ISOFREQUENZA

  • azzurrapalermo
07/01/2009 19:41 #34771 da azzurrapalermo
Risposta da azzurrapalermo al topic Re: ISOFREQUENZA
ciao adriano,perfetto se vieni in sicilia ti aspetto non ti scordare di farti vivo che dobbiamo fare un paio di chiacchere e di affari vari ed eventuali
il mio num 3472256740
ciao
sasa' taibi.

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  • Autore
07/01/2009 20:50 #34774 da
Risposta da al topic Re: ISOFREQUENZA
Ciao Adriano, se vieni a Palermo chiama 320.40.60.652 maurizio manetti...ti porto pure a pranzo....:)

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  • Autore
08/01/2009 18:18 #34800 da
Risposta da al topic Re: ISOFREQUENZA
Grande Adriano... dato che fioccano gli inviti di ritorno dalla sicilia prendi la nave fino alla campania che qui un come te serve sempre!!!!

Ciao

Mario 

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  • Autore
10/01/2009 07:12 #34832 da
Risposta da al topic Re: ISOFREQUENZA
Confesso essere incuriosito da questa "querelle" e da quanto bolirebbe in pentola sull'isofrequenza, anche perchè ho scritto da poco un articolo di prossima pubblicazione dove si ipotizza un riassetto dell'FM in base all'applicazione dell'isofrequenza nella speranza di eliminare le infinite situazioni interferenziali e liberare spazi nella caotica banda FM italiana (fantascienza...?).
Ho apprezzato molto la competenza di Adriano e non dubito della sua serietà, però non posso fare a meno di condividere almeno in parte alcuni dubbi del "romantico" interlocutore, partendo dal presupposto che su una linea di punti equidistanti dalle 2 postazioni (o spostata con delay) e oscillatori di determinate caratteristiche è possibile ottenere la giusta fase, mi domando però come sia possibile ottenerla anche per ascoltatori a molti km di distanza tra di loro dove per ognuno di essi necessiterebbero nello stesso istante fasature di partenza di uno dei segnali molto diverse, teoricamente necessiterebbe che lo stesso Tx trasmetta con fase diversificata a seconda delle direzioni e delle distanze, non vedo bene (almeno per ora) come questo sia attuabile, ma c'è cmq una prima volta per tutto ciò che è scientificamente possibile.
Forse ci si potrebbe avvicinare a quanto sopra almeno per impianti con direz di puntamento parallele se uno dei 2 sistemi fosse composto da 3 radiatori o cortine ben separati radioelettricamente e molto direttivi,  puntati e fasati diversamente a seconda della zona di interazione con il 2 impianto.
L'isofrequenza perfetta a parer mio necessiterebbe dell'introduzione di un circuito di rifasamento nei ricevitori (per intenderci tipo quelli usati nei relay OM per anullare il fading) associato ad un GPS oppure a un discriminatore in grado di rilevare le fasi dei 2 segnali, non credo nessuno intenda per ora costruirlo e non sarebbe nemmeno economico... attendo gli sviluppi con curiosità

un saluto a tutti

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  • Autore
10/01/2009 14:14 #34843 da
Risposta da al topic Re: ISOFREQUENZA
Confesso essere incuriosito da questa "querelle" e da quanto bolirebbe in pentola sull'isofrequenza, anche perchè ho scritto da poco un articolo di prossima pubblicazione dove si ipotizza un riassetto dell'FM in base all'applicazione dell'isofrequenza nella speranza di eliminare le infinite situazioni interferenziali e liberare spazi nella caotica banda FM italiana (fantascienza...?).

