SCF sempre meglio......

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17/03/2010 10:40 - 17/03/2010 10:45 #46627 da Morpheus
Risposta da Morpheus al topic Re: SCF sempre meglio......
A Guido Scorza bisognerebbe fare un monumento

punto-informatico.it/2833600/PI/Commenti...la-dei-compensi.aspx

Interessantissima tra i commenti questa vuoi perché conferma quanto spstengo da sempre e cioè, che i normali esercizi commerciali (non pubblici esercizi che sono altra cosa) non solo non debbono pgare per l'art. 73 ma non debbono neppure la siae.:

"Non è dovuto il compenso ai produttori fonografici per l'ascolto di musica nelle sale d'attesa di studi professionali

Con la sentenza n. 2177 del 18 febbraio 2009 il Tribunale di Milano ha deciso che non è dovuto il compenso ai produttori fonografici ex art. 73 della legge sul diritto d'autore n. 633/1941 per l'ascolto di musica di sottofondo diffusa nelle sale d'attesa di uno studio professionale (nel caso di specie SCF Consorzio Fonografici ha chiesto il pagamento dei suddetti compensi a uno studio dentistico provvisto di una sala d'attesa nella quale veniva diffusa musica da un'emittente radiofonica).
Tralasciando la pronuncia sulle eccezioni processuali e preliminari sollevate dalle parti nel corso del procedimento, il Tribunale - in applicazione del principio di primazia della norma comunitaria su quella nazionale - ha interpretato la locuzione "pubblica utilizzazione dei fonogrammi" contenuta nell'art. 73 l.a. sulla base della normativa comunitaria al fine di accordare "una forte tutela dei fonografici".
Si legge nella motivazione che, secondo quanto stabilito dalle direttive 92/100/CEE e 2001/29/CE, "il pubblico rilevante è (...) quello che volontariamente sceglie un luogo per ascoltare musica, non certo i clienti di uno studio dentistico che vi si recano per cure del proprio corpo in orari prestabiliti dal medico e che solo occasionalmente si ritrovano ascoltatori di brani musicali".
Non osta a tale interpretazione la giurisprudenza comunitaria e, in particolare, la sentenza della Corte di Giustizia del 7 dicembre 2006 (causa C-306/05) secondo la quale costituisce atto di comunicazione al pubblico la diffusione di musica nei locali di un albergo, poiché "il termine "pubblico" riguarda un numero indeterminato di telespettatori potenziali" (par. 37) e poiché "bisogna tener conto non solo dei clienti che si trovano nelle camere dell'albergo (...), ma anche dei clienti che sono presenti in qualsiasi altro spazio del detto stabilimento e hanno a loro portata un apparecchio televisivo ivi installato e, dall'altro, occorre prendere in considerazione il fatto che, abitualmente, i clienti di un tale stabilimento si succedono rapidamente. Si tratta in generale di un numero di persone abbastanza rilevante, di modo che queste devono essere considerate come un pubblico" (par. 38).
Il concetto di pubblico inteso come "un numero indeterminato di potenziali telespettatori" è ribadito anche in altre pronunce della Corte di Giustizia (sentenza del 2 giugno 2005 nella causa C-89/04 e sentenza 14 luglio 2005 nella causa C-192/04).
Al termine dell'iter argomentativo sopra sommariamente esposto il Tribunale di Milano ha ritenuto che "la disposizione dell'art. 73 della legge autore, interpretata alla luce dei principi della normativa e della giurisprudenza europea, esclude (...) che sia dovuto un qualsiasi compenso per l'utilizzazione dei fonogrammi comunicati ai clienti in attesa delle prestazioni professionali nello studio dentistico".
In senso conforme si era già pronunciato il Tribunale di Torino (sentenza del 21 marzo 2008, n. 2224) in un procedimento promosso sempre da SCF Consorzio Fonografici nei confronti di un diverso studio dentistico. Nel caso di specie è stata respinta la domanda proposta da SCF poiché - secondo il giudice adito - mancava il presupposto per il versamento del compenso previsto dagli artt. 73 e 73-bis l.a., ossia "la riproduzione musicale in un luogo pubblico o aperto al pubblico", da intendersi come un luogo "accessibile e aperto a tutti, non circoscritto a determinate persone o comunque relativo ad un ambito collettivo".
==============

