Frequenze

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30/11/2012 10:35 #67260 da
Frequenze è stato creato da
Domandona.
E' legale che un network ( Radio Padania )accenda una frequenza da una postazione (es. da monte palla) che poi rivende ad altri, e poi sempre dalla stessa postazione riaccenda con altra frequenza e anche questa la rivende?

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30/11/2012 12:02 #67261 da Radio Studio 2000
Risposta da Radio Studio 2000 al topic Re: Frequenze
si,è legale,ma padania non vende, "scambia"

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01/12/2012 10:17 #67271 da PLATIMUN
Risposta da PLATIMUN al topic Re: Frequenze

Domandona.
E' legale che un network ( Radio Padania )accenda una frequenza da una postazione (es. da monte palla) che poi rivende ad altri, e poi sempre dalla stessa postazione riaccenda con altra frequenza e anche questa la rivende?



L'On.le Giuseppe Caforio (IdV) interpella il Ministro Passera sul caso "Radio Padania"

"La voce dei leghisti, 'Radio Padania', è stata incomprensibilmente riconosciuta come emittente comunitaria. Così, oltre a ricevere finanziamenti milionari per fare della propaganda basata sull'intolleranza, può attivare nuovi impianti ed occupare le frequenze assegnate ad altre emittenti. Il Ministro Passera fermi subito la barbarie di 'Radio Padania'". È quanto afferma, in un'interrogazione inviata al Ministro dello Sviluppo, il senatore pugliese dell'Italia dei Valori Giuseppe Caforio. "L'emittente del Carroccio - aggiunge - può attivare nuovi impianti senza la prassi della compravendita e senza oneri per le frequenze, che sono un bene pubblico prossimo alla saturazione. 'Radio Padania' sfrutta il meccanismo per cedere il tutto ad aziende amiche e per sovrapporsi alle altre radio con fortissime interferenze, realizzando così una concorrenza sleale a danno di tutto il panorama radiofonico nazionale. A causa di questa situazione paradossale, accade ad esempio che l'emittente leghista può trasmettere volgari e squallidi attacchi ai meridionali sulle stesse frequenze di 'Idea Radio', un'emittente di Latiano (BR). E' inaccettabile che una radio definita 'comunitaria' agisca in modo lesivo delle società operanti nel settore ed incitare per giunta all'odio sociale. Il Governo - conclude Caforio - intervenga per fermare questo scempio".

°*°*°*°*°*°*°*



La dichiarazione alla stampa di Antonio Diomede, Presidente della REA – Radiotelevisioni Europee Associate



La trasformazione della concessione di Radio Padania da  commerciale  a comunitaria,  di cui pare si accenni nell’interrogazione parlamentare dell’On.le Giuseppe Caforio non è vietata dalla legge purché il concessionario sia sottoposto agli stessi obblighi previsti per le emittenti comunitarie nazionali.  Si dà il caso però che tali obblighi presentano alcuni significativi vantaggi di natura fiscale e occupazionale.  Infatti,  le concessioni sonore a carattere commerciale in ambito nazionale sono rilasciate a società di capitali o cooperative con capitale sociale non inferiore di 258.000 euro (legge 223/90, art.16, comma 7) a differenza delle concessioni a carattere comunitario che tale obbligo non hanno in quanto rilasciate a cooperative,  fondazioni, associazioni riconosciute o non riconosciute, caratterizzate dall’assenza dello scopo di lucro, che siano espressione di particolari istanze culturali, etniche, politiche e religiose. Gli altri obblighi vantaggiosi per le comunitarie nazionali sono che, a differenza delle commerciali, sono esentate da avere dipendenti regolarmente assunti a tempo indeterminato e di sfuggire agli obblighi fiscali attraverso il meccanismo delle questue, donazioni, raccolta fondi per diverse finalità che ai fini fiscali non sono soggette a tassazione. La questione dell’accaparramento delle frequenze radiotelevisive da parte di Radio Maria e Radio Padania risale alla legge 448/01,  tra i meandri di una legge finanziaria dove solitamente si introducono trappole fraudolente messe a bella posta da gruppi politici disonesti e lobbisti appoggiati dai partiti. Infatti, furtivamente, in quella legge finanziaria fu introdotta la scandalosa norma  dell’articolo 74, comma 2,  “Fino all’attuazione del piano nazionale di assegnazione delle frequenze radiofoniche in tecnica analogica, i soggetti titolari di concessione radiofonica comunitaria in ambito nazionale sono autorizzati ad attivare nuovi impianti, su base non interferenziale con altri legittimi utilizzatori dello spettro radioelettrico e nel rispetto delle normative vigenti in materia di emissioni elettromagnetiche, sino al raggiungimento della copertura di cui all’articolo 3, comma 5, della legge 31 luglio 1997, n. 249. Decorsi novanta giorni dalla comunicazione di attivazione degli impianti al Ministero delle comunicazioni ed in mancanza di segnalazioni di interferenze, la frequenza utilizzata si intende autorizzata”. Fu l’inizio di un nuovo Far West dell’Etere, legalizzato, firmato da Burlusconi e Gasparri i quali, successivamente, ebbero la sfacciataggine di consolidarlo ed estenderlo anche alle concessioni commerciali. Infatti con la legge 112/04, articolo 27, Gasparri, su pressione della Lega, Davide Caparini,  in pieno regime regolamentare della Mammì volle creare le condizioni di una fantomatica sanatoria di impianti abusivi accesi da maggio 1994 a maggio 2004 nonostante il severo divieto  dell’articolo 195 del Testo Unico del 29 marzo 1973, n. 156, che prevede la reclusione da uno a tre anni. Quelle frequenze, la maggioranza delle quali furono sanate con false dichiarazioni, hanno costituito il coronamento di un commercio illecito delle frequenze e del peggioramento dello stato interferenziale nell’etere provocando danni non indifferenti alle emittenti locali oneste e osservanti la legalità. E’ vero che la sanatoria fu limitata agli impianti di potenza non superiore a 10 Watt, ma lo sappiamo, poi, quei dieci Watt sono diventati 100, 1000 e forse più e sono stati oggetto di cessioni speculative tanto più che quegli impianti dovevano essere collocati a quota non inferiore a 750 mt. dunque molto ambiti. Il Ministro Passera è chiamato a rispondere a una importante segnalazione dell’On.le Caforio, ma s’informi bene prima di rispondere e, soprattutto, prenda provvedimenti seri e concreti affinché venga ripristinata una disciplina  democratica nell’etere attraverso un nuovo riassetto del sistema che metta al bando l’accaparramento delle frequenze sia da parte delle reti nazionali che delle finte locali che occupano nello stresso bacino due, tre, quattro frequenze sotto i più fantasiosi marchi anche ai fini di una sommatoria di dati di ascolto non regolamentati ma funzionali per l’accaparramento della pubblicità commerciale e istituzionale. 



