LE EMITTENTI HANNO DIRITTO "ANCHE" A PERCEPIRE DIRITTI CONNESSI

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12 Juil 2006 10:12 #18216 par
Ciao a tutti. Molte emittenti ci scrivono lamentando che la SIAE richiede un aumento del minimo garantito che fino al 2005 era stabilito in circa 13 euro al mese oltre IVA. Premesso che un simile aumento non ci sembra trovi riscontro nella normativa sul diritto d'autore (v.: L. 633/1941 così come modificata dalla L. 128/2004, che potete leggere qui a questo link, www.interlex.it/Testi/l41_633.htm), abbiamo effettuato uno studio da cui emergerebbe -poco dubitabilmente- che anche le emittenti radiofoniche hanno diritto a percepire delle somme, e ciò per via del "diritto connesso" di cui si parla all'art. 79 della stessa Legge. Chi lo ritenesse utile, dopo essersi consultato con i propri legali, riteniamo che potrebbe inviare alla SIAE una risposta di questo tipo:

Facciamo seguito alla vs richiesta di aumento del minimo garantito che fino al 2005 era stabilito in circa 13 euro mensili, per farvi presente che la richiesta di aumento da voi inviataci non trova a ns avviso riscontro nella normativa di cui alla L. 633/241 e sue successive modificazioni. Cionondimeno, siamo disponibili, previo chiarimento della fonte da cui scaturisce tale vs richiesta, a pagarvi il dovuto. Siamo inoltre a rammentarVi, che così come questa emittente è tenuta al pagamento del diritto d'autore sulla musica trasmessa, mai contestato e sempre onorato, essa -parimenti- è titolare del diritto di utilizzazione economica derivante dall'art. 79 della L. 633/41 (come modificata dalla L. 128/2004), e pertanto riteniamo ci spetti una quota dei proventi pagati dagli esercizi pubblici che posseggono apparecchi radio, cui codesta SIAE ha rilasciato autorizzazione. Vi invitiamo quindi ad effettuare -oltre ai conteggi di quanto a voi dovuto a fronte della musica da noi trasmessa- anche i conteggi di quanto a noi dovuto ai sensi di quanto suindicato, e a comunicarci il conguaglio fra le somme di reciproca spettanza.

Ci piacerebbe che, sul punto, si aprisse in questo forum una discussione costruttiva, atteso che si tratta -una volta tanto- di far valere i diritti delle emittenti "al contrario" (per così dire).
Buon lavoro a tutti.
Roberto - Staff Assoradio

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12 Juil 2006 15:23 #18218 par
diciamo che la cosa mi interessa....io sono uno di quelli che paga la SIAE mal volentiri..perchè..?
1° siamo noi radio a far decollare un cantante...
2° quando passiamo certa musica noi li pubblicizziamo...a gratisseee...(:
3° la rai si fà pagare x ascoltarla..e noi perchè no..?:::ok faccioma valer i nostri diritti....ma ...siamo sicuri di ciò...?

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12 Juil 2006 16:42 #18219 par

3° la rai si fà pagare x ascoltarla..e noi perchè no..?:::ok faccioma valer i nostri diritti....ma ...siamo sicuri di ciò...?


Forse xche le radio private prendono quote dalla pubblicità? ;)

Michele

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12 Juil 2006 20:04 #18221 par
Non ho capito quello che dice Michele... mi spieghi ?

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13 Juil 2006 06:32 #18225 par
anche la Rai prende quote dalla pubblicità...e molta....:(....e forse non lo sapete....in teoria anche noi radiofonici visto che in studio abbiamo tutti almeno un sintonizzatore dovremmo pagare l'abbonamento alla Rai...anche se poi non l'ascoltiamo....e giusto...?

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13 Juil 2006 09:42 - 13 Juil 2006 09:43 #18226 par

Ci piacerebbe che, sul punto, si aprisse in questo forum una discussione costruttiva, atteso che si tratta -una volta tanto- di far valere i diritti delle emittenti "al contrario" (per così dire).

Ciao Roberto, ma non è nuova. Ricordo che se ne è già parlato !  ;)

1° siamo noi radio a far decollare un cantante...