Stesso principio si può far valere per i locali che non siano pianobar, discoteche, ecc.
Inoltre, se l'incaricato SCF/SIAE/chi per loro entra nel locale, pretendendo compensi o qualunque altra cosa, si ha il diritto di buttarlo fuori, anche facendo a meno di manierismi se dovesse recalcitrare; se l'incaricato viene accompagnato dalle forze dell'ordine, in assenza di mandato di un giudice si può rifiutare (gentilmente) di farle entrare; ed in ogni caso mai nulla è dovuto nonostante fantasiose citazioni di "verifiche tecniche", il rapporto di una persona qualunque non vale nulla, tantomeno è equiparabile ad un verbale di un pubblico ufficiale.

Inoltre, come riportato da altri, esiste la musica Creative Commons.
Certo, l'ignoranza tutta italiota mette a rischio anche il ligio commerciante/professionista che diffonde musica libera da diritto d'autore, siccome chi effettua la verifica è solitamente incapace di effettuare un qualunque distinguo, tuttavia, sempre per il fatto che ciò che conta è il verbale, in quest'ultimo dev'essere specificata la natura precisa della musica diffusa; se sul verbale non è scritto che diffondo lady gaga o i greenday, ma che gli mp3 sul portatile sono stati scaricati da magnatune e/o jamendo, allora non c'è trippa per SCF/SIAE, a costo di andare di fronte ad un giudice, e controdenunciare i denuncianti per danni arrecati a causa di procedimento legale innecessario.
Se poi l'hard disk del portatile è interamente cifrato con truecrypt o luks, allora anche se faccio ascoltare lady gaga, diventa quasi impossibile provare che sono nel tort"
Ultima Modifica 17/03/2010 10:45 da .

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22/04/2010 14:38 #47498 da Paolo F.
Risposta da Paolo F. al topic Re: SCF sempre meglio......
Vorrei segnalarvi questo articolo... forse forse stiamo arrivando ad una soluzione... questo è il primo passo. Salutoni, Paolo F.

www.giornaleradio.info/post/22606003/acc...onnessi-discografici

SIAE e SCF annunciano la firma di un accordo di collaborazione, valido fino al 2012, per la gestione delle attività di raccolta dei diritti connessi discografici, limitatamente all’area delle utilizzazioni di pubblica diffusione di musica registrata. In virtù di tale accordo SCF conferisce a SIAE l’incarico in esclusiva di riscuotere, presso discoteche, discobar e locali analoghi, i compensi per i diritti spettanti ad artisti e produttori, riferiti alla diffusione di musica registrata nell’ambito di intrattenimenti. Tale mandato si affianca a quello che l’AFI, per conto dei produttori associati ,aveva già dall’inizio dell’anno conferito alla SIAE per l’intero comparto dei diritti connessi e che,  in ragione di accordi tra le parti interessate, avrà compatibilità con il mandato della SCF. Nel 2010 infatti SCF continuerà, per contro, a riscuotere direttamente i compensi relativi ai diritti connessi discografici spettanti a tutti i produttori discografici, inclusi quelli associati ad AFI, per la musica d’ambiente diffusa nei pubblici esercizi, alberghi ed esercizi commerciali. L’accordo supera così le polemiche da parte degli utilizzatori  nell’ambito della gestione dei diritti connessi e dà una risposta concreta alla richiesta di chiarezza nel settore della raccolta dei compensi spettanti ai produttori discografici globalmente considerati. “Siamo molto soddisfatti dell’intesa raggiunta oggi con SIAE, protagonista insieme a noi di un accordo che guarda al futuro, verso la creazione di una struttura di collaborazione condivisa, finalizzata all’ottimizzazione dei processi di raccolta”, commenta Gianluigi Chiodaroli, Presidente di SCF Consorzio Fonografici. “Un’intesa dalla forte valenza politica che conferma l’impegno di SIAE e SCF nel ‘fare sistema’ per promuovere l’affermazione di tutti i diritti, nel rispetto e nella valorizzazione dei soggetti titolari, dagli autori ed editori, agli artisti e produttori discografici. Un’alleanza che ci vede uniti da un comune denominatore: educare alla legalità, far crescere nelle imprese utilizzatrici di musica la cultura del rispetto e dei diritti”. “La SIAE ha accolto con piacere il mandato ricevuto da SCF- aggiunge il Presidente della SIAE Giorgio Assumma (foto) – consapevole che il proprio ruolo istituzionale, svolto da decenni a tutela del diritto d’autore, rappresenti garanzia di correttezza, professionalità ed esperienza tali da porsi quale sportello di sicura e indubbia trasparenza nel rapporto tra utilizzatori e titolari dei diritti connessi”.

