Che fine hanno fatto le webradio personali???

  • lollo
21 Déc 2010 10:27 #53399 par lollo
Réponse de lollo sur le sujet Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???

Ottimo grazie.
Vorrei segnalare che sul sito della WRA è comparsa questa notizia:
"Convenzione Siae - WRA "

www.wra.it/ultime/convenzione-siae-wra.html


Che a quanto pare....non sono le stesse cose chieste da Rea....

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21 Déc 2010 10:39 #53400 par alvin
Réponse de alvin sur le sujet Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???
No, infatti sto aspettando di sapere se ci sono novità per sapere come muovermi.

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  • Dj Fabbry T
21 Déc 2010 16:35 #53415 par Dj Fabbry T
Réponse de Dj Fabbry T sur le sujet Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???
bah a parte lo sconto.. non ci vedo niente di conveniente.....

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21 Déc 2010 17:51 #53417 par newradio srl
Réponse de newradio srl sur le sujet Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???
Per il comunicato REA a riguardo Vi invito ad attendere ancora qualche ora.
Roberto

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22 Déc 2010 14:42 #53436 par alvin
Réponse de alvin sur le sujet Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???
Mi è giunta voce che a metà gennaio uscirà il regolamento AGCOM...

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22 Déc 2010 16:51 - 22 Déc 2010 16:57 #53437 par newradio srl
Réponse de newradio srl sur le sujet Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???
LICENZA SIAE 2011  INACCETTABILE PER LE WEB RADIO ITALIANE

Pare che nei giorni scorsi la SIAE abbia sottoscritto onerosi termini economici e normativi per il rilascio della licenza alle Web Radio 2011 nonostante l’invito della REA a consentire l’accesso alla licenza a tutti gli operatori, grandi e piccoli, applicando tariffe talmente “oneste” ed “eque”  da garantire, da una parte, il diritto costituzionale alla “libertà di espressione” e, dall’altra, di scoraggiare la “pirateria musicale”. Infatti la somma da versare alla SIAE per ottenere la licenza,  che da 240 passa a 480 euro,  oltre che essere esagerata rispetto alle reali possibilità di sfruttamento (insignificante) delle opere protette, è estremamente pericolosa ai fini della prevenzione della “pirateria musicale” .  Oltre tutto, la SIAE, nel disporre le nuove tariffe avrebbe dovuto tener conto dell’articolo 32 bis, comma 3 del Testo Unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici sulla “Protezione dei diritti d’autore” il quale attribuisce all’Autorità il compito di emanare “le disposizioni regolamentari per rendere effettiva l’osservanza dei limiti e divieti..” per trasmettere, ritrasmettere o mettere a disposizione degli utenti, su qualsiasi piattaforma le opere tutelate. Tra i limiti citati dalla legge sono compresi anche termini, modalità e condizioni tariffarie che la SIAE non può eludere. La REA ha richiamato la SIAE al rispetto della Legge chiedendo il rinvio del rinnovo delle licenze al 30 aprile 2011 e comunque fino all’emanazione della Delibera dell’Autorità, ma com’è stato già detto, pare che abbia “monopolisticamente” deciso di procedere ugualmente. Ovviamente, sul piano dei diritti di tutela e delle relazioni sindacali, la questione sarà portata avanti dalla REA anche davanti alla Commissione Permanente del Diritto D’Autore e dell’Antitrust per la parte che riguarda l’abuso di posizione dominante. A proposito dell’abuso di posizione dominante, pare che la SIAE, senza aver interpellato la REA,  abbia sottoscritto una convenzione con la sedicente associazione WRA, promettendo ai suoi presunti associati uno sconto del 7,5% sulle tariffe 2011.  Non si comprende quali siano i fini  della WRA, ma certo è che continua a sottoscrivere convenzioni di tutti i tipi offrendo così “comode” coperture a soggetti dichiaratamente nemiche delle emittenti quali, ad esempio,  la SCF. Forse, la WRA, non sa che le emittenti Web associate alla REA godono di un rimborso del 10% su quanto versato alla SIAE per il diritto d’autore.  Pertanto, da parte della WRA, giustificare le onerose tariffe SIAE, con il vacuo beneficio dello sconto del 7,5% è ingannevole. Per far fronte a tale incresciosa quanto avventata posizione della SIAE, la REA ha deliberato:

