cento all’informazione locale, notizie e servizi, e a programmi; tale limite si calcola su non meno di sessantaquattro ore settimanali;

3) “emittente radiofonica nazionale” l’emittente senza particolari obblighi, salvo la trasmissione quotidiana di giornali radio;


Per quanto previsto al citato articolo non sono previste in nessun caso 24 ore al giorno di musica e per di più SCF.

Comunque a parte il fatto che di nomi posso fornirne più di uno, sono sicurissimo che con l'aiuto di tutti quelli che vorrebbero una programmazione più libera dal music control e/o alternativa si riempirebbero settimane e non solo un giorno.

Poi non dimentichiamo tra gli ultimi a rilasciare liberatoria ma non ultimi in fatto di musica: Francesco De Gregori, Lucio dalla, Renato Zero, Mario Biondi, Paolo Meneguzzi...

E noi ci dovremmo strappare le vesti perche non arriva la liberatoria del nuovo di Gigi D'Alessio?

Buona serata
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  • lollo
25/05/2010 09:36 #48223 da lollo

Ciao Lollo,

forse stiamo parlando di 2 cose diverse.

Io mi riferisco alle radio via etere così come previste dalla legge e non a web radio o altre non comprese nell'art. 1 lettera r del Dlg. 177/2005 che recita:

r) “emittente radiofonica” il titolare di concessione o autorizzazione su frequenze terrestri in tecnica analogica, che ha la responsabilità dei palinsesti radiofonici e li trasmette secondo le seguenti tipologie:
1) ”emittente radiofonica a carattere comunitario”, nazionale o locale, l’emittente caratterizzata dall’assenza dello scopo di lucro, che trasmette programmi originali autoprodotti per almeno il 30 per cento dell’orario di trasmissione giornaliero compreso tra le ore 7 e le ore 21, che può avvalersi di sponsorizzazioni e che non trasmette più del 10 per cento di pubblicità per ogni ora di diffusione; non sono considerati programmi originali autoprodotti le trasmissioni di brani musicali intervallate da messaggi pubblicitari o da brevi commenti del conduttore della stessa trasmissione;
2) “emittente radiofonica a carattere commerciale locale” l’emittente senza specifici obblighi di palinsesto, che comunque destina almeno il 20 per cento della programmazione settimanale all’informazione, di cui almeno il 50 per cento all’informazione locale, notizie e servizi, e a programmi; tale limite si calcola su non meno di sessantaquattro ore settimanali;

3) “emittente radiofonica nazionale” l’emittente senza particolari obblighi, salvo la trasmissione quotidiana di giornali radio;


Per quanto previsto al citato articolo non sono previste in nessun caso 24 ore al giorno di musica e per di più SCF.

Comunque a parte il fatto che di nomi posso fornirne più di uno, sono sicurissimo che con l'aiuto di tutti quelli che vorrebbero una programmazione più libera dal music control e/o alternativa si riempirebbero settimane e non solo un giorno.

Poi non dimentichiamo tra gli ultimi a rilasciare liberatoria ma non ultimi in fatto di musica: Francesco De Gregori, Lucio dalla, Renato Zero, Mario Biondi, Paolo Meneguzzi...

E noi ci dovremmo strappare le vesti perche non arriva la liberatoria del nuovo di Gigi D'Alessio?

Buona serata


Forse tu stai parlando di due cose diverse. A quanto mi risulta la stragrande maggioranza delle emittenti (anche locali) trasmette musica h24 e poco più (problemi loro..).
Non mi strappo le vesti per il nuovo di Gigi D'Alessio, ma nemmeno per la stragrande maggioranza degli artisti citati, tutti con singoli di bassissimo livello, e che non sarebbero mai passati senza aver concesso liberatorie. Piuttosto mi strappo le vesti per Kylie Minogue, gran pezzo. E ce ne sono molti altri tutelati da Scf che francamente trovo allucinante non programmare. La radio si fa per la gente, non per il gusto personale dell'editore o del programmatore. E alla gente non frega nulla della querelle in corso, vuole sentire quello che gli piace. Finchè non impareremo questo l'emittenza locale sarà sempre più in estinzione.
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