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22/04/2010 17:10 - 22/04/2010 17:33 #47514 da Morpheus
Risposta da Morpheus al topic Re: SCF sempre meglio......
mmmmmmmh, chissà perché mi puzza come un'intesa anticoncorrenziale o qualcosa che ci va molto vicino. Perplessità
Notizia comunaue interesante che sembra riportare l'orologio indietro di una decina d'anni, anche se in modo parziale.
Ultima Modifica 22/04/2010 17:33 da .

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23/04/2010 10:57 #47524 da
Risposta da al topic Re: SCF sempre meglio......
Ehm, dunque dunque dunque...
Cosa ci sarebbe di positivo?

Ah ecco, forse il fatto che se capita un controllo SIAE a chi non è in regola anche con la SCF vi fanno un cu.... come una capanna??  ;D

Ora voglio proprio vedere come si contesterà il pagamento dell'SCF...

Per forza che la SIAE accoglie con piacere il mandato di SCF... sai quanti dindini entrano....

Della serie... preparatevi a pagare il doppio (ma probabilmente molto di più considerato quanto chiede attualmente SCF) di SIAE perchè probabilmente saranno inclusi anche i diritti connessi che qualcuno ha sempre contestato...

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23/04/2010 15:26 #47527 da Morpheus
Risposta da Morpheus al topic Re: SCF sempre meglio......
In verità, Mirko è ... non so come dire ... vabbé tecnicamente si torna a circa una decina di anni fa quando la SIAE incassava, appunto e come vuole la normativa, nei proventi sia il diritto d'autore che il connesso (art. 73 ovviamente).

Dal 2000 circa, anno della nascita di SCF ... non si sa perché (oddio si sa ma si fa finta) la SIAE smise di farlo in radio, in disco etc etc .... scalando di circa un punto percentuale gli stessi proventi.

Da qui una delle mie tante perplessità perché ovviamente i signori non si limiteranno a "rimettere a posto le cose" dove averle incasinate per anni ma vorranno continuare a fare a modo loro. Pretendendo anche una quota per la'rt. 72 quando anche un ...... qualsiasi sa che una discoteca non si fa copie, anzi proprio non ha neanche i dischi.

Il dubbio sull'intesa anticoncorrenzile è che l'accordo lo fanno per le disco ma sceludono le radio e francamente penso proprio che non si possa fare.
C'è poi il discorso che quelle sono tariffe mica prezzi del mercato libero ... etc etc etc
secondo me ci sarà da divertirsi nei prossimi mesi

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  • Dj Fabbry T
  • Autore
07/05/2010 15:10 #47780 da Dj Fabbry T
Risposta da Dj Fabbry T al topic Re: SCF sempre meglio......
oggi mi è arrivata la solita mail di scf per la richiesta di soldi ovviamente  ( testo che vi allego al post) però questa volta c'è una cosa diversa e volevo un parere da voi per sapere quanto è giusto il mio ragionamento:
in precedenza e come è ovvio che sia, dato che scf non ha i dati dell'intestatorio della licenza, la mail era intestata alla radio stessa ovvero al nulla legalmente parlando, oggi invece la mail l'ho ricevuta su indirizzo che non è associato alla radio e per altro era direttamente intestata a me...
ho cercato di capire come mai e dopo aver  visionato l'indirizzo che avevo comunicato a siae, totalmente diverso, mi si è accesa la lampadina e sono andato a controllare il who is del dominio del sito della radio e tac il tutto combaciava...

questi signori sono andati a risalire ai miei dati personali in questo modo.. secondo voi è legale? dovrei contestare o come al solito faccio finta di niente? considerate che ora avendo controllato il whoo is hanno tutti i miei dati!
mi affido soprattutto a te morpheus dato che per molte questioni la pensiamo allo stesso modo!

