Web Radio Indipendenti

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23/05/2013 16:53 - 23/05/2013 17:05 #70235 da Morpheus
Web Radio Indipendenti è stato creato da Morpheus
Voglio condividere con voi alcune considerazioni che stiamo (io ed alcuni amici) discutendo in un gruppo privato su FB.
I nostri discorsi riguardano le web radio siano esse commerciali, comunitarie o non commerciali perché crediamo che le differenze normative con le FM classiche siano rilevanti, Non per questo non si riscontrano comunque, punti di contatto.

Nel gruppo stiamo cercando di trovare la strada che ci porti a formulare un diverso rapporto con la SIAE e con altri soggetti, perché l'attuale, riteniamo sia troppo oneroso e restrittivo. E' mutuato dai modelli nati forse, proprio per l'FM ma con alcune restrizioni incomprensibili.
Pensiamo si debba cercare di superare quel modello per liberare tutte le potenzialità delle web radio perché possano sviluppare un linguaggio più consono al "mezzo di trasmissione" che utilizzano.
Le web radio non sostituiranno le classiche, secondo noi ma certamente costituiscono un altro modo di "fare radio".

Uno dei punti che crediamo, debba essere condiviso con l'FM affinché, magari insieme si possa far squadra, riguarda il discorso dei diritti connessi. O meglio i compensi che l'utilizzatore è chiamato a pagare per l'uso della registrazione del produttore e dei partecipanti esecutori/interpreti. In concreto il compenso dell'art. 73 per le utilizzazioni a scopo di lucro e l'equo comenso del 73-bis per quelle senza scopo di lucro, entrambe della legge 633/41.

In quegli articoli, ci viene detto che il produttore e suoi interpreti/esecutori, hanno diritto ad un compenso per l'uso diretto del disco in alcuni situazioni tra le quali la diffusione radiofonica e la comunicazione per le web radio. Fino a circa una decina d'anni fa, questo compenso (art. 73) era compreso nei proventi che l'utilizzatore pagava attraverso la licenza SIAE per il diritto principale, quello dell'autore, poi per ragioni a noi sconosciute, la SIAE non ha più incassato quella parte di diritti. Poco tempo dopo è nata la SCF, che è un soggetto totalmente privato.

Non indaghiamo qui e ora, questo aspetto che tanto ci ha reso la vita difficile, vorremmo in questo primo post, sottolineare alcuni punti.

La legge 633 per entrambi gli articoli, ci rimanda al regolamento, dove per il solo art. 73, all'articolo 23 (R.D. 18 maggio 1942, n. 1369) ci rimanda ulteriormente ad un DPCM per quantificare la misura del compenso. Non c'è traccia invece, per l'equo compenso di cui all'art. 73-bis.

Il DPCM sopra richiamato è stato emanato nel 1975, il 2 settembre e fissa salvo accordi fra le parti, un tetto massimo del 2% degli incassi lordi o delle quote degli incassi lordi corrispondenti alla
parte che il disco o apparecchio occupa nella sua pubblica utilizzazione. Un altro DPCM è successivo, D.P.C.M. 15 luglio 1976 e riguarda le trasmissioni circolari. La misura massima è al 1.50%.

Un primo dato rilevantissimo è che per le utilizzazioni non a scopo di lucro (e perciò per le tantissime web radio non commerciali ma anche, pensiamo alle centinaia di migliaia di esercizi commerciali e simili che mettono un po' di musica in sottofondo) l'equo compenso non esiste. La presidenza del Consiglio dei Ministri non ha mai emanato nulla a riguardo e, salvo accordi tra le parti, nessuno è in grado di dire quanto le web radio non commerciali debbano pagare.
Se facciamo una simulazione basandoci sull'esistente (licenza SIAE e 2% DPCM), una web radio non commercaile paga 400 € annui per la licenza SIAE, se applicassimo il 2% a questa cifra, avremo un "connesso" per l'art. 73-bis di 8 euro annui. Crediamo sia una cifra più che accettabile e perciò ammissibile anche e come "salvo diverso accordo tra le parti".

Per entrambi i casi, non commerciali (anche etere se ve ne fossero) e commerciali sia su web che etere, salta all'occhio un dato altrettanto importante e cioè che la misura del compenso NON PUO' essere determinata UNILATERALMENTE da chicchesia se non dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri  e soprattutto NON VI OBBLIGO DI ACCORDARSI.
Come è noto vi sono solo due posti dove si fa và "per forza" e non sono questi ;)

Un ultima cosa sull'argomento, è mia convinzione che la recente liberalizzazione possa portare una vantaggio di chiarezza definitivo. MI riferisco alla diatriba su CHI PUO' incassare direttamente dall'utilizzatore il compenso connesso agli art. 73 e 73-bis. E' pacifico che sia la SIAE (salvo diverso accordo fra le parti), la quale però come detto non lo fa.

L'enorme carico di  "burocrazia onerosa" che tra noi, si teme scatenarsi dalla liberalizzazione, "chissà quanti verranno ora a bussare alla nostra porta" - dicono molti, stride con il principio di economicità che regola i rapporti tra "amministrazioni" e "imprese/cittadini".
su questo principio, secondo noi si dovrebbe puntare per spingere il Governo a dirci una volta per tutte chi è L'UNICO soggetto incaricato di svolgere questa funzione.


Chiudiamo qui, questo primo post. Se tra voi qualcuno fosse interessato a raggiungerci in FB per dare un contributo di idee al nostro progetto è il benvenuto magari lo faccia già qui in questo topic
Ciò a cui miriamo è essere tanti con una idea chiara e forte per sedersi al tavolo della SIAE per far nascere una migliore e meno onerosa licenza AWR.