No Dan , nessuna fantascienza, peccato però che viviamo nell'unico paese al mondo dove mai NULLA DI POSITIVO è stato fatto nel corso della storia della radiofonia privata, almeno in materia di pianificazione o meglio assegnazione delle frequenze .
Il mio rammarico sarà quello di vedere questa tecnologia utilizzata in Italia dai soliti sciacalli per "ottimizzare" (LEGGASI "SPIANARE I PICCOLI") le proprie frequenze ed accendere un milone di gap filler .
Tutti ci aspettiamo qualche cosa dal Min Com ( mi piace chiamarlo ancora così....) ma penso che l'assegnazione delle frequenze , in Italia , sia FANTASCIENZA.... vedremo....magari oltre alle Madonne che piangono sangue , un miracolo radioelettrico ci salverà.
Non dimentichiamoci, Marconi è stato costretto a brevettare la sua invenzione all'estero , e che in Italia il primo "Impiantone" installato da Guglielmino bello  è stato quello della radio Vaticana........ Hmmmm , che strano.... sembra che la storia in fondo non sia mai cambiata in questo paese , Calci in C.... alla radio, ma poi il clero si prende tutto ....... ancora adesso è così.....
Come sono pessimistaaaa  ;D ;D



Ho apprezzato molto la competenza di Adriano e non dubito della sua serietà, però non posso fare a meno di condividere almeno in parte alcuni dubbi del "romantico" interlocutore, partendo dal presupposto che su una linea di punti equidistanti dalle 2 postazioni (o spostata con delay) e oscillatori di determinate caratteristiche è possibile ottenere la giusta fase, mi domando però come sia possibile ottenerla anche per ascoltatori a molti km di distanza tra di loro dove per ognuno di essi necessiterebbero nello stesso istante fasature di partenza di uno dei segnali molto diverse, teoricamente necessiterebbe che lo stesso Tx trasmetta con fase diversificata a seconda delle direzioni e delle distanze, non vedo bene (almeno per ora) come questo sia attuabile,

Il fatto è che i segnali non devono essere "in fase"  ma isofrequenti , isomodulati  e corretti nel ritardo, queste tre condizioni vengono poi "miscelate " ad altri  fattori come , algoritmi per allargare la "Overlap zone" e non ultimo un fenomeno tanto odiato nella diffusione di onde herziane ..... il tanto temuto MULTIPATH , che guarda caso in questa ricetta di tecnologia e fisica .... gioca un ruolo molto spesso MIGLIORATIVO sotto il profilo del risultato finale.


ma c'è cmq una prima volta per tutto ciò che è scientificamente possibile.
Forse ci si potrebbe avvicinare a quanto sopra almeno per impianti con direz di puntamento parallele se uno dei 2 sistemi fosse composto da 3 radiatori o cortine ben separati radioelettricamente e molto direttivi,  puntati e fasati diversamente a seconda della zona di interazione con il 2 impianto.

L'ottimizzazione delle aree è senza dubbio un fattore importante ma non fondamentale come si pensa, La sperimentazione effettuata sulla città di Varese ha dimostrato ampiamente come un segnale isocampo nell'area urbana e su gran parte della provincia circostante , abbia dato risultati + che OTTIMI , lasciando increduli alcuni osservatori , ma il presidio degli impianti non poteva che fugare ogni dubbio..  e nessuna modifica sui sistemi d'antenna è stata operata, 4 belle direttive a 800 metri puntate all'orizzonte in pieno sull'area dell'altro impianto e 1kw di potenza, .... roba da fare un danno di copertura  pazzesco...



L'isofrequenza perfetta a parer mio necessiterebbe dell'introduzione di un circuito di rifasamento nei ricevitori (per intenderci tipo quelli usati nei relay OM per anullare il fading) associato ad un GPS oppure a un discriminatore in grado di rilevare le fasi dei 2 segnali, non credo nessuno intenda per ora costruirlo e non sarebbe nemmeno economico... attendo gli sviluppi con curiosità

Incredibilmente dal lato dei ricevitori esiste già una tecnologia diffusissima ed installata su moltissime autoradio.... il "Diversity" che garantisce di catturare sempre il senale migliore da discriminare... anche se un discriminatore sincrono doppio asservito da dsp............. ma di questo parleremo in futuro, ed esiste già chi lo sta sviluppando  ;).

