Dunque... Secondo me, ci sono varie ragioni per effettuare un ripping (o sarebbe meglio dire, un sampling) digitale di una traccia analogica da vinile: La non reperibilità della stessa in CD (come, giustamente, sottolineato da Raimro), la soddisfazione di restaurare con le proprie mani un disco al quale siamo particolarmente affezionati e, last but not least, la qualità.
Personalmente uso Audition (Cool Edit è troppo datato), in accoppiata con la straordinaria suite di Plug-In "Restoration "della Waves. Certo, l'operazione non è veloce, ne tantomeno "automatizzata", però il risultato ripaga del sacrificio.
Molto brevemente, io procedo così:
- Digitalizzazione della traccia a 96 KHz di campionamento e risoluzione di 32 bit
- Prima Normalizzazione al 96% e polarizzazione a 0
- Applicazione dei filtri di restauro Waves (vedi foto allegata)
- Normalizzazione finale e taglio In/Out
- Downsampling a 48KHz e 16 bit
- Salvataggio in FLAC (per l'archivio) e WMA (per l'On-Air)
Alcune di queste operazioni possono essere velocizzate, con una buona conoscenza del software (tramite elaborazione batch), mentre la perfetta regolazione dei parametri dei vari filtri ed il downsampling richiede tempo e un minimo di applicazione preventiva.
Ovviamente, al raggiungimento di un risultato apprezzabile, contribuisce in buona misura, la qualità dei componenti audio utilizzati; in particolare la testina/puntina, il giradischi e l'eventuale pre RIAA, oltre che la scheda audio.
Per chi fosse interessato (mandatemi un PM di richiesta), posso mettervi a disposizione il link dal quale scaricare un brano da me restaurato, tanto per farvi un'idea del risultato finale.
Ciao, a presto.