TESTO DELLA MAIL

Alla gentile attenzione del signor Tripaldi

Egregi Signori,

abbiamo riscontrato che la vostra web radio  “radio byte network” mette a disposizione del pubblico  musica appartenente al Repertorio discografico tutelato da SCF- Consorzio Fonografici senza aver sottoscritto contratto di Licenza con quest’ultima.

Per una migliore chiarezza, Vi ricordiamo che Siae gestisce e tutela i diritti degli autori delle composizioni musicali, sia che esse siano eseguite dal vivo sia che esse siano state riprodotte su supporti suono.

SCF invece gestisce e tutela i diritti degli artisti interpreti ed esecutori e dei produttori fonografici titolari delle registrazioni discografiche. La registrazione discografica non va mai confusa con la composizione musicale anche se entrambe sono protette dalla medesima legge sul diritto d’autore.

Vi ricordiamo che, al fine di operare nel rispetto delle norme vigenti nel campo del Diritto d’Autore, è necessario regolarizzare la vostra posizione sottoscrivendo un contratto di Licenza con SCF- Consorzio Fonografici.

Al fine di una miglior comprensione degli obblighi di legge ai quali sono chiamati a rispondere tutti gli Editori Televisivi e Radiofonici  che,  all’interno del proprio palinsesto,  fanno uso di “Registrazioni Musicali” , vi sottoponiamo la seguente nota:

Cosa sono i diritti connessi discografici? Quali attività riguardano (duplicazione, diffusione...)?

I diritti connessi discografici sono poco conosciuti e spesso sono oggetto di fraintendimento o confusione con il diritto d'autore. Esiste invece una differenza fondamentale tra la composizione musicale, più comunemente chiamata "canzone", e la registrazione, cioè l'incisione della composizione musicale su un supporto materiale.

Si tratta di due beni diversi tutelati dalla Legge sul Diritto d'Autore (LDA n. 633/1941 e successive integrazioni) con due diritti diversi. Il diritto d'autore tutela l'opera musicale, ed il relativo compenso viene corrisposto all’autore della composizione (musica e/o testo) e all’editore del brano. I diritti connessi al diritto d'autore riguardano, invece, le registrazioni, ed i relativi compensi vengono corrisposti al produttore fonografico della registrazione, e all'artista che ha prestato la propria interpretazione all'incisione.

La LDA, agli artt. 73 e 73bis, riconosce ai produttori discografici e agli artisti interpreti ed esecutori un compenso per la pubblica diffusione di musica registrata, anche senza scopo di lucro. L’art. 72 stessa legge attribuisce, inoltre, ai soli produttori discografici il diritto esclusivo di autorizzare la duplicazione e la messa a disposizione del pubblico, anche via internet, delle registrazioni musicali, anche quando tali attività vengano effettuate con la sola finalità della loro successiva comunicazione al pubblico (Radio, TV, Streaming, etc.).

I diritti discografici sono volti quindi a tutelare il lavoro svolto dal produttore discografico, che impegna risorse economiche per incidere e vendere il prodotto musicale, e dall'artista interprete esecutore per l’apporto creativo alla registrazione.

Chi vuole trasmettere musica registrata (canzoni o videoclip) via Radio e  TV analogiche, satellite, digitale terrestre, telefonia mobile, Internet, etc., deve quindi acquisire dai produttori discografici l’autorizzazione alla riproduzione, e deve versare a costoro e agli artisti interpreti esecutori un compenso per la diffusione.
Per facilitare l'adempimento degli obblighi di legge, le case discografiche hanno costituito SCF - Consorzio Fonografici, che provvede alla raccolta dei compensi anche presso le imprese che gestiscono emittenti radio-tv ed alla loro successiva distribuzione ai produttori discografici ed agli artisti interpreti ed esecutori (tramite l’IMAIE – Istituto Mutualistico Artisti Interpreti Esecutori, o ad altro istituto o ente nazionale o internazionale cui competa la gestione dei relativi compensi).

SCF è un Consorzio tra imprese, al quale aderiscono oltre 300 produttori discografici, che complessivamente rappresentano più del 96% della produzione discografica nazionale ed internazionale pubblicata in Italia.

