Vi faccio una domanda perchè pagare il canone di concessione se nella concessione sta scritto non è dovuto nessun canone perchè inferiore a 4 trasmettitori da 400W.
Però il ministero ha chiesto i canoni dal 2000 ad oggi a tutti non è una cosa illegale ?
questo l'ho trovato sul sito dell'A.I.R.L
Canone di concessione illegale
Fac simile delle diffida
Le emittenti che ritengono di non dover pagare il canone possono prendere posizioni e tutelarsi inviando all'Autority e alla DGCA p.c. il seguente documento con lettera raccomandata a.r.; coloro che invece hanno pagato tutto o in parte i canoni relativi al 1994 - 95 - 96 - 97 - 98 - 99 - 00, possono richiedere vengano loro rimborsati i relativi importi e interessi legali. Entrambe le prese di posizioni, costituiscono diffida e possono essere impugnate con l'assistenza dei nostri legali.
Indirizzo completo
dell'emittente che scrive
Autorità per le garanzie
nelle comunicazioni
Centro Direzionale, Isola B5
80143 Napoli
p.c. Ministero delle comunicazioni
DGCA - V.le America, 201
00144 Roma
Luogo e data,
Oggetto: Canone di concessione
La scrivente concessionaria radiofonica di carattere (commerciale/comunitaria) in ambito (locale/regionale), n. prot. ………..,
Comunica
di ritenere illegittima la pretesa del canone, in quanto "nell'atto di concessione" non è stato applicato quanto previsto dalla L.223/90, capo II, art.16, comma 2 al terzo periodo, ossia: Nell'atto di concessione sono determinate le frequenze sulle quali gli impianti sono abilitati a trasmettere, la potenza, l'ubicazione e l'area da servire da parte dei suddetti impianti.
Contestualmente diffida
gli indirizzati, loro sedi, ad avanzare qualsiasi pretesa di canone, inteso che la concessione non ha alcuna validità in assenza dell'assegnazione delle frequenze. Ogni abuso o strumentalizzazione sarà denunciato alla Magistratura.
Per coloro che hanno pagato tutto o in parte
a voler restituire il canone versato relativo agli anni: ……………………………..comprensivo degli interessi legali, entro e non oltre 60 giorni dal ricevimento della presente. In mancanza, senza ulteriore richiamo, sarà presentato esposto alla competente Magistratura.
In fede,
Timbro e firma
Il Decreto 23 ottobre 2000 stabilisce che siano tenuti al pagamento del canone i titolari di concessioni radiotelevisive pubbliche e private e, comunque, tutti i soggetti che eserciscono legittimamente l’attività di radiodiffusione pubblica e privata, sonora e televisiva in ambito nazionale e locale (ciò significa che devono pagare il canone tutte le emittenti legittimamente operanti anche indipendentemente da un titolo concessorio e/o autorizzatorio). Ricordiamo altresì che il canone è dovuto anche dalle emittenti radiofoniche titolari di concessione con non più di 4 impianti tutti di potenza inferiore ai 400 Watt (ex art. 1 co, 3 octies della legge 482/92).
L’importo di tale canone è attualmente stabilito dalla delibera n. 613/06/CONS della AGCOM pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 268 del 17 novembre 2006. In base a tale delibera i titolari di concessioni radiotelevisive sono tenuti al pagamento entro il 31 ottobre p.v.:
a) di un canone annuo pari all’1% del fatturato se emittente televisiva, pubblica o privata, in ambito nazionale;
b) di un canone annuo pari all’1% del fatturato fino ad un massimo di Euro 82.952,00 se emittente radiofonica nazionale; fino ad un massimo di Euro 17.776,00 se emittente televisiva locale; fino a un massimo di Euro 11.850,00 se emittente radiofonica locale.
Tali canoni sono calcolati sulla base del fatturato conseguito dall’impresa nell’anno precedente, riferibile all’esercizio dell’attività radiotelevisiva (per fatturato si intende il volume di affari ai fini IVA ai sensi del DPR n. 633/72 e successive modificazioni).