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??? Prego??? Io ho espresso un parere, un'opinione personale e non ho puntualizzato un bel niente. O forse per esporre il propriio libero pensiero è necessario essere pubblicisti ed iscritti all'ordine? Io, come tutti nel forum utilizzo un nick, peraltro non ritengo di dover allegare il codice fiscale ogni volta che intervengo in un thread, in un forum che frequento da anni e per il quale svolgo anche attività di moderatore nella board "Spot Sociali" e dove ogni frequantatore abituale mi conosce perfettamente. Mi preme anche sottolineare che è la prima volta che intervengo in un argomento aperto da "assoradio" e con una considerazione che mi pare non avesse nessuna verve polemica nei tuoi confronti; anzi. Quindi, il "puntualizzi sempre" te lo potevi propio risparmiare. >Ma in tal caso, la responsabilità è di chi TRASMETTE il "notiziario"... Io parlavo di GIORNALISTI, che hanno tutti i crismi della responsabilità soggettiva, e non di praticanti, che evidentemente non possono averne. Ma visto che diciamo le stesse cose, perchè puntualizzi sempre e non ti firmi ?
Si parlava di Ordine dei Giornalisti e su quello ho detto la mia. Comunque io resto del mio parere (condiviso anche da molti giornalisti con la "G" maiuscola, Feltri su tutti), continuando a ritenere non solo inutile ma deleteria un'organizzazione di casta, che si insinua nei gangli del potere esclusivamente a scopo corporativo e che pretende di asservire al suo potere una materia che dovrebbe essere libera (in un paese libero), l'espressione del proprio pensiero, con ogni mezzo ed in ogni forma (come recita l'art. 21 della nostra Costituzione). Tutto qui!Circa l'inutilità della categoria, non entro nel merito, ma penso sia utile ricordare che tanto inutile quell'ordine non sarà, visto che di recente ci sono state varie polemiche relativamente alla ECCESSIVA SEMPLICITA' delle regole di accesso. Tanto che si pensa a precise e nuove regole per l'accesso alla professione di GIORNALISTA.
Circa poi la inutilità degli ordini professionali, ove mai dovesse essere inutile quello dei GIORNALISTI, e lo si volesse abolire, bisognerebbe chiedersi perchè quello si e -per esempio- quello degli avvocati, o dei medici, o altro, no.
Mai detto il contrario. :Comunque, come vedete, è bene sapere che chi realizza ciò che si manda in onda abbia tutti i crismi e i titoli, onde evitare errori che possano dare problemi alle emittenti che trasmettono. Il ns intendimento era solo questo.
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??? Prego??? Io ho espresso un parere, un'opinione personale e non ho puntualizzato un bel niente. O forse per esporre il propriio libero pensiero è necessario essere pubblicisti ed iscritti all'ordine? Io, come tutti nel forum utilizzo un nick, peraltro non ritengo di dover allegare il codice fiscale ogni volta che intervengo in un thread, in un forum che frequento da anni e per il quale svolgo anche attività di moderatore nella board "Spot Sociali" e dove ogni frequantatore abituale mi conosce perfettamente. Mi preme anche sottolineare che è la prima volta che intervengo in un argomento aperto da "assoradio" e con una considerazione che mi pare non avesse nessuna verve polemica nei tuoi confronti; anzi. Quindi, il "puntualizzi sempre" te lo potevi propio risparmiare. >Ma in tal caso, la responsabilità è di chi TRASMETTE il "notiziario"... Io parlavo di GIORNALISTI, che hanno tutti i crismi della responsabilità soggettiva, e non di praticanti, che evidentemente non possono averne. Ma visto che diciamo le stesse cose, perchè puntualizzi sempre e non ti firmi ?
Si parlava di Ordine dei Giornalisti e su quello ho detto la mia. Comunque io resto del mio parere (condiviso anche da molti giornalisti con la "G" maiuscola, Feltri su tutti), continuando a ritenere non solo inutile ma deleteria un'organizzazione di casta, che si insinua nei gangli del potere esclusivamente a scopo corporativo e che pretende di asservire al suo potere una materia che dovrebbe essere libera (in un paese libero), l'espressione del proprio pensiero, con ogni mezzo ed in ogni forma (come recita l'art. 21 della nostra Costituzione). Tutto qui!Circa l'inutilità della categoria, non entro nel merito, ma penso sia utile ricordare che tanto inutile quell'ordine non sarà, visto che di recente ci sono state varie polemiche relativamente alla ECCESSIVA SEMPLICITA' delle regole di accesso. Tanto che si pensa a precise e nuove regole per l'accesso alla professione di GIORNALISTA.
Circa poi la inutilità degli ordini professionali, ove mai dovesse essere inutile quello dei GIORNALISTI, e lo si volesse abolire, bisognerebbe chiedersi perchè quello si e -per esempio- quello degli avvocati, o dei medici, o altro, no.
Mai detto il contrario. :Comunque, come vedete, è bene sapere che chi realizza ciò che si manda in onda abbia tutti i crismi e i titoli, onde evitare errori che possano dare problemi alle emittenti che trasmettono. Il ns intendimento era solo questo.
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In effetti non rispondevo a LUK se non per la questione dell'Ordine dei Giornalisti. Purtroppo, l'italiano è una bella lingua ma piena di misteri...
Perchè si scatenano polemiche ? Io una idea ce l'avrei. Una volta c'era un detto che raccontava di una volpe e di un grappolo d'uva. Forse quel grappolo è ancora là...
