Omaggio a Guglielmo!

mark l'ho detto! nn è il tuo caso! a volte sei irruente, ma hai 20 anni o 18 o 25 al massimo, è normale, magari se uno ti fa dito medio al semaforo lo segui o lo mandi a quel paese
E' tutto nella norma!

ci puoi contare!  ;D ma non per fare lo sbruffone, ma perchè rispondo allo stesso modo. non sono così "stanco" da lasciar perdere.

io ricordo gli eco-imprenditori puristi e sperconi che per farsi le ville avevano una sola frequenza (perchè poi bisogna pagare LA LUCE per i ripetitori), l'RDS era inutile, per il compressore bastava il monobanda, e la regia automatica era indispensabile per fare a meno di tutti!

ora se avessero avuto piu frequenze si troverebbero con radio serie in mano, invece di vendere gli spot della macelleria ora avrebbero un impero, come le radio regionali che spaccano.. al contrario delle locali.

beh dipende pure dal posto dove ti trovi... se quella frequenze è in un paesino dimenticato allora non riesci nemmeno a regalarla, beh a milano... tutta un'altra storia! ti basta per fare la tua seconda ipotesi.
molti hanno scelto una regia per eliminare tutti, altri invece l'hanno fatto per rendersi più professionali e per rendere la regia più gestibile. Un rds, compressore monobanda poteva essere un lusso nei 90, oggi non è nemmeno il minimo.
avere più frequenze non sempre è una cosa che ti fa diventare importanti, vedi come radio globo con il solo 99.6 a roma è la radio migliore d'italia (secondo il mio punto di vista), investimenti fatti bene e gente che ci sa fare sul serio!
ovvio che se riesci a tirar su una radio regionale hai delle basi solide e che il territorio ti permette di farlo, conta pure quello come dicevo.... ci sono zone commerciale e zone morte dove non hai rientri.
è verò venderebbero i loro spazi alle pubblicità nazionali a posto dei 150€ al mese della macelleria..... il discorso della gente che fa radio da 30 anni ma non capisce nulla era riferito pure a questo....
pensa che alcuni editori della zona chiedono a me a che punto siamo con il digitale come funzionano certe leggi ecc... ed io non sono ancora nella "zona digitale" visto che in sicilia hanno create un consorzio dab.. dove enzo radio falsh è il presidente (utente di questo forum)...

Sapete molti di questi, che sono MALATI TERMINALI, cosa mi hanno detto??
ora non vendo e non ho nessuno a chi lasciare tutto, quando sarà la fine chiuderemo e basta! non hanno idea a che punto sia il digitale ma nemmeno del funzionamento ecc ecc....

e non ricordo più cosa avevo scritto.... pazienza
l'avevo capito che parli in prima persona e che non ti riferivi esclusivamente a me

nel post rispondevo a dreamer sul fatto della gente che ora campa di rendita e che ne conosco uno che in passato ci ha visto lungo ed ha acceso frequenze in mezza sicilia... le attuali frequenze del gruppo elemedia, radio italia e kiss kiss.

a te, luk, rispondevo che sono impulsivo e che dico le cose in faccia anche se può infastidire, ma sono fatto così.. fortunatamente(sempre dal mio punto di vista).

la morte della radio? (maurizio scusami Wow) DIGITEL DJ ROBOT, TIESSECI TS32, CEPAR PT ecc ecc perchè da allora uscirono le radio con la superselezione musicale.. senza parlati che "disturbavano"
poi uscirono i lettori mp3, le chiavette, i canali televisivi che fanno musica.. e addio mondo crudele!

e dover pagare l'enpals agli speaker, no?

la morte della radio? (maurizio scusami Wow) DIGITEL DJ ROBOT, TIESSECI TS32, CEPAR PT ecc ecc perchè da allora uscirono le radio con la superselezione musicale.. senza parlati che "disturbavano"
poi uscirono i lettori mp3, le chiavette, i canali televisivi che fanno musica.. e addio mondo crudele!

e dover pagare l'enpals agli speaker, no?

pagare gli speakers è un peccato, prima lo facevano x passione e si ripagavano con serate che trovavavano e abbianavano anche pubblicità!
con questo sistema un nostro speaker aveva un giro di locali immane e una nissan 3000... all'epoca costava un botto!

il problema è proprio lì, lo speaker ma più in genere al lavoratore dello spettacolo i contributi vanno pagati anche quando non prende un soldo. Simpaticamente si dice che lo fa per passione  ;D
la morte di quel tipo di radio a favore delle radio solo musicali è forse dovuto un po' anche a quello. L'improvvisazione di alcuni ha spento i microfoni per avere scoperto l'assicurazione generale obbligatoria, aver visto che, pur autonomi, per gli speaker, era agli editori che andava l'obbligo .

Ma anche oggi il è  fenomeno diffusissimo, il "salto del contributo"

ma è una cosa logica, ho bisogno di soldi, faccio qualsiasi cosa, anche se non mi piace..

devo fare una cosa perchè mi piace? me ne frego se mi pagano o meno!

confesso dreamer, non ho capito cosa intendi ... 

la segheria ti ha appena licenziato? hai il mutuo da pagare? bene! ti va bene pure la radio, anche se non hai passione! meglio di spalare cacca è!

se invece vai in rdio gratis vuol dire che hai passione e quella cosa che fai ti piace, altrimenti gratis faresti altro, partitella a pallone con gli amici, passeggiate, sport ecc

Scusami sai, ma non condivido la questione che se uno ci mette la passione, gli deve bastare quella e deve farlo gratis. Per molti la radio, oltre che una passione, è un lavoro. Una professione vera. Con la quale da tanti anni vivono, mangiano e pagano le bollette. Il che non significa che non ci sia la passione, che è quella che insieme con il talento fa fare un salto di qualità. Ma chi passa le sue giornate in radio svolgendo un lavoro, è giusto che se lo veda retribuito, sempre che lo sappia fare bene e con dedizione. Altrimenti questo discorso lo si potrebbe fare con ogni attività per la quale si ha vocazione o passione. Perché non devo svolgerla come lavoro, come ragione di vita? Però devo mangiare, pagare le bollette, l'affitto... in tanti talenti veri hanno mollato la radio per questo, nei decenni passati, e hanno fatto attività magari ben retribuite, anche meglio... ma abbiamo perso dei talenti.

quoto  :-[

straquoto raimro anche se, aggiungo, il mio discorso che nasce da un'esperienza personale era visto dala parte dello speaker (e non me ne vogliamo i tanti editori qui).
alcune radio  si sono trasformate in solo musica perché, pur pagando le fatture degli speaker per il loro lavoro, hanno scoperto che dovevano pagare anche l'enpals.
Naturalmente non è la sola ragione ma, certamente uno dei motivi che ha portato a "snaturare" un po' il ruolo della radio soprattutto locale (e se vogliamo qui potremmo riallaccarici al discorso del "come fare andare una radio")