un saluto a tutti


.Un saluto a tutti anche da parte mia

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  • Autore
10/01/2009 14:34 #34844 da
Risposta da al topic Re: ISOFREQUENZA

...certo, se penso a chi installa e fa manutenzione alle caldaie o chi fa l'elettricista... loro si sono trovati servito sul piatto d'argento tanto lavoro da non poterlo fare tutto. Avete notato quanto è aumentata la manutenzione della caldaia? Io personalmente sono passato dalle 60/70 mila lire del 2001 agli 80 euro del 2003 o ai 130 del 2007!
Sarebbe come se venisse fuori una legge che obbliga tutti i commercianti a far pubblicità sulle radio locali! Già, ma noi invece abbiamo i limiti... nei periodi in cui tutti fanno pubblicità non li possiamo superare, in compenso nei periodi di magra ci dobbiamo arrangiare. Possiamo ottimizzare, che ne dite? quando a natale non c'è spazio diciamo ai clienti "dai, ti programmo ad agosto, così ottimizzo gli spazi! :'( :'( :'(

Basterebbe fare una radio di maggiore qualità, e ciò giustificherebbe un innalzamento dei prezzi, così da aumentare il fatturato a parità di affollamento nei caroselli. E ci guadagnerebbero anche i clienti, perché il loro messaggio non si perderebbe in una marea di altri, gli ascoltatori, che non sarebbero disturbati da troppi spot, e la radio stessa, che avrebbe un prfilo più alto. Mai sentito parlare dei voli low-cost  nei giorni in cui, in ogni caso, gli aerei volerebbero vuoti e comunque al medesimo costo per il loro "editore"? Prova a comprare un volo low cost quando c'è tanta richiesta se ci riesci... lo stesso può tranqullamente valere per il prezzo degli spot pubblicitari.
P.

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  • Autore
10/01/2009 23:49 #34862 da
Risposta da al topic Re: ISOFREQUENZA
Purtroppo quanto scrive Adriano è terribilmente vero, in qst paese sono susseguite nel settore radio-tv solo leggi liberticide e clientelari con scopo di concentrare tutte le risorse (frequenze) alla corte dei grossi editori, poi mettiamoci i vari speculatori e truffatori che hanno sguazzato in questo mercato delle vacche ed il quadro  è completo.
L'isofrequenza  potrebbe garantire a RAI e reti naz un canale libero in tutta Italia e alle locali bacini non interferiti da razionalizzare al meglio, e forse addirittura in alcune zone liberare spazi per nuovi soggetti.
Certo non sarebbe gradita a chi ha accaparrato complice il lassismo degli IT un mare di Fx rindondanti, e nemmeno al magna-magna di avvocati e consulenti che si ingrassano nei contenziosi giudiziari e agli speculatori di cui sopra.
Nemmeno io ci credo troppo poichè stiamo ancora in attesa del "piano di assegnazione delle frequenze" previsto per legge dalla 223/1990 quasi 20 anni fa, e se nulla è stato fatto in 20 anni... d'altra parte se non si propongono soluzioni il problema (e la vergogna) rimangono dove sono.
Ben venga quindi una tecnologia che possa spingere l'FM italiana verso la strada dell'isofrequenza

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  • John
11/01/2009 12:53 #34871 da John
Risposta da John al topic Re: ISOFREQUENZA

...certo, se penso a chi installa e fa manutenzione alle caldaie o chi fa l'elettricista... loro si sono trovati servito sul piatto d'argento tanto lavoro da non poterlo fare tutto. Avete notato quanto è aumentata la manutenzione della caldaia? Io personalmente sono passato dalle 60/70 mila lire del 2001 agli 80 euro del 2003 o ai 130 del 2007!
Sarebbe come se venisse fuori una legge che obbliga tutti i commercianti a far pubblicità sulle radio locali! Già, ma noi invece abbiamo i limiti... nei periodi in cui tutti fanno pubblicità non li possiamo superare, in compenso nei periodi di magra ci dobbiamo arrangiare. Possiamo ottimizzare, che ne dite? quando a natale non c'è spazio diciamo ai clienti "dai, ti programmo ad agosto, così ottimizzo gli spazi! :'( :'( :'(