Cordialmente
Roberto de Marinis - Staff Assoradio
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E' qui che ti sbagli, l'articolo in questione recita "La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure". Ora, se io o te volessimo aprire un giornale senza sottostare al diktat dei parrucconi dell'ordine incriminato non potremmo, se non agendo in clandestinità e se in questa repubblica delle banane si applicassero le leggi (come la famigerata da me citata nell'altro post), non potremmo nemmeno gestire un blog o un sito informativo (di qualsiasi genere, anche questo forum) senza rischiare sanzioni. Questo è gravissimo ed è una situazione figlia di un debordante ordine, assolutamente deleterio per la libertà d'espressione. Io sono liberale fino al midollo ed il pricipio da te citato "la mia libertà finisce dove inizia la tua" è mio pricipio ispiratore da sempre, ecco perchè mal digerisco chi mette dei paletti al mio diritto, non solo di informarmi ma anche di informare chi e come ritengo opportuno, senza essere asservito a nessun potere politico o di corporazione. Con le libertà non si scherza! Cmq... vorrà dire che, su questo punto, rimarremo in disaccordo; pazienza. Con immutata stima....Vorrei precisare che dare le notizie è cosa ben diversa dalla libertà d'espressione sancita dall'articolo 21 della Costituzione...
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E' qui che ti sbagli, l'articolo in questione recita "La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure". Ora, se io o te volessimo aprire un giornale senza sottostare al diktat dei parrucconi dell'ordine incriminato non potremmo, se non agendo in clandestinità e se in questa repubblica delle banane si applicassero le leggi (come la famigerata da me citata nell'altro post), non potremmo nemmeno gestire un blog o un sito informativo (di qualsiasi genere, anche questo forum) senza rischiare sanzioni. Questo è gravissimo ed è una situazione figlia di un debordante ordine, assolutamente deleterio per la libertà d'espressione. Io sono liberale fino al midollo ed il pricipio da te citato "la mia libertà finisce dove inizia la tua" è mio pricipio ispiratore da sempre, ecco perchè mal digerisco chi mette dei paletti al mio diritto, non solo di informarmi ma anche di informare chi e come ritengo opportuno, senza essere asservito a nessun potere politico o di corporazione. Con le libertà non si scherza! Cmq... vorrà dire che, su questo punto, rimarremo in disaccordo; pazienza. Con immutata stima....Vorrei precisare che dare le notizie è cosa ben diversa dalla libertà d'espressione sancita dall'articolo 21 della Costituzione...
Nondum matura est, nolo acerbam sumere
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In effetti non rispondevo a LUK se non per la questione dell'Ordine dei Giornalisti. Purtroppo, l'italiano è una bella lingua ma piena di misteri...
Perchè si scatenano polemiche ? Io una idea ce l'avrei. Una volta c'era un detto che raccontava di una volpe e di un grappolo d'uva. Forse quel grappolo è ancora là...
Cordialmente
Roberto de Marinis - Staff Assoradio
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In effetti non rispondevo a LUK se non per la questione dell'Ordine dei Giornalisti. Purtroppo, l'italiano è una bella lingua ma piena di misteri...
Perchè si scatenano polemiche ? Io una idea ce l'avrei. Una volta c'era un detto che raccontava di una volpe e di un grappolo d'uva. Forse quel grappolo è ancora là...
Cordialmente
Roberto de Marinis - Staff Assoradio
Signor De Marinis,
non condivido affatto l'impostazione - mi scusi - a volte un pò supponente del suo italiano. Lei ha ragione, infatti, a considerarlo una bella lingua ma piena di misteri. I puntini che d'altronde mette non sono supposizioni lasciate in aria? Non ho invero letto polemiche, ma solo interventi appassionati su un argomento interessante che da sempre ha diviso la nostra stessa categoria. Non me ne voglia per la schiettezza, però, anche perchè da ultimo arrivato non vorrei essere solo un rompiballe!
Per Ramiro:
In decenni di attività ho creato molti giornalisti, alcuni pubblicisti, altri ora professionisti, avendo operato in varie realtà (come si dice ora) e ne ho viste, lette, sentite di tutti i colori. Non credere che gli esami da professionista siano tutta questa gran cosa. Un temino da quinta liceale ed altre poche cose non danno il senso della bravura, nè della preparazione. Resta il concetto di inutilità di un Ordine ormai consunto. Non a caso fu imposto dallo Stato e non, come per gli altri Ordini, accettato. Questo peraltro fa essere il tesserino del giornalista, unico fra tutti gli Ordini, l'unico documento valido legalmente di identità oltre alla carta di identità. Qualcuno immagina il perchè di questa imposizione? Se andate a vedere il periodo in cui fu fatta avrete la risposta. Ecco, per questo nel mio precedente intervento parlavo di libertà. Ribadisco: giornalista è chi giornalista fa. Ma tant'è, ci terremo ogni genere di Ordine per tutti i secoli. In un Paese in cui si tramandano le farmacie di padre in figlio pensate interessino questi argomenti? E chi metterebbe il dito su una categoria che è padrona dell'informazione? Meglio l'acquisto...(supposizione lasciata in aria)
Resta comunque il grande problema della responsabilità di quanto viene detto o scritto: i famosi blog, ad esempio, o i vari siti di informazione tenuti oggi da chiunque senza controlli possono essere davvero devastanti se lanciano informazioni false o calunniose. In quel caso è sufficiente che sia inequivocabilmente riconoscibile il responsabile, senza che debba fer forza essere giornalista. Nell'informazione, di qualsiasi tipo, nulla deve essere anonimo, nè ha senso l'obbligo di registrazione della testata giornalistica che ha l'unica conseguenza di esporre a vertenze disastrose, visto che in ben pochi possono permettersi di pagare le tariffa sindacale di un Direttore responsabile.
Con amicizia per tutti
Enrico
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