Non è così, mi spiace ma non è così ! Alle case discografiche non interessa minimamente la nostra presenza. A loro interessano SOLO i grossi media, 105,rtl, deejay, rai, tv, internet, mtv e via dicendo. Poi siamo noi radio ad adeguarci al successo, è molto diverso !

2° quando passiamo certa musica noi li pubblicizziamo...a gratisseee...(:

Scusa, ma non è che ci abbiano commissionato un contratto pubblicitaro ! Ripeto, se vogliamo mettere o no il singolo di successo E' SOLO UNA NOSTRA SCELTA che, e diciamo la verità, per la strafamosa regola dei "Grandi numeri" non incide più di tanto. Il giovane compra la musica che gli piace perchè la sente pompare sui grandi network di moda (che ovviamente sono ben pagati).

la rai si fà pagare x ascoltarla..e noi perchè no..?:::ok faccioma valer i nostri diritti....ma ...siamo sicuri di ciò...?

Che c'entra ! Tu paghi la rai anche se non l'ascolti ! E' una legge dello stato, non è una radio pay per view ! Hai un apparecchio in casa o azienda ? Devi pagare !
In breve, lo dissi la scorsa volta e lo ripeto ancora adesso, per me è una causa persa in partenza ! Non trovo sinceramente spunti sulla quale poterci aggrappare. Certo, se credete nella cosa potete tentare ma secondo mè è una perdita di tempo e denaro. Ciao  ;)
Dernière édition: 13 Juil 2006 09:43 par .

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13 Juil 2006 11:09 #18227 par
E' vero Filippo. Gli altri amici hanno fatto un pò di confusione. Anche io avevo detto che non capivo quello che aveva scritto Michele, per esempio. Se abbiamo diritto a queste somme, non è certo perchè mandando un disco gli facciamo pubblicità.

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13 Juil 2006 11:53 #18228 par
Concordo al 100% con filippo ;)

Michele

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13 Juil 2006 13:11 #18229 par
Come sempre, io mi limito a riportare le norme. Poi ciascuno, in base alla propria conoscenza della Legge, o in base anche solo alle proprie intuizioni, è libero di esprimere opinioni. In questo caso, gli "spunti" ci sono tutti, ad avviso sia mio sia di un certo numero di legali e consulenti, fra cui anche membri della commissione tecnica-territoriale del Ministero. E' poi ovvio che la questione va sottoposta a un Giudice. Sentite cosa dice la Legge sul Dirittoo d'Autore:
Art. 79

1. Senza pregiudizio dei diritti sanciti da questa legge a favore degli autori, dei produttori di fonogrammi, dei produttori di opere cinematografiche o audiovisive o di sequenze di immagini in movimento, degli artisti interpreti e degli artisti esecutori, coloro che esercitano l'attività di emissione radiofonica o televisiva hanno il diritto esclusivo:
a) di autorizzare la fissazione delle proprie emissioni effettuate su filo o via etere: il diritto non spetta al distributore via cavo qualora ritrasmetta semplicemente via cavo le emissioni di altri organismi di radiodiffusione; di autorizzare la riproduzione diretta o indiretta, temporanea o permanente, in qualunque modo o forma, in tutto o in parte, delle fissazioni delle proprie emissioni;
c) di autorizzare la ritrasmissione su filo o via etere delle proprie emissioni, nonché la loro comunicazione al pubblico, se questa avviene in luoghi accessibili mediante pagamento di un diritto di ingresso;
d) di autorizzare la messa a disposizione del pubblico in maniera tale che ciascuno possa avervi accesso nel luogo o nel momento scelti individualmente, delle fissazioni delle proprie emissioni, siano esse effettuate su filo o via etere;
e) di autorizzare la distribuzione delle fissazioni delle proprie emissioni. Il diritto di distribuzione non si esaurisce nel territorio della Comunità europea, se non nel caso di prima vendita effettuata o consentita dal titolare in uno Stato membro;
f) I diritti di cui alle lettere c) e d) non si esauriscono con alcun atto di comunicazione al pubblico o di messa a disposizione del pubblico.
2. I soggetti di cui al comma 1hanno altresì il diritto esclusivo di utilizzare la fissazione delle proprie emissioni per nuove trasmissioni o ritrasmissioni o per nuove registrazioni.