Basterebbe fare una radio di maggiore qualità, e ciò giustificherebbe un innalzamento dei prezzi, così da aumentare il fatturato a parità di affollamento nei caroselli. E ci guadagnerebbero anche i clienti, perché il loro messaggio non si perderebbe in una marea di altri, gli ascoltatori, che non sarebbero disturbati da troppi spot, e la radio stessa, che avrebbe un prfilo più alto. Mai sentito parlare dei voli low-cost  nei giorni in cui, in ogni caso, gli aerei volerebbero vuoti e comunque al medesimo costo per il loro "editore"? Prova a comprare un volo low cost quando c'è tanta richiesta se ci riesci... lo stesso può tranqullamente valere per il prezzo degli spot pubblicitari.
P.


...si, certo... in teoria è così!
Poi ti ritrovi certe radio dal nome roboante che quando serve sono nazionali e quando serve sono locali, ma anche radio di spessore in zone da poco raggiunte, che fanno prezzi metà della metà dei tuoi, ed altre che se fai un mese a meno di metà prezzo ti regalano pure il secondo! Tu vai dai clienti a spiegare certe cose... soprattutto in tempi di vacche stra-magre come questi! Ma dai!!

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  • John
11/01/2009 12:59 #34872 da John
Risposta da John al topic Re: ISOFREQUENZA

Confesso essere incuriosito da questa "querelle" e da quanto bolirebbe in pentola sull'isofrequenza, anche perchè ho scritto da poco un articolo di prossima pubblicazione dove si ipotizza un riassetto dell'FM in base all'applicazione dell'isofrequenza nella speranza di eliminare le infinite situazioni interferenziali e liberare spazi nella caotica banda FM italiana (fantascienza...?).

No Dan , nessuna fantascienza, peccato però che viviamo nell'unico paese al mondo dove mai NULLA DI POSITIVO è stato fatto nel corso della storia della radiofonia privata, almeno in materia di pianificazione o meglio assegnazione delle frequenze .
Il mio rammarico sarà quello di vedere questa tecnologia utilizzata in Italia dai soliti sciacalli per "ottimizzare" (LEGGASI "SPIANARE I PICCOLI") le proprie frequenze ed accendere un milone di gap filler .
Tutti ci aspettiamo qualche cosa dal Min Com ( mi piace chiamarlo ancora così....) ma penso che l'assegnazione delle frequenze , in Italia , sia FANTASCIENZA.... vedremo....magari oltre alle Madonne che piangono sangue , un miracolo radioelettrico ci salverà.
Non dimentichiamoci, Marconi è stato costretto a brevettare la sua invenzione all'estero , e che in Italia il primo "Impiantone" installato da Guglielmino bello   è stato quello della radio Vaticana........ Hmmmm , che strano.... sembra che la storia in fondo non sia mai cambiata in questo paese , Calci in C.... alla radio, ma poi il clero si prende tutto ....... ancora adesso è così.....
Come sono pessimistaaaa  ;D ;D



Ho apprezzato molto la competenza di Adriano e non dubito della sua serietà, però non posso fare a meno di condividere almeno in parte alcuni dubbi del "romantico" interlocutore, partendo dal presupposto che su una linea di punti equidistanti dalle 2 postazioni (o spostata con delay) e oscillatori di determinate caratteristiche è possibile ottenere la giusta fase, mi domando però come sia possibile ottenerla anche per ascoltatori a molti km di distanza tra di loro dove per ognuno di essi necessiterebbero nello stesso istante fasature di partenza di uno dei segnali molto diverse, teoricamente necessiterebbe che lo stesso Tx trasmetta con fase diversificata a seconda delle direzioni e delle distanze, non vedo bene (almeno per ora) come questo sia attuabile,