1. di esporre denuncia all’AGCOM e al Comitato Permanente Diritto Autore contro le condizioni economiche e normative di Licenza SIAE riservate alle Web radio;
2. di esporre denuncia all’ANTITRUST contro la SIAE per abuso di posizione dominante;
3. di invitare nuovamente la SIAE  a  rinviare i termini della licenza  al 30 aprile 2011 e comunque fino alla emanazione della Delibera dell’Autorità in tema di tutela del Diritto d’Autore previsto dalla Legge;
4. in attesa del pronunciamento delle Autorità presso le quali saranno depositate le denuncie, per non rischiare di cadere nella illegalità , si consiglia a tutte le emittenti Web, di richiedere direttamente alla SIAE la licenza 2011 senza la convenzione WRA.  
5. alle emittenti associate REA verrà riconosciuto il rimborso del 10% sulla tariffa pagata alla SIAE previo invio in fax della copia della ricevuta di pagamento allo 06.9570419 indicando le coordinate bancarie;

Le emittenti associate REA, oltre a beneficiare del 10% di rimborso sulle tariffe SIAE, quindi  superiore al 7,5% della convenzione WRA, godono della tutela sindacale presso gli enti privati e istituzionali (SCF, Autorità, Ministeri, ecc), dei servizi gratuiti di consulenza legale, amministrativa, tecnica, iscrizione Registro Operatori Comunicazione, domanda di licenza per fornitori di contenuti Radio Digitale Terrestre, pratiche presso l’editoria radiotelevisiva.

Per eventuali chiarimenti e informazioni scrivere a info@reasat.it o telefonare allo 06.9570419 . 333.7169450

San Cesareo, 22 dicembre 2010

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Dernière édition: 22 Déc 2010 16:57 par .

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  • Auteur du sujet
22 Déc 2010 17:05 #53440 par
Salve brando,

è possibile sapere in quali termini REA concede un rimborso del 10% della tariffa SIAE?

Ciò è frutto di un accordo REA - SIAE oppure è una parte della quota che un associato è obbligato a pagarvi per essere socio??

A quanto ammonta la cifra richiesta alle webradio personali per associarsi alla REA?

Credo siano tutti punti che in un'ottica di chiarezza e trasparenza vadano spiegati.

Grazie.

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22 Déc 2010 19:11 #53445 par newradio srl
Réponse de newradio srl sur le sujet Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???
Non esiste attualmente un accordo SIAE-REA. Questo perchè la REA negli incontri con la SIAE non ha richiesto uno "sconto" ma di cambiare completamente la posizione del diritto di autore nei confronti delle nuove tecnologie, come oltretutto richiesto dalla delibera AGICOM di prossima uscita.
Per questo percorso è necessario più tempo, ma i risultati saranno di altro valore.
Gli associati REA come webradio versano una quota di 200 € annuali che li copre di tutte le agevolazioni che puoi leggere nel comunicato.
Ma attenzione! : Nessuno sta obbligando e richiedendo alle webradio di associarsi. Chi si associa ha indubbiamente dei vantaggi che vanno oltre al 10% di rimborso della licenza, ma non è questo l'obbiettivo primario. Quello che si vuole far capire è che racimolando un 7.50% di sconto non si è ottenuto nulla dal punto di vista associativo. intanto si è solo ulteriormente avvallato il raddoppio di una tariffa deciso in modo UNILATERALE dalla SIAE.
Quindi la REA andrà avanti sulle sue posizioni per ottenere nei prossimi mesi risultati che andranno a vantaggio sia degli associati e non. Essere associati porta beneficifi che possono andare ben oltre che la battaglia riguardante la SIAE. Ma questa è una libera scelta di ogni singola emittente. L'obbiettivo è quello di ottenere una regolamentazione SIAE più equa e giusta per tutti, come del resto richiede espressamente l'autorità che invece ha dimostrato una sensibilità in materia molto più profonda rispetto a SIAE.

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  • Auteur du sujet
22 Déc 2010 21:12 #53449 par
cioè io oltrea versare 480 euro a siae verso 200 euro a rea, la quale mi rimborsa 48 euro...
REA: 480+200=680-48=632
WrA: 480-36 (7.5%)=444

Rea ma a chi vuoi prendere in giro? Brando mi meravigli, nel forum tutti di descrivono come persona seria, onesta e coscenziosa, evidentemente nn sei molto bravo in matematica.
Questo post ti è servito solo per buttare fango su WrA che non chiede un centesimo agli associati e magari uno "sconticino" lo ha strappato... ,
rea, mi sembra, chiede solo di METTERSI IN REGOLA con siae... e poi ti hiede 200 euro per associarti... ahhhh dimenticavo POI ti restituisce il 10%

A me sembra una presa in giro...

