SIAE ACCORDO CON AFI

SIAE come SCF: accordo con AFI per la raccolta dei diritti dei discografici Tag: AFI, Audiovisivi San Paolo, Bollicine, Centotre, Cinevox, Giorgio Assumma, Halidon, industria musicale, Leopoldo Lombardi, Piero La Falce, RaiTrade, SIAE, Steamroller, Tiscali, Universo  
Era nell’aria: la SIAE comincia a raccogliere i diritti “connessi” per conto delle case discografiche, mettendosi in diretta concorrenza con la SCF. Un accordo siglato tra il suo presidente, Giorgio Assumma, e quello dell’AFI, Leopoldo Lombardi, assegna infatti alla società degli autori il mandato di riscossione dei diritti dovuti alle case discografiche aderenti all’associazione dagli utilizzatori pubblici di musica registrata (discoteche, pub, negozi, centri commerciali e radio locali, ma anche privati cittadini che utilizzino la musica registrata per feste e altre attività ludico-creative).
“Sono certo che questo accordo darà un impulso positivo all’attività della nostra Associazione e a tutti gli Associati, rafforzando e consolidando i nostri rapporti storici di collaborazione con la Società Italiana Autori ed Editori”, ha commentato l’avv. Lombardi, che in qualità di presidente AFI rappresenta marchi e aziende come Audiovisivi San Paolo, Bollicine, Centotre, Cinevox, Tiscali, RaiTrade, Universo, Halidon e Steamroller (l’etichetta dell’ex presidente Universal Piero La Falce). (26 Ott 2009)

Era nell’aria: la SIAE comincia a raccogliere i diritti “connessi” per conto delle case discografiche, mettendosi in diretta concorrenza con la SCF.

Finalmente SIAE inizia ad adempiere ai propri obblighi e si mette a raccogliere i diritti connessi. Peccato l'inesattezza dell'articolo... "mettendosi in diretta concorrenza con la SCF"... non è concorrenza... non cadiamo in questa banalità... è la legge che obbliga SIAE a "riscuotere" i diritti connessi (nati con art. 73) e li deve ripartire agli spettanti di diritto (art. 180 e il 181 bis della legge 633 del 22 aprile 1941 tuttora in vigore).

Bye bye

Paolo F.

...in soldoni cosa si prevede per le radio? L'ennesimo balzello di gabelle sgradite?

più che altro ora tutte le licenze avranno un bell'aumento...

a regola non dovrebbero esserci grandi novità. Potremmo tornare ai livelli del prima, quando la SIAE incassava i connessi come da legge.

Ricordo male io oppure tra il 99 e il 2000, ci fu una leggera riduzione dovuta appunto "all'uscita dei diritii connessi"?
Non essendoci state variazioni della tariffa relativa ai diritti, si dovrebbe tornare a quei livelli grosso modo.

La tariffa che la SIAE incassa non è decisa da lei, o meglio, lei la suggerisce al legislatore.

quindi si potrebbe evitare di pagare la scf?

quindi si potrebbe evitare di pagare la scf?

...questo lo escluderei!

quindi si potrebbe evitare di pagare la scf?

posso solo darti il mio parere che, per altro ho già dato molte volte anche qui in "mille epiche litigate"
A mio parere si può evitare o forse sarebbe meglio dire che si deve.  Non è una cosa che si deve obbligatoriamente pagare perché la eventuale riproduzione dei brani per scopi tecnici legati alla radiodiffusione (essendo il diritto nelle mani dell'autore e per effetto dell'art. 180) te lo da la SIAE stessa nell'autorizzazione che rilascia e te lo da la legge (la 633).
Per l'uso del disco (art. 73)  è sempre l'art. 180 che conferma il monopolio della SIAE su queste questioni. Il produttore ha diritto ad un compenso per l'uso diretto del SUO disco, la SIAE deve "incardinare" quel compenso nei proventi che incassa con la licenza. E' suo obbligo cedere la parte stabilita per legge (percorso contenuto nel regolamento attuativo della 633 e in due dpcm del 1975-76) ai produttori i quali hanno il dovere di ripartirla con eventuali esecutori/interpreti.