Diritti Connessi

29 May 2010 21:45 #48414 by
Replied by on topic Re: Diritti Connessi

...qualcuno ha notato che nella dichiarazione per il r.o.c. che scade il prossimo 31/7 (ma è così già da tempo) bisogna inserire i contratti stipulati con siae e scf? Ci sarà un motivo? ???


Ciao John,

la richiesta circa il R.o.c. è legittima nella parte in cui uno dei requisiti per le radio è avere un contratto con la SIAE : ricordi l'art.15 comma 8 della L. 223/90? 8. I concessionari privati e la concessionaria pubblica sono tenuti all'osservanza delle leggi e delle convenzioni internazionali in materia di telecomunicazioni e di utilizzazione delle opere dell'ingegno.

Per Morpheus,

appena leggerò tutta la decisione CdS e l'avrò digerita ti risponderò dettagliatamente.

Comunque mi sembra che il ragionamento non possa essere applicato a terzi che non si trovino nella condizione di essere iscritti alla SIAE. Perchè cambia il soggetto giuridico da possessore dei diritti che vuole incamerarli separatamente  ad utilizzatore dei diritti tutelati dalla SIAE.
Comunque facendo riferimento agli art. 78 e 78 bis combinati con  il comma 4 dell'art. 180, si può facilmente interpretare con il fatto che la SIAE sia esclusivista della tutela del diritto d'autore ma la cosa non pregiudica per gli aventi diritto la possibilità di esercitare direttamente  gli stessi previsti dalla legge.

Buona sera

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30 May 2010 08:38 - 30 May 2010 09:03 #48417 by Morpheus
Replied by Morpheus on topic Re: Diritti Connessi
@John certo John, l'iscrizione bisogna farla da anni, mi riferivo al fatto che "bisogna" per forza, obbligatoriamente indicare il contratto dell'innominabile. Pena, chessò, la decadenza dell'iscrizione.
Non conosco il modello da compilare ma mi sembrerebbe piuttosto improbabile. Un po' di amministrativo ci capisco e, per quanto complicatissimo, ho presente come si forma e di cosa si può comporre un dosumento del tipo.

@PaneL : se la leggi così non è quello che intendevo dire. Intendevo solamente dire che il CdS ci fa capire che è la SIAE il solo ente pubblico che rilascia,incassa e ripertisce i proventi che arrivano da certi utenti (le attività indicate all'rt. 180). E' l'unico proprio perché soggetto di natura pubblica.
Quello che succede dopo, come detto, non è ciò che volevo portare all'interesse vostro.

E' come se pagassi una tassa, per esempio. Come utente pago l'ammontare ad un soggetto istituzionalmente investito a incassarla (l'esattore). Quel soggetto poi, saprà se la tassa così come deve essere messa in cassa, oppure se va separata in parti diverse da destinare ad altri soggetti che la debbono ricevere.  

Proviamo a prendere in esame l'art. 180

TITOLO V
Enti di diritto pubblico per la protezione e l'esercizio dei diritti di autore

Art. 180

L'attività di intermediario, comunque attuata, sotto ogni forma diretta o indiretta di intervento, mediazione, mandato, rappresentanza ed anche di cessione per l'esercizio dei diritti di rappresentazione, di esecuzione, di recitazione, di radiodiffusione ivi compresa la comunicazione al pubblico via satellite e di riproduzione meccanica e cinematografica di opere tutelate, è riservata in via esclusiva alla Società italiana degli autori ed editori (SIAE).


Qui, semplificando al massimo si dice che solo la SIAE, tra le alte, ha il potere di rilasciare le licenze che servono alla radio o alla discoteca per esercitare la sua attività rispettando l'obbligo previsto dalla legge.


Tale attività è esercitata per effettuare:
1) la concessione, per conto e nell'interesse degli aventi diritto, di licenze e autorizzazioni per l'utilizzazione economica di opere tutelate;
2) la percezione dei proventi derivanti da dette licenze ed autorizzazioni;
3) la ripartizione dei proventi medesimi tra gli aventi diritto.


Questo è un passaggio importante. In virtù del monopolio di cui sopra, la SIAE rilascia le licenze di cui dicevamo per "conto e nell'interesse degli aventi diritto" (1). La legge protegge TUTTI gli aventi diritto perciò quelle licenza contengono (rappresentano) attraverso la SIAE sia i diritti d'autore che quelli connessi.  Non è un "in più" di secondario, di ricevuto per convenzione ma un compito principale, di carattere istituzionale.
La SIAE è l'esattore che incassa i proventi delle licenze (2), ciò che io, tu primaradio, john etc paghiamo per la nostra attività radiofonica, di pubblica esecuzione o altro. La SIAE avendo l'obbligo di rappresentare gli aventi diritto (che non sono solo gliautori) fa si che l'obolo da noi pagato ci metta nella condizione di aver assolto quanto ci compete, in tutto e per tutto. Se la SIAE dimentica di assolvere a questo obbligo di rappresentanza son problemi della SIAE, forse e dico forse si potrebbe arrivare, nel caso i proventi fossero mancanti dei connessi dell'art. 73, a richiedere a noi un'integrazione ma a farlo sarà solo la SIAE per effetto di quel potere. Ma dico forse (l'integrazione)


L'attività della Società si esercita altresì secondo le norme stabilite dal regolamento in quei paesi stranieri nei quali esso ha una rappresentanza organizzata.