Stefano Forino

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  • homer
22 Déc 2010 21:39 #53451 par homer
Réponse de homer sur le sujet Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???
Sai Stefano, ognuno ha diritto alle proprie opinioni e tutte vanno rispettate.

Se non ricordo male wra (ma chiedo scusa se mi sbaglio) è stata quella che ha portato a scf il pacchetto di tutte le radio di cui aveva delega (divulgando i loro dati) con i relativi recapiti dei responsabili (senza chiedere la loro opinione o il loro consenso) allo scopo di proporre una "convenzione".

Lo "sconticino" che tanto ti gratifica viene concesso in cambio del ruolo di "controllore" (se leggi bene) che siae delegherà a wra che si impegnerà a far ripettare strettamente (pena sanzioni) le clausole vessatorie della nuova licenza alle web radio che rappresenta.

Personalmente, mi complimento con Rea e con Brando per la strada intrapresa di puro diritto amministrativo

di esporre denuncia all’ANTITRUST contro la SIAE per abuso di posizione dominante 

che avevo indicato come percorso legale all'inizio della questione

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22 Déc 2010 21:54 #53452 par Morpheus
Réponse de Morpheus sur le sujet Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???
attenzione che all'antitrust  per il presunto abuso, la siae c'è già stata e ha vinto, è una delle cose (ce ne sono altre) che infatti non capisco nel discorso di rea.

mi associo però al plauso e all'amirazione per brando per il suo impegno

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22 Déc 2010 23:15 #53456 par newradio srl
Réponse de newradio srl sur le sujet Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???
X Stefano (Crediradio),
la tua risposta è comprensibile ed in effetti, facendo i conti, non c'è realmente una convenienza se uno non è già socio.
Ma nessuno sta dicendo alle webradio di iscriversi in REA per lo sconto del 10%.
Questa è una comunicazione dovuta a quelle webradio che già sono iscritte all'associazione.

Il messaggio è un altro: assecondare la convenzione con la WRA significa accontentarsi di uno sconticino e poi ritrovarsi "controllati" da un'associazione che invece di intraprendere una causa di diritto sindacale per le webradio, propone solo degli accordi di "sconto".
Se una webradio non vuole associarsi REA, non vuol dire che non potrà più avanti beneficiare di una licenza completamente nuova che la REA e le autorità andranno a discutere con SIAE. Sinceramente credo che valga la pena non risparmiare il 7,50% e non dare peso a chi non ha fatto nulla per le radio in una prospettiva più a medio lungo termine.
La WRA in questi anni è stata l'unica associazione non istituzionale, che si è mossa interessandosi del settore webradio e di questo non possiamo che darne merito per alcune cose che ha ottenuto. Ma è anche vero che se molte webradio oggi pagano SCF, è a causa di un accordo WRA che ha contribuito a diffondere nominativi e a "legittimare" la SCF agli occhi di molti al pagamento della loro quota. L'AGCOM è scesa in campo e ha chiesto delle cose ben precise alla SIAE ed in particolare un nuovo piano di regolamentazione del diritto d'autore nei confronti delle nuove tecnologie sul web. Andare a contrattare uno sconto è riduttivo. Anche a REA è stato proposto la stessa riduzione nella riunione del 7 dicembre ma noi l'abbiamo rifiutata, proprio perchè ci interessa raggiungere un altro traguardo e non il 7.50% di sconto.
Inviterei a leggere meglio il comunicato e saltare completamente la parte relativa agli sconti.
Tra le righe ci sono cose importanti, che saranno argomento di discussione ferrata nei prossimi mesi tra l'autorità e la SIAE stessa. Una associazione deve discutere e arbitrare ben altro che uno sconto misero.
Una webradio attualmente paga alla SIAE un importo che in proporzione è quasi 10 volte quello che una radio in FM versa per essere in regola.
Vi sembra una cosa giusta? Eppure le emittenti FM fatturano certamente più soldi. Le webradio non solo non fatturano...  hanno solo spese. Il mercato è inesistente al momento. E questo è solo uno degli esempi di assoluto sbilanciamento del trattamento che pesa sulle webradio nei confronti delle emittenti FM.
Non credete che sia giunto il momento di voltare pagina? I benefici di una trattativa EQUA saranno a vantaggio di tutti e non solo delle associate REA.
Associarsi REA è un passo ulteriore, per ottenere tanti altri servizi, che probabilmente, al momento, per la maggior parte delle webradio piccole non sono assolutamente necessari.

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