3. L'espressione radio-diffusione ha riguardo all'emissione radiofonica e televisiva.

4. L'espressione su filo o via etere include le emissioni via cavo e via satellite.

5. La durata dei diritti di cui al comma I è di cinquanta anni dalla prima diffusione di una emissione.
Ho evidenziato in grassetto le parti più interessanti; in sostanza, abbiamo un diritto, che è quello che ci deriva dal fatto che gli esercizi pubblici ascoltano la radio nel proprio negozio (cioè in pubblico).
Resta ovvio e pacifico che questa discussione non vuole essere assolutamente un "richiamo alla sommossa", ma credo che molti la pensino come me, e se fra tante emittenti ce n'è qualcuna che non ritiene valga la pena di rischiare... è una sua scelta.
Qui si vorrebbe solo -come ho già detto- sollevare una discussione sul punto.
Buon lavoro a tutti.
Roberto - Staff Assoradio


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13 Juil 2006 14:01 - 13 Juil 2006 14:08 #18230 par Morpheus
se l'intento è quello di sollevare la discussione a cui possono contribuire un po' tutti, dico la mia.
Anzitutto concordo con Filippo quando solleva il dubbio

"Non trovo sinceramente spunti sulla quale poterci aggrappare"


la lettura della norma riportata da assoradio, sembrerebbe intendere altro piuttosto che il "diritto ad un compenso a seguito della utilizzazione dell'apparecchio radio nei pubblici esercizi".

al capo a) infatti si parla del diritto esclusivo di autorizzare la fissazione delle proprie emissioni.
Posto che la fissazione è l'atto di registrare e che la riproduzione è l'attività come descritta all'articolo 13 LDA, pare di capire che si sia all'interno della definizione dei poteri dell'avente diritto, la radio in questo caso.
Così come cioè è l'autore che ha l'esclusivo potere di autorizzare che la sua opera intesa come bene immateriale, si trasformi, che il produttore ha il potere esclusivo di autorizzare la duplicazione, distribuzione etc delle sue produzioni (art 72), ecco qui si definisce "la radio" come il soggetto a cui fa capo quel dato potere esclusivo d'autorizzazione.
Il capo c), invece parla sempre di autorizzazione ma per la "ripetizione del segnale" e nel acso della comunicazione al pubblico quando essa è legata ad un biglietto d'ingesso.

Il diritto connesso all'uso di eventuali fissazioni e/o  riproduzioni, pare, ahimè non esserci così come non c'è il diritto ad un compenso che la siae dovrebbe incorporare all'interno della licenza rilasciata ai Pubblici esercizi per la diffusione attraverso l'apparecchio radiofonico.

E' l'articolo . 73 che parla di questo diritto al compenso ed è rivolto al produttore e agli artisti intepreti ed esecutori
Ancor più chiara, secondo me, è la lettura dei 2 dpcm che stabiliscono la misura e la ripartizione del compenso di utilizzazione. Entrambi parlano dell'articolo 73.
I DPCM sono, per completezza, il DPCM 1° settembre 1975 e il DPCM 15 luglio 1976.
Non sono purtroppo a conoscenza di norma a favore delle radio in questo senso ma mi faebbe oltremodo piacere colmare la mia ignoranza con altri eventuali riferimenti.
Grazie
Massimo
Dernière édition: 13 Juil 2006 14:08 par .

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13 Juil 2006 15:33 #18231 par
Leggete la lettera C dell'articolo riportato ! Dice che spetta alle emittenti il diritto "...di autorizzare la messa a disposizione del pubblico in maniera tale che ciascuno possa avervi accesso nel luogo o nel momento scelti individualmente, delle fissazioni delle proprie emissioni, siano esse effettuate su filo o via etere"

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13 Juil 2006 16:10 #18232 par Morpheus
si perfetto canale100. A tuo parere cosa significa?

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