La suddetta esclusività di poteri non pregiudica la facoltà spettante all'autore, ai suoi successori o agli aventi causa, di esercitare direttamente i diritti loro riconosciuti da questa legge.

Anche questo passaggio mi pare piuttosto chiaro. Qui si il riferimento è esclusivamente verso gli autori e ci dice che l'autore può esercitare direttamente i suoi diritti quando, per esempio, non mette sotto tutela SIAE le sue opere.

Nella ripartizione dei proventi prevista al n. 3 del secondo comma una quota parte deve essere in ogni caso riservata all'autore. I limiti e le modalità della ripartizione sono determinati dal regolamento.


Altro passaggio cruciale. Qui è cristallino come i proventi da noi paghiamo siano composti da più parti, tanto che una di queste parti deve essere riservata assolutamente all'autore. Non c'è dubbio alcuno che se io ho pagato 10 euro, assolvendo al mio dovere, lo faccio sapendo che in quella quota c'è già tutto ciò che serve.

Quando, però, i diritti di utilizzazione economica dell'opera possono dar luogo a percezione di proventi in paesi stranieri in favore di cittadini italiani domiciliati o residenti nella Repubblica, ed i titolari di tali diritti non provvedono per qualsiasi motivo alla percezione dei proventi, trascorso un anno dalla loro esigibilità è conferito alla Società italiana degli autori ed editori il potere di esercitare i diritti medesimi per conto e nell'interesse dell'autore o dei suo successori od aventi causa.

I proventi di cui al precedente comma, riscossi dalla SIAE., detratte le spese di riscossione, saranno tenuti a disposizione degli aventi diritto, per un periodo di tre anni; trascorso questo termine senza che siano stati reclamati dagli aventi diritto, saranno versati alla Cassa di previdenza dei soci della SIAE, per scopi di assistenza alle categorie degli autori, scrittori e musicisti.

Questo in grassetto perché merita
Last edit: 30 May 2010 09:03 by .

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31 May 2010 11:09 #48430 by
Replied by on topic Re: Diritti Connessi
Buongiorno Morpheus,

capisco l'errore in cui incappi e non te ne faccio una colpa.

La decisione del CdS non è applicabile per analogia in quanto le parti in contenzioso sono soggetti diversi da noi, dai locali, in pratica è una differenza abissale tra "gli aventi diritto" e "gli utilizzatori".

L'art. 180 non può essere interpetato a se stante rispetto all'intera Legge e dall'essere coordinato con il "REGOLAMENTO D'ATTUAZIONE".
L'unica cosa chiara è che la decisione si riferisce al modo di amministrare i diritti da parte del Mandatario (SIAE) e le doglianze degli Iscritti.

La controversia interna sul Regolamento non è in nessuna parte applicabile in controversie UTILIZZATORE Vs. MANDATARIO.
Le controversie possono prendere spunto dal contratto, dal permesso o da quant'altro sottoscritto.
Fermo restando l'obbligo di corrispondere nelle forme previste "l'equo compenso", il soggetto a cui versare l'equo compenso dei "diritti connessi" è oggetto di molteplici controversie con alterne decisioni pro l'una o l'altra parte.

Comunque sono le stesse parole che scrivi a dare spunto a diverse interpetazioni:
...di opere tutelate... (si riferisce al diritto d'autore visto che poi parla degli autori)
... gli aventi diritto... (dove sta scritto che mentre si parla degli autori ci si riferisce anche ai fonografici? Ci sarà un motivo per cui le leggi hanno Titoli diversi?)
...l'autore può esercitare direttamente i suoi diritti quando, per esempio, non mette sotto tutela SIAE le sue opere... ( è ampiamente prevista la divisione tra diritto d'autore e diritti connessi ad esso. Quindi si può decidere di far tutelare dalla SIAE uno e da SCF l'altro. O no?)

Se poi vediamo che è proprio il nuovo contratto che da qualche anno fa stipulare la SIAE a prevedere la non tutela da parte sua di alcuni dei "diritti connessi" mi sembra che la 4440/2003 CdS non abbia nessuna pertinenza per chi vuol dolersi dell'esistenza, sfruttamento o congruità dell'equo compenso per "diritti connessi al diritto d'autore".
Penso che difficilmente troveremo un accordo io e te ma non per questo non mi fa piacere che le varie interpretazioni vengano vagliate da chi vorrebbe contribuire alla discussione.