In una recente sentenza della Corte di Cassazione (Sezione III penale, Sentenza 8 giugno 2007 – 13 luglio 2007 n. 27074), è stata definitivamente delineata la distinzione tra “Diritti D’autore” e “Diritti Discografici Connessi”. La sentenza ha sancito quanto segue:  “Le attività di intermediazione dei diritti connessi sono in regime di libera concorrenza ed i titolari dei relativi diritti possono decidere di agire o individualmente o collettivamente, per il tramite di enti collecting, come la SCF, ovvero hanno facoltà di demandare la tutela di quei diritti alla SIAE che agirà in tal caso in base ad apposite convenzioni con altre società o soggetti costituiti per amministrare questi diritti (SCF, AFI, IMAIE, etc.).”

In particolare, viene circoscritto l’ambito del monopolio e dell’esclusiva di SIAE, limitati al solo “Diritto D’autore”, senza alcuna ingerenza nell’ambito dei “Diritti Discografici Connessi”.

La stessa sentenza riconosce la legittimazione attiva di SCF nella gestione dei Diritti Discografici.

Infine, viene affermata  l’illiceità penale della condotta di chi abusivamente riproduce e utilizza le registrazioni senza il consenso di SCF.

Per vostra utilità, Vi segnaliamo che il testo integrale della suddetta sentenza è disponibile sul sito www.scfitalia.it

Alla luce di quanto premesso, Vi preghiamo di voler prendere contatto con il nostro Ufficio Gestione Diritti TV e Radio al seguente numero di telefono:

02 46547545 o di inviare una e-mail  al seguenti indirizzo:

marcello.auciello@scfitalia.it 

e ciò entro 15 giorni dal ricevimento della presente.

Vi significhiamo, inoltre che, decorso inutilmente tale termine, la pratica relativa alla Vostra posizione verrà consegnata, per prosecuzione di competenza, al nostro Ufficio Legale.

Certi di poter contare sulla Vostra attenzione e in attesa di un cortese cenno di riscontro, con l’occasione Vi porgiamo i migliori saluti.



Marcello Auciello

Ricerca e Sviluppo Multimedia

SCF Consorzio Fonografici

Via Leone XIII, 14 - 20145 - Milano

Tel. +39 02 465475.45  Fax +39 02 465475.00

marcello.auciello@scfitalia.it - www.scfitalia.it

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  • John
08/05/2010 10:09 - 08/05/2010 10:53 #47785 da John
Risposta da John al topic Re: SCF sempre meglio......
beh, sono gentili! Ti hanno fatto "una proposta che non potrai rifiutare!" Che vuoi di più?  :'(
Ultima Modifica 08/05/2010 10:53 da .

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09/05/2010 09:51 #47792 da Morpheus
Risposta da Morpheus al topic Re: SCF sempre meglio......
Ti ringrazio Fabbry per la fiducia, spero di meritarla.
Come al solito le "offerte commerciali" della scf danno sempre molti spunti di discussioni che però lascerei stare per non perdersi nel labirinto di queste str...... aordinare considerazioni, a parte una o due.
Sulla privacy, non saprei dirti con certezza, butto li un apio di elementi. Per quanto ne so, per proposte il tuo indirizzo può pure essere preso da whois, significa che lo hai mantenuto pubblico ma può essere usato per la richiesta di contattrti, senza però utilizzare il trucco della richiesta con già annessa la "proposta". Per quello che ne so, quella è una mail sanzionabile dall'Autorità (una multa di circa 500 euro). C'è però da aggiungere che il nostro governo dei miracoli, tra le prime sue preoccupazioni, ha cancellato la nostra difesa contro le telefonate pubblicitarie dei call center, per cui oggi come oggi, avere un telefono in casa è un po' come starsene a 90° e le mani legate. Quello che non so dire è se ciò vale anche per le lettere.

Il testo però, come detto, contiene molte str....ardinari spunti. Due secondo me su tutti e su cui vale la pena ragionare. Lasciamo stare la sentenza tanto citata che parla d'altro, i produttori sono liberi si farsi rappresentare anche da mia nonna se lo ritengono, la sostanza è altra.

