Dal 2009 posso dire di aver studiato in ogni suo dettaglio il processore audio software Breakaway Broadcast in varie versioni (soprattutto la vecchia v 0.90.69 e la nuova v 0.90.95 entrambe FULL VERSION), ma MAI fino ad ora, avevo pensato di fare il paragone diretto vecchio vs nuovo usando i medesimi preset, settaggi, calibrazioni e plug-in, dando per scontato che la nuova versione con stereo enhancer integrato dovesse necessariamente suonare meglio... Invece... Guardate e sentite voi stessi...
Nella prima immagine:
Forma d'onda processata del brano "summertime sadness" di Lana Del Rey, in WAVE processato con la versione 0.90.95 di Breakaway Broadcast e preset Twente + plug in attenuator -3 dB e bass EFX +2 dB e stereo enhancer integrato
FILE AUDIO www64.zippyshare.com/v/86673624/file.html
Nella seconda immagine:
Forma d'onda processata del brano "summertime sadness" di Lana Del Rey, in WAVE processato con la versione 0.90.69 di Breakaway Broadcast e preset Twente + plug in attenuator -3 dB e bass EFX +2 dB SENZA STEREO ENHANCER
FILE AUDIO www55.zippyshare.com/v/11266157/file.html
Sottolineo: medesimi preset, settaggi calibrazioni e plug-in!!!
Effettivamente c'è un abisso. E non soltanto graficamente osservando le due forme spettrali e il maggior riempimento che riesce a fornire la versione precedente. Premesso che sono contrario all'utilizzo di ogni tipo di enhancer stereo: per gli artefatti e le aberrazioni che producono in condizioni di ricezione critica o con multipath, per il deterioramento che causano sulla ricezione monofonica; non ultimo per rispetto dell'opera di ingegno altrui perché fondamentalmente essi alterano un fronte sonoro studiato, magari per giorni, da un sound engineering. Ma il Breakaway, opinione personale, mi pare che lasci proprio a desiderare come enhancer. Poi, magari, dipende anche dalla qualità della canzone. Già la versione in wave lineare del brano di Lana Del Rey mi trova molto perplesso. Come molte delle produzioni attuali, affette in origine da clipping. Bisogna riflettere su ciò, poiché un brano già "stra-pompato" in origine rischia di risultare sgradevole all'ascolto una volta processato. Anche tenendo conto di ciò che si trova oggi mediamente sulle vetture come dotazione di serie.
Non sarebbe male poter automatizzare, in funzione del brano in onda, anche la selezione del preset da impiegare volta per volta, facendo comunicare il playout con il processore, sia esso hardware o software. Fantascienza?
Ovvio, ciò richiederebbe upgrade (software o firmware) non indifferenti, creando un ulteriore canale di comunicazione analogo (sia esso seriale o tcp-ip) a quello impiegato per l'utilizzo del radiotext dinamico. E necessiterebbe, in radio, la presenza di un sound designer al quale affidare, in fase di inserimento in archivio del brano, la scelta del preset da usare in onda. La vedo dura, sinceramente.
Effettivamente c'è un abisso. E non soltanto graficamente osservando le due forme spettrali e il maggior riempimento che riesce a fornire la versione precedente. Premesso che sono contrario all'utilizzo di ogni tipo di enhancer stereo: per gli artefatti e le aberrazioni che producono in condizioni di ricezione critica o con multipath, per il deterioramento che causano sulla ricezione monofonica; non ultimo per rispetto dell'opera di ingegno altrui perché fondamentalmente essi alterano un fronte sonoro studiato, magari per giorni, da un sound engineering. Ma il Breakaway, opinione personale, mi pare che lasci proprio a desiderare come enhancer. Poi, magari, dipende anche dalla qualità della canzone. Già la versione in wave lineare del brano di Lana Del Rey mi trova molto perplesso. Come molte delle produzioni attuali, affette in origine da clipping. Bisogna riflettere su ciò, poiché un brano già "stra-pompato" in origine rischia di risultare sgradevole all'ascolto una volta processato. Anche tenendo conto di ciò che si trova oggi mediamente sulle vetture come dotazione di serie.
Non sarebbe male poter automatizzare, in funzione del brano in onda, anche la selezione del preset da impiegare volta per volta, facendo comunicare il playout con il processore, sia esso hardware o software. Fantascienza?
Ovvio, ciò richiederebbe upgrade (software o firmware) non indifferenti, creando un ulteriore canale di comunicazione analogo (sia esso seriale o tcp-ip) a quello impiegato per l'utilizzo del radiotext dinamico. E necessiterebbe, in radio, la presenza di un sound designer al quale affidare, in fase di inserimento in archivio del brano, la scelta del preset da usare in onda. La vedo dura, sinceramente.
impossibile, prendi l'esempio di un orban o anche altri processori che quando cambi il preset in onda si sente! questo perché il cambiamento non è immediato e fluido ma richiede qualche ms.
Il problema delle radio italiane è che sono tutte Generaliste, suonano minestroni di musica e nessuna o quasi può essere classificata per la trasmissione di un solo genere, poi in base a quel tipo di canzoni viene tarato il processore.. un esempio?? M2O! il processore tarato per l'house music suona male quando passano altra roba. Anche se personalmente non piace in entrambi i casi.
Si potrebbe risolvere introducendo...i tempi di rilascio in transizione da un preset all'altro. Volendo tutto è fattibile, previo pesante intervento sui firmware laddove possibile. Come giustamente facevi notare tu, il problema risiede anche nel fatto che, a differenza degli Usa, in Europa è ancora di moda la radio generalista. Al contrario di oltre oceano dove si ragiona per format. E siccome i più noti produttori di processori audio hanno la bandiera a stelle e strisce (Omnia, Orban...) tutto il resto viene di conseguenza. Del resto, anche un emittente con un sound variabile perderebbe in parte la propria caratteristica sonora che magari la contraddistingue nell'affollato etere.
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