Per me, il diritto connesso è un elemento obsoleto che va totalmente abrogato in quanto mentre sono d'accordo che l'ingegno e quindi il diritto d'autore vada compensato nel tempo, non capisco per quale motivo vada "equamente riconosciuto" l'operato lavorativo di fonografici, musicisti, portieri, camionisti, ecc. che c'è dietro la realizzazione di un'opera tutelata dal DIRITTO D'AUTORE.
La cosa va trattata, tutelata e concordata esclusivamnte in materia di giuslavoro tra l'autore e i realizzatori, produttori, ecc. e non ricadere in settantennali contributi a cascata a carico degli utilizzatori a scopo di lucro e non. (vuoi registrare questo disco? e allora pagami TOT)
Sarebbe troppo bello . Come dire che i politici per fare quel che fanno si accontentassero dello stipendio di uno statale tipo professori.

31 maggio e piove. Mannaggia

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31 May 2010 12:50 #48432 by Morpheus
Replied by Morpheus on topic Re: Diritti Connessi
Beh, siamo in un cul de sac... mi rendo conto di avere fatto male a citare quella sentenza perché non riesco a chiarire come decontestualizzarla, come quando, cioè in una sentenza si "citano" i principi della legge, che vanno oltre il caso di specie.

Per questo non sono d'accordo con te e, aggiungo, che mi riferisco sempre e solamente all'art. 73 che è il diritto connesso che si genera quando in radio, in disco e nelle altre attività indicate nello stesso articolo, avendo utlizzato il disco del prodotture, si ottinene quel "compenso" che è da dare al produttore. Quello, a differenza dell'art. 72 (che per altro è legato all'art. 13 dell'autore) è un compenso che non è separato, anche perché va trattato in ripartizione (come quello dell'autore).

Quello è quel compenso che si può ottenere solo con la licenza che la SIAE ti rlascia, perché quella licenza produce quei proventi che solo la SIAE può incassare e POI ripartire con gli aventi diritto. I quali a loro volta tratteranno quelle quote così come gli compete.

;D

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  • John
01 Jun 2010 09:08 #48437 by John
Replied by John on topic Re: Diritti Connessi
Mi chiedo io (nella mia grande ignoranza) ...perché questi signori si sono svegliati solo recentemente? Mi pare dal 2000... Accidenti, sono stati dormienti un quarto di secolo per quanto riguarda le radio ed ancora di più per quanto riguarda locali e negozi pubblici. Perché, perché quando uno apriva un emittente non sono arrivati subito a dire: attento, tu devi pagare i diritti connessi???
Forse ci è andata bene per tutti quegli anni, però non è una stranezza? Direi si, decisamente!!


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01 Jun 2010 10:35 - 01 Jun 2010 10:42 #48438 by Morpheus
Replied by Morpheus on topic Re: Diritti Connessi
SCF è nata nel 2000. nei locali il connesso ma anche in radio, lo hanno sempre incassato come previsto dalla legge, dalla SIAE che da noi incassava i proventi dei Permessi.
Il mio ricordo è del 2001/2202 ma potrei sbagliarmi (potrebbe essere il 2004), però... ricordo che noi locali avemmo un abbassamento della percentuale da pagare (dell'1%) proprio perché la SIAE smese di comprendere i connessi in ciò che incassava. Ricordo però che anche la radio ricevettero questa comunicazione.

C'è anche un altro particolare che credo abbia generato la convinzione della SIAE che non dosesse incassare i connessi perché li riteneva secondari (cosa che come letto nella sentenza del CdS è invece sbagliata). Fino al 1999/2000 la SIAE incassava dai locali la tassa spettacolo che era compresa nei proventi,  tassache poi la SIAE girava alla stato. Quella tassa era un'attività secondaria della SIAE ed avveniva per convenzione.
Nel 2000, appunto la tassa venne abolita e sostituita dall'iposta sugli intrattenimenti. che venne tolta dai compiti della SIAE la quale incassava un ricchissimo agio e che si paga con l'F24. Quanti pianti in SIAE ....
Last edit: 01 Jun 2010 10:42 by .

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04 Jun 2010 12:02 #48513 by
Replied by on topic Re: Diritti Connessi
Ci sono novità riguardo ai "movimenti" dei network?
In questi giorni mi sembra vengano trasmesse diverse novità musicali... è stato forse trovato un accordo??  ::)

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  • primaradio napoli
  • Topic Author
04 Jun 2010 12:12 - 07 Jun 2010 12:41 #48515 by primaradio napoli
Replied by primaradio napoli on topic Re: Diritti Connessi
Che mi risulti tutto tace, quelle che stanno girando sono internazionali di second'ordine.

Colgo per informarvi che sarebbero in arrivo buste in A/R che sembrano dischi ma che in realtà contengono contratto e fatture.
Nessun problema, la REA si è già attivata per dare adeguate controindicazioni. ;)
Last edit: 07 Jun 2010 12:41 by .

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