L'art. 72 e l'art. 73 sono due cose diverse. In ipotesi trasmettendo un brano di cui NON HO eseguito la riproduzione, non sono tenuto a sottoscrivere l'autorizzazione prevista dall'art. 72. Esiste, poi una articolo di legge che permette alle imprese radiofoniche (e purtroppo una web-radio questo non è perché non fa radiodiffusione) di effetture senza alcuna autorizzazione, copia funzionale alle proprie esclusive esigenze tecniche da distruggere dopo l'uso.
L'art. 73 (l'uso del disco) non ha per oggetto un'autorizzazione.
La mia personale conclusione è che, "usando" il solo art. 73, sono conscio del fatto che sarà riconosciuto all'avente diritto un compenso per questo uso ma non attraverso un'autorizzazione, ne dietro contratto di licenza.
Il compenso è compreso (o dovrebbe esserlo) nei proventi che l'utente versa alla SIAE che per effetto dell'art. 180 è l'ente monopolista al rilascio delle relative licenze d'uso (per le web radio, l'art. 16 la comunicazione al pubblico), all'incasso e alla ripartizione.

Per cui sì, potresti cestinare la missiva, in attesa di qualcosa di più sostaznioso. E intanto e non oppure, spedire la stessa ad un avvocato o ad una associzione di consumatori o all'attenzione di una qualche parlamentare sensibile all'argomento.

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  • Dj Fabbry T
  • Autore
09/05/2010 10:41 #47793 da Dj Fabbry T
Risposta da Dj Fabbry T al topic Re: SCF sempre meglio......


Il compenso è compreso (o dovrebbe esserlo) nei proventi che l'utente versa alla SIAE che per effetto dell'art. 180 è l'ente monopolista al rilascio delle relative licenze d'uso (per le web radio, l'art. 16 la comunicazione al pubblico), all'incasso e alla ripartizione.


grande sapevo che avresti concordato con me!
nel senso io rimango fedele alla legge primaria ovvero che siae è unico monopolista italiano per la riscossione di SOLDI e che deve essere poi siae a ripartirli ai discografici. nessuno dice che sia siae che debba rappresentarli, ma deve essere siae a raccogliere i soldi!
se io vado dritto con questa convinzione a mio avviso nessuno mi potrebbe dire niente...
anche se loro giocano molto con le parole, se leggi la loro mail sembra che quasi siano più potenti di siae  :o ma credo che si debba resistere.. per altro ribadisco che non è neanche un documento ufficiale come una raccomandata o una posta certificata come fanno a dire che mi sia arrivata? e poi potrei anche contestare il metodo di ricezione e acquisizione dei dati..

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  • studio24
10/05/2010 17:52 #47813 da studio24
Risposta da studio24 al topic Re: SCF sempre meglio......
Ciao a tutti, 
alla luce di tutto sembra che ormai alla riscossione del diritto connesso sarà data delega
alla SIAE,  dunque prossimamente aspettiamoci di trovare il "pedaggio" per la musica
un pò più caro! ;D

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11/05/2010 07:56 - 11/05/2010 09:15 #47829 da Morpheus
Risposta da Morpheus al topic Re: SCF sempre meglio......
La convenzione non riguarda le radio così come altri, si riferisce solo ai locali, da qui il mio dubbio sulla pratica anti-concorrenziale.
Non sarebbe la prima volta che la SIAE incappa nel giudizio dell'antitrust.

E questa è la prima perplessità, la seconda è proprio sulla legittimità della richiesta per la duplicazione.
Io penso che sia già più che sufficiente l'autorizzazione dell'autore (SIAE, quindi) il quale è il "primo" ed unico detentore del diritto di riproduzione che lo concede per copie che NON andranno in distribuzione, ne saranno cedute a nessuno in nessun modo. Che anzi, andranno distrutte una volta conclusa la loro funzione tecnica. La copia su cui il produttore ha esclusività è quella relativa al suo disco o analogo e ciò che la radio produce ma non solo la radio, in termini di copia è "altra cosa" su cui il produttore non ha diritto.
Ultima Modifica 11/05/2010 09:15 da .

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  • homer
11/05/2010 20:32 #47844 da homer
Risposta da homer al topic Re: SCF sempre meglio......
Vorrei comunque rassicurare un po' l'amico Fabbry. Concordo che il contenuto della mail è "minaccioso" ma di un principio legale sono sicuro: finchè non arriva una raccomandata a.r.  .. le mail, come le parole, le porta via il vento.

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