Il gruppo è WEB RADIO INDIPENDENTI
Ultima Modifica 23/05/2013 17:05 da .

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  • RadioBellissima
23/05/2013 20:36 #70249 da RadioBellissima
Risposta da RadioBellissima al topic Re: Web Radio Indipendenti
Avrei voglia di seguire gruppo ma non riesco a trovarlo, trovo solo quello chiamato "io ascolto web radio indipendenti" e non credo sia quello giusto non ci sono discussioni in merito all'argomento di cui sopra.

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23/05/2013 22:02 #70253 da Morpheus
Risposta da Morpheus al topic Re: Web Radio Indipendenti
dimmi dove ti trovo come profilo e confermami l'amicizia. al momneto preferiamo restare segreti :)

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24/05/2013 09:05 #70259 da Morpheus
Risposta da Morpheus al topic Re: Web Radio Indipendenti
ho trasformato il gruppo in chiuso, ora dovreste trovarlo

www.facebook.com/groups/576801969006490/

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25/05/2013 09:31 - 25/05/2013 09:41 #70279 da Morpheus
Risposta da Morpheus al topic Web Radio Indipendenti, una prima idea
Condivido insieme a voi, una prima proposta avanzata da alcuni (me compreso) nel gruppo web radio indipendenti su cui si è cominciato a ragionare.
La discussione è aperta tra favoreli e contrari (come accade nelle migliori famiglie) anche se non tutti ancora si sono espressi.

Qui schematicamente vi illustro la mia personale posizione anche per capire e sapere chi tra voi aderirebbe ad una impostazione del genere o no e se sì con quali cambiamenti.
Il mio personale tentativo è stato quello di cambiare quel "modello di riferimento" che mi aveva accompagnato in questi ultimi anni per recuperare un mio vecchio progetto (1999) che realizzai insieme ad un altra persona, un ex tecnico radiofonico. Quel progetto nacque con l'intento di dare a chiunque la possibilità di creare la propria webradio o playlist da ascoltarsi e fare ascoltare. Il progetto prese forma e vinse anche un sostanziosissimo contributo (la metà dell'investimento) a fondo perduto. Abbandonai il progetto quando la mia idea cominciò a divergere troppo da quella del mio ex socio.
Per me infatti, il sito doveva coprire i diritti per i suoi "editori", il mio socio non la pensava così.

Riparto perciò da lì, forte anche del fatto che attualmente mi servo di un servizio del tutto simile e che per ora, mi da soddisfazione.

Partendo dal presupposto che gli "editori" di questo "gruppo" di radio debbano essere sollevati dalle incombenze legali su diritti d'autore e simili e che ognuno di loro ha e deve avere la completa libertà di creare la propria web radio come meglio crede, l'idea è quella di realizzare una licenza unica, intestata ad un solo soggetto (un'associazione tra web radio per esempio) che autorizzi al webcasting così come previsto dalla normale AWR.

Una licenza per così dire aperta o comunque che si possa "upgradare" a seconda del numero delle radio che ne fanno parte e delle richieste possano nascere (penso per esempio alla possibilità di fare, oltre al webcasting, anche podcast per dare la possibilità agli ascoltatori di seguire una trasmissione di proprio interesse nel modo e momento scelto individualmente).
Come ha detto un amico: Zero sottoscrittori, zero costi di licenza. 10 sottoscrittori, 10 fee.
Penso che tutto questo debba passare attraverso un unico sito, l'ascolto cioè deve avvenire dalla pagina/e personale della radio ospitata come se fosse un sottodominio del dominio principale a cui è intestata la licenza o comuqnue una cartella del sito. Non è detto però che in una ipotetica trattativa con SIAE e con un numero adeguatamente "tosto" di web radio si possa ottenere altro. E' un'ipotesi sia pur difficile.

E' come detto all'inzio, forse solo questione di cambiare il paradigma pur senza snaturare il proprio modo di esprimere la radio perché i vantaggi potrebbero davvero essere grandi riuscendo a risolvere il problema licenze e suoi fastidiosi effetti collaterali ;)

Penso anche che forse sia una proposta più adatta alle webradio senza scopo di lucro (commercial free), ciò non toglie che lo sforzo è inteso anche verso le radio commerciali magari con una separata licenza che tenga conto appunto di questo.

Questi punti naturalmente saranno sottosposti alla verifica di un legale specializzatoi il quale, se lo riterrà avrà il compito di creare le licenze e portarle sul tavolo della SIAE e di altri eventuali.

Il soggetto unico, quindi terrà tutti i rapporti che ne derivano dai suoi obblighi e manterrà attivo e funzionante il sito che ospiterà tutte le radio aderenti. Pagherà la licenza e fornirà alla SIAE i report sui brani utilizzati nei modi e nei tempi stabiliti. La web radio pagherà il suo canale al sito, magari con abbonamenti mensili rendendo così anche più leggeri gli investimenti per la tenuta della radio stessa.

La web radio dovrà occuparsi per proprio conto dei server streaming da cui il sito principale prenderà il segnale da far ascoltare. Potrà se lo vorrà personalizzare una o più sue pagine così da mantenere una sua propria immagine da differenziarla da quella di default del sito.


Ecco questa è una prima idea su cui chiedo i vostri feedback qui o se ritenete nel gruppo chiuso su FB facendone richiesta di ingresso (per accedervi infatti, dovrete essere attivati da un'amministratore)

www.facebook.com/groups/576801969006490/


grazie
Massimo
Ultima Modifica 25/05/2013 09:41 da .

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27/05/2013 18:24 #70309 da Morpheus
Risposta da Morpheus al topic Re: Web Radio Indipendenti
qui la bozza per la lettera protesta/richiesta

www.mbradio.it/public/forum/index.php/to...g70307.html#msg70307

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