http://www.mp3fiesta.com

ma cosa c'entra se artisti italiani non ci sono se il rapporto commerciale è tra lo shop e l'etichetta!!! Lo shop non vende le opere ma il prodotto che ne deriva e che è in mano alle etichette che ne sono "padrone". Su e-music trovi MIna e Celentano su edizioni di etichette che hanno ricevuto il permesso di incidere le opere. La commerciliazzazione che ne fanno dipende da loro e dagli accordi presi eventualmente da altre etichette.
Se PER IPOTESI, "Azzurro" di Paolo Conte interpretata da Celentano è stata ceduta per la riproduzioone alla RCA, ella avrà il controllo esclusivo sul prodotto fonografico (fisco o liquido che sia). Se l'etchetta "Bingo Bongo" volesse produrre una compilation dei successi interpretati da Celentano, contatta la RCA per la licenza la quale, magari con limitazioni di terrirorio, ad esempio, o altre clausole possano entrare in questa contrattazione tra PRIVATI, concede per quello specifico prodotto, il permesso a "Bingo Bongo Records" la produzione della compila dedica a Celentano.
Dopo di che la Bingo Bongo commercializza il suo prodotto pagando un quota ics all'autore per ogni copia riprodotta o scaricata nel caso del downloading e questo succede proprio grazie a quegli accordi che intercorrono tra le varie "siae" del pianeta.
Il fatto poi che su e-music non ci sia la Puah...sini per quanto mi riguarda è un valore aggiunto ad un servizio che soddisfa i miei insidacabili e personali gusti musicali.

Certo che se Gianni sta dietro a voi due, non mi pare riesca ad avere le informazioni certe che sperava di avere. Scusatemi, eh, ma se dovete continuare a bisticciare, perché magari non lo fate in privato e poi ci comunicate la tregua?  ;D

Per quel che mi riguarda, ti assicuro che non ho intenzione di litigare ma se mi si sposta la questione sul personale, mi girano i ... beh, s'è capito.
A questo punto mi eclisso e vi lascio liberi. Ho detto la mia, Morpheus la sua e quindi chiudiamo la questione con le nostre rispettabilissime e personali idee in merito. 

Nulla Morpheus, tu parli di etichette io di siae (altri diritti) e non ci capiamo. Mollo perchè continuare sarebbe inutile e dannoso per il forum. Con stima. 

Ricambio ma non è colpa mia se non conosci la logica che regola quelle cose... quando l'avrai chiara, ed intendo in modo obiettivo, un lettura asettica dei percorsi, allora se ne potrà riparlare.

Certo che se Gianni sta dietro a voi due, non mi pare riesca ad avere le informazioni certe che sperava di avere. Scusatemi, eh, ma se dovete continuare a bisticciare, perché magari non lo fate in privato e poi ci comunicate la tregua?  ;D Sto scherzando...ma neanche tanto!!!!

Lo scontro va benissimo (un forum serve anche per questo), l'importante è non offendersi e andare sul personale per il resto trovo molto utile tutte le informazioni lette anche se comunque è un argomento molto complesso, ho messo qualcosa in mano ad un avvocato amico ma nemmeno lui sembra trovare la verità a tutto questo, lui insiste dicendomi che avendo una ricevuta dell'acquisto sono in regola e posso dimostrare la loro legalità.

è fuor di dubbio che possono tornare molto utili le ricevute, anche se, a mio parere, non provano la leggittimità dell'acquisizione. è la licenza dell shop che conta.
la nostra legislazione, molto brevemente, ci dice che un acquisizione è legittima quando la fonte è legale. possiamo quindi, detenerla e usarla legittimamente.
il riferimento sull'acquisizione, non è ovviamente verso l'opera ma verso il suo supporto fonografico quale che sia.
Lo shop infatti n on vende l'opera ma il prodotto discografico e il suo possesso che è esattamente ciò che noi acquistiamo. Lo shop, per dirla con altre parole ancora, con il servizio di downloading acquisisce il diritto alla riproduzione dell'opera (alla moltiplicazione in copie, cioè) che in questo caso specifico si ha ogni volta viene scaricata la traccia.  La legittimazione all'azione avviene grazie all'autorizzazione delle, chiamiamole tutte allo stesso modo per comodità, "SIAE" preposte al rilascio.
Nello specifico in Italia, per ottenere la licenza di riproduzione meccanica o di multimedialità, occorre avere il consenso del titolare del diritto di riproduzione per la distribuzione (la casa discografica per farla breve). Così accade in grandissim parte del mondo, in Russia è differente.
Nella pratica il richiamo al proprio numero di licenza delle "SIAE" del proprio paese è sufficiente perché, la logica procedurale vuole che eventuali presupposti e requisiti siano in possesso e siano già stati espletati, altrimenti non ci potrebbe essere autorizzazione.
Nel processo amministrativo, cioè, se volessi ottenere un'autorizzazione per svolgere legittimamente un'attività, dovrei possedere e presentare presupposti e requisiti in mancanza dei quali non mi può essere rialsciata l'autorizzazione.

Lo scontrino ci dice solo  che abbiamo ottenuto un servizio fiscalmente corretto, non può dirci se l'acquisizione è dal punto di vista dei diritti d'autore, legittima.
Del resto, per fare un esempio, io potrei avere un banchetto di vendita abusivo (senza licenza di vendita cioè, perché chessò scaduta o ritirata) dove però potrei rilasciarti lo scontrino fiscale o la fattura. Fiscalmente tutto bene ma dal punto di vista della legittimità, no