    30 novembre 2012

                                                                      Antonio Diomede, Presidente REA

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  • Pasquale
01/12/2012 13:29 #67273 da Pasquale
Risposta da Pasquale al topic Re: Frequenze
Sarebbe molto semplice.

Vietare lo scambio e/o vendita di frequenze attivate da Radio padania per completare il minimo di copertuta nazionale oppure consentire a tutti i concessionari locali di accendere nuove fm su frequenze libere al fine di farli arrivare sino ai 15.000.000 di abitanti coperti anche se non li hanno in concessione.
[glow=red,2,300]
Inoltre togliere le frequenze doppie ai network nazionali.
[/glow]

Non bisogna mica arrovellarsi il cervello. E' semplice e sarebbe giusto.

Buona domenica

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  • spooky
02/12/2012 03:39 #67277 da spooky
Risposta da spooky al topic Re: Frequenze



[glow=red,2,300]
Inoltre togliere le frequenze doppie ai network nazionali.
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Non bisogna mica arrovellarsi il cervello. E' semplice e sarebbe giusto.

Buona domenica


noi qui a verona siamo sempre avanti c'e' pure un network presente su 3 frequenze...che poi il jingle reciti "una sola frequenza nazionale" la dice lunga !

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  • radio fly ag
09/12/2012 05:32 - 09/12/2012 05:33 #67455 da radio fly ag
Risposta da radio fly ag al topic Re: Frequenze



[glow=red,2,300]
Inoltre togliere le frequenze doppie ai network nazionali.
[/glow]

Non bisogna mica arrovellarsi il cervello. E' semplice e sarebbe giusto.

Buona domenica


noi qui a verona siamo sempre avanti c'e' pure un network presente su 3 frequenze...che poi il jingle reciti "una sola frequenza nazionale" la dice lunga !

qui arriva male con 2 frequenze
invece c'è quella una stazione una nazione che arriva con almeno 5 frequenze.... e che saranno mai
solo grandi successi arriva con 4 frequenze!
un fiore che trasmette solo musica italiana con 7 frequenze!!!
anche radio rai 2 e 3 arrivano con 2 3 frequenze
arriva malissimo m2o con 2 frequenze
105 con una sola frequenza in iso ad un'altra a nemmeno 15km di strada e arriva a tratti, inascoltabile.
beh poi c'è radio maria!!!!!! arriva dall'ETNA con il 102.5 SPARATA!!! un'altra radio dalla stessa postazione con 6kw non riesce ad arrivare (ed ha la frequenza libera paradossalmente!!) e radio maria con la frequenza disturbata da almeno altre due emittenti arriva a bomba, per non parlare del 102.8 da monte cammarata, anche esso UNA BOMBA! nessuna frequenza da quella postazione arriva con un segnale così presente in tutto il territorio!!! saranno almeno 5kw se non di più!!

IN POCHE PAROLE: solo i network occupano quasi tutta la banda fm!! si perchè oltre a quello sono dislocati sulle frequenze a caxx di cane e quindi prendono ancora più spazio
Ultima Modifica 09/12/2012 05:33 da .

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  • spooky
09/12/2012 14:08 #67460 da spooky
Risposta da spooky al topic Re: Frequenze
correggo... a verona sono 4 !

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