Il fatto è che i segnali non devono essere "in fase"  ma isofrequenti , isomodulati  e corretti nel ritardo, queste tre condizioni vengono poi "miscelate " ad altri  fattori come , algoritmi per allargare la "Overlap zone" e non ultimo un fenomeno tanto odiato nella diffusione di onde herziane ..... il tanto temuto MULTIPATH , che guarda caso in questa ricetta di tecnologia e fisica .... gioca un ruolo molto spesso MIGLIORATIVO sotto il profilo del risultato finale.


ma c'è cmq una prima volta per tutto ciò che è scientificamente possibile.
Forse ci si potrebbe avvicinare a quanto sopra almeno per impianti con direz di puntamento parallele se uno dei 2 sistemi fosse composto da 3 radiatori o cortine ben separati radioelettricamente e molto direttivi,  puntati e fasati diversamente a seconda della zona di interazione con il 2 impianto.

L'ottimizzazione delle aree è senza dubbio un fattore importante ma non fondamentale come si pensa, La sperimentazione effettuata sulla città di Varese ha dimostrato ampiamente come un segnale isocampo nell'area urbana e su gran parte della provincia circostante , abbia dato risultati + che OTTIMI , lasciando increduli alcuni osservatori , ma il presidio degli impianti non poteva che fugare ogni dubbio..  e nessuna modifica sui sistemi d'antenna è stata operata, 4 belle direttive a 800 metri puntate all'orizzonte in pieno sull'area dell'altro impianto e 1kw di potenza, .... roba da fare un danno di copertura  pazzesco...



L'isofrequenza perfetta a parer mio necessiterebbe dell'introduzione di un circuito di rifasamento nei ricevitori (per intenderci tipo quelli usati nei relay OM per anullare il fading) associato ad un GPS oppure a un discriminatore in grado di rilevare le fasi dei 2 segnali, non credo nessuno intenda per ora costruirlo e non sarebbe nemmeno economico... attendo gli sviluppi con curiosità

Incredibilmente dal lato dei ricevitori esiste già una tecnologia diffusissima ed installata su moltissime autoradio.... il "Diversity" che garantisce di catturare sempre il senale migliore da discriminare... anche se un discriminatore sincrono doppio asservito da dsp............. ma di questo parleremo in futuro, ed esiste già chi lo sta sviluppando  ;).

un saluto a tutti


.Un saluto a tutti anche da parte mia



...Adriano, tutto ciò che scrivi sull'isofrequenza ha dell'inimmaginabile ed un fascino smisurato... certo, sarebbe una gran bella cosa se avesse un futuro adeguato e dei costi accessibili a tutti gli editori! Ma ahimè... credo che per noi comuni mortali, quando e se verrà commercializzata la cosa, non potremo far altro che guardarla come di guarda qualcosa di irraggiungibile!

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  • Autore
11/01/2009 14:01 #34877 da
Risposta da al topic Re: ISOFREQUENZA
Ciao!! , sul lato pratico , tutto ciò che descrivo fa parte del risultato di prove sul campo in situazioni molto critiche , dove altre soluzioni analogiche hanno fallito , per i costi , penso che paragonato al beneficio , il prezzo sarà una bazzeccola, certo non costerà come un'exc25..... ma nemmeno cone un'Harris... quindi... ;)

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  • John
17/01/2009 17:13 #35042 da John
Risposta da John al topic Re: ISOFREQUENZA
Adriano, una curiosità... per il discorso dell'isofrequenza, utilizzate modulatori convenzionali con "diavolerie" esterne, oppure c'è qualcosa di non convenzionale per l'fm? ...non so se sono riuscito a spiegarmi.

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  • Autore
17/01/2009 18:21 #35043 da
Risposta da al topic Re: ISOFREQUENZA
Nulla di convenzionale , il sistema è totalmente digitale e si sostituisce a tutta la parte di rx e tx , restano invariati gli amplificatori di potenza ed il sistema radiante.
Ciao.

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